La formazione professionale rappresenta uno degli argomenti più discussi e controversi nel mondo industriale. Universalmente riconosciuta come fondamentale per essere competitivi e portare avanti imprese di successo, nella realtà non è così semplice da realizzare in modo strutturato e continuo. Il mondo dei PCB non fa eccezione: consulenze professionali, corsi di aggiornamento e approfondimenti su standard e normative sono un bisogno reale delle aziende che fanno parte della filiera della progettazione elettronica e dei circuiti stampati.
Lo sanno bene in Leading Edge, società con sede a Brembate (BG) che dal 2005 eroga servizi di consulenza e formazione professionale per i progettisti elettronici. L’azienda sarà tra gli espositori della fiera FocusOnPCB. Come dice Pietro Vergine, Co-Presidente insieme a Nigel Woolaway di Leading Edge: “Per noi, si tratta di un evento B2B molto interessante per far conoscere i nostri servizi alle aziende italiane ed europee che si occupano di progettazione e produzione di circuiti stampati. Un’occasione unica di networking dopo un lungo periodo di stop forzato, per incontrarsi dal vivo e mettere in relazione i diversi know-how. E per parlare di formazione. È necessario che le aziende comprendano che le competenze vanno preservate e non de-localizzate, se si vuole pensare ad una visione strategica a lungo termine”.
Come è cambiato il settore dei Pcb
“Anni fa gli ingegneri elettronici che lavoravano nelle grandi aziende dei circuiti stampati erano figure altamente specializzate nel loro core-business. Gli investimenti e le risorse a disposizione erano sicuramente diverse”, dice ancora Vergine. “Oggi, l’industria dei PCB è profondamente cambiata. Ci sono aziende anche medio-piccole con competenze molto specifiche. Il patrimonio di conoscenze richieste ad un progettista si è notevolmente ampliato tra normative da rispettare, certificazioni da ottenere, tecnologie innovative da conoscere e software da saper scegliere ed utilizzare, solo per citare alcuni aspetti. Tutti sono importanti e concorrono al successo di un progetto. È impensabile per molte aziende poter stare al passo con tutte le specifiche”.
Vergine e Woolaway sono entrambi ingegneri con un solido background di esperienza in ambito internazionale: “Abbiamo iniziato aiutando le multinazionali sviluppatrici di software innovativi nell’ambito della progettazione elettronica ad entrare nel mercato europeo, fornendo loro supporto nella localizzazione delle attività commerciali e consulenza per il supporto ai progettisti elettronici”.
Oggi, Leading Edge offre servizi per l’industria EDA (Electronic Design Automation) e per i team di progettazione. Aiuta i progettisti elettronici e i PCB designer nel processo di integrazione di tali strumenti all’interno di flussi di progettazione consolidati. “Siamo in grado di offrire corsi su specifici strumenti e linguaggi per la progettazione e verifica dell’hardware. Forniamo consulenza per identificare quale software usare nei flussi di progettazione e contribuiamo alla sua integrazione e all’apprendimento. Assicuriamo supporto pre e post vendita per il posizionamento di software di progettazione elettronica sul mercato, eroghiamo corsi di formazione on-site e a distanza su argomenti specifici del mondo EDA e del progetto e forniamo consulenza sulla Signal e Power Integrity sui PCB. Inoltre, Leading Edge, con la società inglese Advanced Rework Technology, è un IPCMaster Training Centre in grado di rilasciare tutte le Certificazioni IPC”.
Perché serve la formazione
“Esiste un problema di skill gap”, prosegue Vergine. “I dispositivi odierni, da uno smart device ai dispositivi di controllo delle auto a guida autonoma, per fare un esempio, pongono ai progettisti problematiche che un tempo erano considerate marginali. Ingegneri e tecnici molto preparati nel loro lavoro possono mancare di quella visione olistica oggi fondamentale per una progettazione orientata al Design For eXcellence (DFX). Non basta più essere competenti nel proprio lavoro ma bisogna avere conoscenze a 360 gradi per comprendere e prevedere l’impatto delle scelte fatte sul processo di progettazione e realizzazione del dispositivo rispettando ovviamente i requisiti iniziali (meccanica, forma, dissipazione del calore, costo, materiali, componenti ecc.). Comunicare con i colleghi e con terze parti usando la terminologia corretta, appoggiandosi a norme riconosciute universalmente e utilizzando metodologie anche sviluppate ad-hoc è oggi più che mai fondamentale. Il tempo investito nella formazione, studio delle problematiche e sviluppo di una metodologia non è da considerarsi tempo tolto al progetto, ma come un investimento a lungo termine”.
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