di Fritz Walter |
Nell’inverno fin qui più mite della storia (verrebbe da dire “per fortuna” se andassimo a fare anche una analisi del costo della materia prima “gas”), a scaldarci l’animo ci hanno pensato la rabbia e il nervosismo generati come al solito dalle notizie lette sui giornali o ascoltate in Tv; altro che focolaio domestico natalizio.
Non bastasse il mondiale qatariota vinto all’ultimo rigore dall’Argentina di Leo Messi, la penisola araba è balzata al ‘disonore della cronaca’ soprattutto per lo scandalo corruzione che ha investito più europarlamentari, a partire dalla vicepresidente Eva Kaili. Ma i politici non venivano strapagati per evitare la tentazione di essere corrotti? E invece: milioni di euro cash; camere di albergo e valigette gonfie di euro; mogli, mariti, compagni, padri e suoceri tutti foraggiati! Il tutto al fine di influenzare a proprio favore la politica dell’Europarlamento e ricostruire in positivo l’immagine dello stesso Paese arabo. Tom Wolfe e Brian De Palma insieme non avrebbero potuto scrivere una sceneggiatura migliore! E, come in ogni buon film di corruzione degno di essere citato, ecco a voi l’italiano prezzolato, l’ormai ex eurodeputato Antonio Panzeri eletto con il Pd che, come in una favola di Esopo, ha pensato bene di prenderne le distanze ricordando il suo passaggio post elezione ad Articolo 1. Panzeri chi?
Da una penisola all’altra; anche le notizie sui costi di energia, gas e carburante hanno caratterizzato gli ultimi mesi. Per fortuna, le inusuali alte temperature stagionali hanno parzialmente mitigato l’incidenza delle bollette: per la serie “mi è andata bene perché ho preso solo due sberle”.
Capitolo a parte il costo del carburante. Il prezzo medio della benzina per il 2022 secondo il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica è stato di 1,81124 euro al litro. Su questi, l’incidenza delle imposte era di poco inferiore al 48%, soprattutto grazie al taglio delle accise stabilito dal governo Draghi che ha calmierato gli ultimi 3 trimestri dell’anno.
Forse ai più sfuggono alcuni particolari. Innanzitutto, va detto che mediamente dal 2012 al 2021 il valore delle accise sul costo di un singolo litro di benzina è sempre stato superiore a un euro con una incidenza media del 65% sul costo alla pompa. In secondo luogo, nel 2012 e 2013 con il governo targato Mario Monti il costo medio della benzina ruotò sempre intorno al valore di €1,77; senza guerra, senza Qatargate e soprattutto senza inflazione all’8%!
In definitiva e al di là la di ogni sacrosanta lamentela, siamo sicuri che l’attuale costo del carburante (oggi non abbiamo tagli sulle accise) sia sproporzionato? Ma soprattutto, siamo sicuri che la colpa sia del neo-governo, che ha scelto di agire a favore di famiglie e, soprattutto, imprese?