Sì è presentata al mercato europeo in occasione di un evento stampa organizzato dall’agenzia di comunicazione Publitek lo scorso 10 ottobre a Monaco: parliamo di Ennovi, una nuova azienda di soluzioni per la mobilità elettrica che progetta, sviluppa e produce soluzioni di interconnessione innovative per sistemi di batterie, alimentazione e segnali per i veicoli elettrici.
Ennovi nasce da Interplex, multinazionale con sede a Singapore che sviluppa e produce prodotti meccanici e di interconnessione. Per Interplex lavorano nel mondo oltre 11mila persone in 13 Paesi; l’azienda ha 25 siti produttivi e due Tech Innovation Center. Il suo business è rivolto a tre mercati: medicale, information & communication e mobilità. In quest’ultimo ambito, la sua offerta include prodotti meccanici e di interconnessione, come le sbarre statoriche per veicoli elettrici, che collegano gli avvolgimenti statorici del motore di trazione ad alta tensione alla fonte di alimentazione. Le sbarre sono progettate per gestire una gamma completa di requisiti di corrente ad alta tensione e utilizzano rame ad alte prestazioni integrato con speciali materiali polimerici. “Non esiste un approccio unico per tutti nell’affrontare le sfide odierne della mobilità elettrica e comprendiamo che le esigenze dei principali OEM e Tier 1 vanno oltre la semplice ricerca di un prodotto, ma riguardano anche l’ottimizzazione complessiva del sistema”, ha detto recentemente Yednesh Parnaik, responsabile delle vendite e dello sviluppo aziendale di Interplex Nord America.
Competenze specifiche al servizio degli EV
Dallo studio del settore mobility è nata in Interplex l’idea di costituire Ennovi, una società a sé stante, che potesse soddisfare al meglio le esigenze dei clienti.
A guidarla è Stefan Rustler, manager con un’esperienza ultraventennale in multinazionali e una competenza maturata nel settore dell’elettronica in diversi mercati finali: industriale, aereo commerciale, della difesa, Oil&Gas, energetico e automobilistico. Rustler ha conseguito una Laurea in Economia presso l’Università Johannes Kepler di Linz, in Austria, e un master in Amministrazione aziendale presso l’Università di Liverpool. “Sono entusiasta di presentare Ennovi al mondo”, ha detto il Ceo. “La nostra passione è aiutare i clienti ad accelerare il processo di elettrificazione. Con la nuova società ci focalizziamo sul settore automobilistico per soddisfare al meglio le crescenti richieste dei produttori di veicoli elettrici. Con Ennovi siamo in prima linea nei progressi tecnologici che plasmano il settore”. Ennovi conta oltre 7mila dipendenti, operativi in 15 siti in tutto il mondo.
La sede centrale dell’azienda è a Singapore. Ennovi è completamente dedicata al mercato della mobilità e può offrire agli Oem del settore una competenza end-to-end nelle esigenze relative alle batterie, all’alimentazione e all’interconnessione del segnale. Il suo lancio segna il culmine di una riorganizzazione strategica del core business di Interplex, che ha creato un’entità nuova, ma basata su un consolidato background, per servire i principali marchi e produttori di veicoli elettrici a livello mondiale e aiutarli a raggiungere un futuro elettrico più velocemente. La nuova società progetta e ingegnerizza batterie, piattaforme di alimentazione e soluzioni di interconnessione dei segnali, mentre Interplex continuerà a dare priorità al mercato industriale e delle comunicazioni dati con soluzioni meccaniche di alta precisione e tecnologie di sbarre collettrici.
Ennovi: in arrivo nuovi investimenti
Ulrich Spiesshofer, presidente di Interplex e di Ennovi, ha dichiarato: “Abbiamo formato per Ennovi un team di gestione globale composto da leader affermati, che vantano decenni di rilevante esperienza tecnica e industriale. Sotto la guida di Stefan e con la sua esperienza globale nel plasmare le aziende per farle crescere velocemente, Ennovi guiderà l’eccellenza del servizio clienti come azienda focalizzata su soluzioni di mobilità globale e modellerà le nostre operazioni per prosperare in uno dei mercati industriali in più rapida crescita”. E non mancheranno gli investimenti nei siti produttivi e di ricerca e sviluppo, già presenti attualmente nelle aree geografiche di principale interesse.