di Laura Reggiani |
Il 2020 per il settore della componentistica elettronica si è chiuso con danni al fatturato meno ingenti di quanto previsto, grazie alla parziale ripresa avvenuta nella seconda parte dell’anno.
Le prospettive per il 2021, come confermano i risultati di una nostra indagine, sono di sostanziale ripresa anche se si dovrà porre molta attenzione a possibili fenomeni di shortage, allocazione allungo dei tempi di consegna e aumento dei prezzi.
Quale è stato l’andamento del fatturato dei fornitori di componentistica elettronica del 2020? Quali i prodotti e i settori applicativi finali che hanno performato meglio e quali peggio? Che impatto ha avuto il Covid sull’andamento del business? Quali sono state le principali problematiche avvertite e quali le strategie e le azioni poste in atto?
A queste e altre domande ha cercato di rispondere una indagine realizzata dalla nostra redazione a cui hanno risposto oltre 30 aziende attive nell’ambito della produzione e della distribuzione di componenti elettronici (soprattutto attivi, passivi, ma anche elettromeccanici e sistemi), un campione (composto per il 65% da distributori e per il 30% da produttori) significativo di quella che è la realtà delle imprese del settore.
L’andamento del 2020 e le prospettive per il 2021
Per quanto riguarda l’andamento del fatturato del 2020, la maggior parte delle aziende intervistate (65%) ha riportato nel 2020 un calo del fatturato al di sotto del 10%, mentre una parte più contenuta (15%) ha invece riportato un calo più marcato, superiore al 10%. Da segnalare però, anche una significativa del campione, pari al 20%, che ha dichiarato di avere registrato un fatturato in crescita, anche se di soli pochi punti percentuali. Nessuna azienda ha riportato fortunatamente cali nel fatturato superiore al 20%.
Tra i settori applicativi finali che hanno performato meglio nel corso del 2020 troviamo tra i più citati l’industriale, il medicale e l’automazione industriale, seguiti dagli elettrodomestici e dall’aerospazio. I peggiori mercati finali sono stati sicuramente l’automotive e il transportation, ma anche illuminazione e domotica non hanno performato come sperato.
L’andamento delle varie famiglie di prodotto rispecchia ovviamente i settori di applicazione: male, dunque, i prodotti automotive e quelli per mercati con alti volume di produzione , mentre hanno performato meglio i prodotti per applicazioni di nicchia.
Per quanto riguarda l’andamento dell’anno appena iniziato, nonostante sia difficile fare previsioni accurate, il 60% degli intervistati è abbastanza positivo e si attende un fatturato in lieve crescita, il 30% si aspetta crescite superiore al 10%, mentre solo il 10% prevede ancora un anno di difficoltà e perdite di fatturato. Per quanto riguarda invece i settori applicativi finali, le migliori prospettive sono attese in ambito industriale e automotive, ma anche elettrodomestici e medicale sono comparti a cui i fornitori guardano con fiducia.
Cosa dicono i fornitori di elettronica?
Per Analog Devices nel corso del 2020 automazione, industriale e medicale hanno mantenuto buoni risultati, mentre automotive e difesa non hanno riportato i numeri attesi. Per quanto riguarda il 2021 si dovrebbe verificare una importante ripresa in alcuni mercati che potrebbe portare a criticità a livello di supply chain.
ON Semiconductor ha registrato buoni risultati nei comparti degli elettrodomestici, degli indossabili e del medicale, meno positivi nell’automotive, aerospaziale e difesa. Per il 2021, segnala l’azienda, sarà necessario organizzarsi per gestire la crescita con lead time in deciso allungo, mentre le opportunità migliori sono da ricercarsi nell’uso efficiente della energia nei settori automotive, industriale e cloud server.
Infineon è in controtendenza, avendo riportato buoni risultati anche in ambito Automotive, nel Consumer/Indossabili e nell’area Information Technology.
Per NXP, invece, il problema principale del 2020 è stata la poca visibilità da parte dei clienti sui forecast a breve termine, che ha avuto un significativo impatto sulle delivery con una situazione che è diventata critica a partire dal terzo trimestre.
Che cosa dicono i distributori di elettronica?
Per Consystem è andato bene il settore aerospaziale, mentre industriale e automotive hanno sofferto.
In Darton hanno performato meglio le applicazioni in ambito Automazione, Automotive e Industriale, mentre le peggiori performance sono state quelle di consumer e domotica. In generale, l’azienda ha sofferto delle continue riprogrammazioni da parte dei clienti.
Il trend negativo nell’ambito dell’automotive e del transportation è confermato anche da Digimax che ha invece riportato migliori risultati in ambito industriale, nell’automazione, nella domotica e nell’illuminazione.
Per Special-Ind hanno tenuto meglio l’aerospaziale e gli elettrodomestici; segni negativi invece per l’industriale, la domotica e l’illuminazione.
TTI, infine, ha vissuto un 2020 sostanzialmente flat, con elettrodomestici, difesa e trasporti che hanno tenuto bene e più problematiche in ambito industriale.
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sul numero 6 di Elettronica AV
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