Semiconduttori al ribasso per colpa delle memorie, il 2019 secondo Gartner

Nel 2019 diminuiscono i fatturati di tutti i maggiori produttori mondiali di chip: -11,9% è il calo stimato da Gartner e dovuto soprattutto alla flessione registrata dal comparto delle memorie 

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chip Gartner pixabay

di Laura Reggiani |

È di 418 miliardi di dollari il valore stimato da Gartner del mercato mondiale dei semiconduttori nel 2019. Un mercato che, rispetto all’anno precedente, ha perso circa 12 punti percentuali, a causa soprattutto dell’importante flessione registrata dal comparto delle memorie.

“Il mercato delle memorie, che vale il 26,7% delle vendite di tutti i semiconduttori, ha registrato nel 2019 un calo del 31,5%”, è il commento di Andrew Norwood, analista di Gartner. “In questo comparto, le Dram hanno perso ben il 37,5%, a causa di un eccesso di offerta iniziato alla fine del 2018 e durato per tutto il 2019. Tale eccesso è stato provocato da un improvviso calo della domanda proveniente dal mercato ‘hyperscale’, che ha portato gli Oem ad avere dei livelli di stock eccessivi, la cui correzione ha richiesto tutta la prima metà dell’anno. Questo eccesso di stock delle Dram, nella seconda metà del 2019 ha spinto i prezzi al ribasso in media del 47,4%”.

Intel domina la classifica

Nel 2019 Intel ha recuperato la prima posizione di fornitore globale di semiconduttori, detronizzando Samsung, che l’aveva detenuta nel corso del biennio precedente. Il fatturato di Intel nei semiconduttori è diminuito dello 0,7% a causa di un rallentamento del mercato dei server, di una fornitura di Cpu limitata e della vendita, avvenuta nel quarto trimestre del 2019, della divisione modem cellulari ad Apple.

Samsung ha perso dunque il podio posizionandosi al secondo posto: come tutti i competitor ha subito l’eccesso di offerta e il calo dei prezzi nelle Dram e nelle Flash di tipo Nand. Le entrate provenienti dalle memorie, che rappresentavano l’82% delle vendite, sono infatti diminuite per il colosso sud-coreano del 34%.

Il crollo delle memorie

All’interno del segmento delle memorie, sono le Nand quelle che hanno registrato la flessione più contenuta, con un calo limitato al 23,1%, provocato da una domanda debole nella prima parte dell’anno ma da una stabilizzazione iniziata a partire dal mese di luglio, a causa dei problemi che hanno riscontrato alcune produzioni, tra cui quella di Western Digital, che hanno permesso di ripulire gli inventari e di portare i prezzi a livelli più sostenibili.

Gartner prevede che la ripresa nel mercato delle Nand possa continuare per tutto il 2020, grazie alla forte domanda proveniente dal mercato dei dischi a stato solido e dagli smartphone 5G.

Meglio gli altri semiconduttori

Per quanto riguarda le altre tipologie di semiconduttori l’andamento va, secondo Gartner, dal calo del 5,4% degli analogici alla crescita dell’optoelettronica del 2,4%. Il settore degli analogici ha sofferto la debolezza del mercato finale delle apparecchiature, in particolare in ambito industriale e automotive, così come anche i microcontrollori e le altre logiche. L’optoelettronica ha registrato le migliori prestazioni a causa del numero crescente di fotocamere installate negli smartphone.

“Per il 2020, prevediamo una crescita del mercato dei chip trainato dallo smaltimento delle scorte e dalla ripresa dei prezzi”, ha commentato Norwood. “In questo inizio d’anno la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina sembra aver rallentato il passo, ma ciò non toglie che nel 2019 gli Stati Uniti hanno bannato diverse società cinesi, tra cui Huawei, limitando la vendita di componenti statunitensi. Questo ha portato Huawei a cercare fornitori di silicio alternativi fuori dagli Usa. Tra questi sicuramente HiSilicon, ma anche altri supplier con sede in Giappone, Taiwan, Corea del Sud e Cina. Un’area questa da tenere sotto osservazione nel 2020”.

La classifica dei più importanti fornitori di semiconduttori nel mondo

Chip Gartner(in miliardi di dollari, fonte Gartner – febbraio 2020)

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