Le aziende manifatturiere stanno ottenendo un valore significativo dalla trasformazione digitale e dall’Internet of Things in tutte le aree organizzative, comprese Supply Chain, Operations e Field Service. Tuttavia, l’efficace attuazione di questa trasformazione richiede il coinvolgimento di un’ampia gamma di stakeholder e l’integrazione di più sistemi aziendali.
Gli esperti dell’Internet of Things di Microsoft, Ptc e Idc illustrano in un webinar come e perché le imprese debbano analizzare il modo in cui le loro scelte tecnologiche influenzeranno il loro Time-to-Value, il TCO e il rischio. L’appuntamento è per il 23 giugno alle 20.
I temi al centro del webinar, che si terrà in lingua inglese, saranno:
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- Le sfide tecnologiche e di business che le aziende manifatturiere devono superare nei loro percorsi verso la trasformazione digitale grazie all’Internet of Things
- I principali fattori che spingono gli investimenti a breve termine nell’Internet of Things
- I fattori chiave di inibizione dei progetti IoT che includono la portata, l’integrazione e la sicurezza
- L’approccio tecnologico congiunto di Microsoft e Ptc
Qualche dato sull’IoT in Italia
Gli ultimi dati dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano parlano di un mercato italiano dell’IoT nel 2019 che ha raggiunto un valore di 6,2 miliardi di euro, con una crescita di 1,2 miliardi e del 24% rispetto all’anno precedente, allineata a quella dei principali Paesi occidentali (dove oscilla fra il +20% e il +25%) e trainata sia dalle applicazioni più consolidate che sfruttano la “tradizionale” connettività cellulare (3,2 miliardi di euro, +14%) sia da quelle che utilizzano altre tecnologie di comunicazione (3 miliardi, +36%).
Smart Metering e Smart Asset Management nelle utility sono il primo segmento del mercato, con un valore di 1,7 miliardi di euro (+19% rispetto al 2018), pari al 27% del fatturato complessivo, spinto soprattutto dagli obblighi normativi, che hanno portato nel 2019 all’installazione di 3,2 milioni di contatori smart gas (il 58% del totale) e di 5,7 milioni di smart meter elettrici (il 37% di tutti i contatori elettrici).
Gli altri comparti in ordine di valore sono: la Smart Car, che vale 1,2 miliardi di euro (19% del mercato, +14%) e conta 16,7 milioni di veicoli connessi, e lo Smart Building, con un valore di 670 milioni (+12%), legato principalmente alla videosorveglianza e alla gestione dei consumi energetici negli edifici. I segmenti con la crescita più significativa sono la Smart Home (530 milioni, +40%), trainata in particolare dal boom degli assistenti vocali, la Smart Factory (350 milioni, +40%), che negli ultimi tre anni ha beneficiato degli incentivi previsti dal Piano Nazionale Industria 4.0, e la Smart City (520 milioni, +32%), che ha visto crescere il numero di progetti avviati da Comuni italiani e la nascita di nuove iniziative e collaborazioni fra pubblico e privato.
In linea con la media di mercato è invece la crescita delle soluzioni di Smart Logistics (525 milioni, +26%), utilizzate per la gestione delle flotte aziendali e di antifurti satellitari, delle applicazioni di Smart Asset Management in contesti diversi dalle utility (330 milioni, +22%), concentrate sul monitoraggio di macchine per il gioco d’azzardo, ascensori e distributori automatici, e della Smart Agriculture (120 milioni, +20%), dedicata perlopiù al monitoraggio di mezzi e terreni agricoli. Smart Retail e Smart Health sono ancora marginali, ma hanno buone prospettive.
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