TÜV Italia: l’aerospazio tornerà a decollare e noi lo supporteremo

Profondamente colpito dalla pandemia, l'aerospazio possiede tutte le risorse per risollevarsi velocemente. Ne è convinta TÜV Italia, pronta a sostenerlo con i suoi servizi che soddisfano le richieste di tutta la filiera 

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AEROSPACE Deloitte TÜV Italia

TÜV Italia offre un ampio range di servizi tecnici alle aziende aerospace, dai controlli non distruttivi e altri test per quelle impegnate nel processo di additive manufacturing, passando per le prove di vibrazione e di pyroshock. Come spiega Valter Capitani, Direttore Tecnico dell’azienda:“I controlli non distruttivi, condotti da Bytest nell’ambito aerospaziale sono simili alle metodologie comuni in tutti i settori. La peculiarità del settore aerospaziale è la sensibilità di ispezione, orientata nella rilevabilità di indicazioni di dimensione minime, soggette alle condizioni di utilizzo della parte e dei materiali impiegati, specifici del settore, come leghe particolari di Alluminio, Titanio e Composito”. Insieme a Bytest, nei nuovi laboratori del Gruppo TÜV Italia a Volpiano, è operativa anche la Divisione Product Service. “Da anni TÜV Italia lavora in sinergia con i più importanti top player europei del settore aerospace supportandoli anche nei test di vibrazioni e pyroshock, questi ultimi davvero un fiore all’occhiello del nostro laboratorio”, dice Christian Mondino, responsabile delle attività di entrambi i laboratori. I test di “pyroshock” simulano le vibrazioni che si verificano durante le operazioni orbitali del satellite, una fase durante la quale vengono programmate una serie di microesplosioni per liberare in sicurezza alcuni sistemi presenti nel vettore, come ad esempio antenne, pannelli solari ecc., detonazioni che generano uno stress meccanico sulle apparecchiature installate fino a 10.000 g di accelerazione. “La nostra apparecchiatura per le prove di “pyroshock” è in grado di generare shock meccanici con lo stesso comportamento dinamico di quelli registrati sul vettore, con il sistema che è dotato di accelerometri e un pannello di acquisizione multicanale così da registrare ed elaborare i segnali rilevati. Grazie alla nostra esperienza nel settore, recentemente abbiamo sviluppato un nuovo servizio di progettazione e fornitura delle interfacce meccaniche necessarie per un’installazione dei sistemi sotto test sulle nostre attrezzature di prova”.

Perché l’impegno nell’aerospace?

L’industria aerospaziale italiana si posiziona al settimo posto nel ranking mondiale e al quarto in Europa, ha forti tradizioni e alcune aziende del nostro Paese sono importanti player mondiali del settore. Sono circa 4000 le aziende che lavorano nel settore, il 90% delle quali possiede meno di 50 dipendenti. Uno studio dell’Agenzia Spaziale Italiana e dell’Università Roma 3 ha evidenziato come 1 euro investito nelle attività spaziali ne produce 11 di ritorno economico sul territorio, così come dal punto di vista tecnologico, altri settori beneficino delle tecnologie nate in questo ambito. Il settore italiano dell’aerospace è composto da organizzazioni attive nella progettazione di componenti, sistemi, apparati ed equipaggiamenti, da aziende impegnate in lavorazioni in additive manufacturing ed altre che realizzano componenti in materiali compositi, oltre che da organizzazioni impegnate nei sistemi di controllo e comunicazione, in sistemi di spedizione e logistica specializzata, con circa il 70% delle loro produzioni che sono destinate ai mercati esteri. Parliamo di un settore da sempre proiettato al futuro, dove gli addetti ai lavori prevedono sistemi propulsivi ecosostenibili, lo sviluppo di un ecosistema di mobilità urbana (urban air mobility) con droni per il trasporto passeggeri e relative sfide (regolamentazione, infrastrutture e gestione del traffico), ponti di volo automatizzati, maggiore complessità dei requisiti di prodotto e, conseguentemente, maggiori investimenti in nuove tecnologie di produzione come i sistemi predittivi di gestione e di controllo della qualità del prodotto, che consentiranno un aumento della produttività e dell’efficienza di tutto il comparto.

Qualità: standard di riferimento e certificazioni

Nel settore aerospace gli standard di Sistema Qualità di riferimento sono la serie AS/EN 91xx, di cui TÜV Italia rilascia le certificazioni accreditate alle aziende della filiera. “Nel campo delle certificazioni di Sistema di Gestione per la Qualità nell’Aerospace si parla di “serie AS/EN 9100” o “AS/EN 91xx” perché si tratta di tre norme distinte”, dichiara Alessandro Tessicini, Coordinatore Tecnico settore Aerospace della Divisione Business Assurance di TÜV Italia. “Non è possibile scegliere quale delle tre adottare, in quanto sono legate strettamente alla tipologia di attività esercitata dalle aziende: la AS/EN 9100 è la più generale ed è applicabile a chi progetta e produce, la AS/EN 9110 è specifica per chi fa manutenzione, riparazione e revisione (MRO) su prodotti altrui e la AS/EN 9120 è limitata a chi commercializza e fornisce logistica per la distribuzione di materie prime, ricambi, materiali di consumo. Le tre norme sono anche integrabili fra loro, agevolando le aziende che ricadono nel campo di applicazione di più di una norma. Va precisato che si parla di AS/EN per sottolineare che sono norme accettate in tutto il mondo, in particolare negli USA (AS 91xx) e in Europa (EN 91xx), tutte tecnicamente equivalenti fra loro: in Italia adottiamo le versioni europee recepite dall’UNI”.

Il capitolo formazione

Quello dell’aerospace è un mercato globale, caratterizzato da ricerca e innovazione che necessita di formazione e aggiornamento costante. Allo sviluppo di competenze è dedicata la TÜV Italia Akademie. Cristina Brodo ne è la Responsabile e spiega: “L’offerta formativa di TÜV Italia Akademie in ambito aereospace si è sviluppata tenendo conto di tre aspetti fondamentali: le esigenze specifiche delle aziende del settore, i requisiti della catena di fornitura, l’esperienza maturata sul campo da parte dei nostri tecnici rispetto alle necessità di implementare e mantenere un Sistema di Gestione Qualità settoriale”.

Pronti a decollare di nuovo

Secondo uno studio di Deloitte, all’inizio del 2020 le prospettive per l’industria dell’aerospace a livello internazionale erano positive e migliori rispetto all’anno precedente, sia riguardo la costruzione di nuovi aeromobili ad uso commerciale, sia per la parte difesa. L’arrivo della pandemia ha però stravolto queste previsioni, ed oggi gli addetti ai lavori ritengono che la ripresa del settore si vedrà nel 2023. Pur se fortemente penalizzato dalla situazione l’aerospace rimane un settore strategico, globale e caratterizzato da forti investimenti capaci di creare significativi effetti moltiplicatori, sviluppando importanti competenze. Le tecnologie che nascono al suo interno hanno poi ricadute in diversi settori, dalle protesi ortopediche, alla diagnostica per immagini,  fino alla digital economy e ai big data.


Leggi il Dossier dedicato all’Aerospazio & Difesa

sul numero 6 di Elettronica AV

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