Lo Smart Metering, un elemento fondamentale delle transizioni gemelle

Vincenzo Quintani, coordinatore del Gruppo SMG e vicepresidente dell’Associazione ANIE CSI: "Le risorse del Pnrr e la concreta disponibilità di tecnologie digitali di misura e gestione delle reti sono una reale opportunità per una evoluzione delle infrastrutture strategiche nazionali per renderle resilienti, digitali, flessibili, ambientalmente sostenibili".

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Si è svolta il 14 novembre l’XI edizione di SUOM – Smart Utility Open Meters, a Bologna. L’evento, promosso dallo Smart Metering Group di Anie CSI, ha toccato diversi temi inerenti le cosiddette transizioni gemelle, quella digitale e quella green, e ha evidenziato come le tecnologie digitali siano il fattore abilitante imprescindibile tramite il quale realizzare da una parte sistemi di gestione e monitoraggio degli impianti sempre più sofisticati e volti ad eliminare le perdite, dall’altra fornire agli utenti finali, dai singoli individui fino alle grandi imprese energivore, gli strumenti per sviluppare la consapevolezza dei consumi e degli sprechi generati. Anie CSI è l’associazione che, all’interno di ANIE Federazione, rappresenta  l’industria dei componenti e sistemi per impianti e a cui aderiscono circa 80 aziende che rappresentano l’85% dell’intero mercato nazionale, con circa 10 mila addetti. In seno all’associazione, le imprese sono suddivise in quattro gruppi: Materiale da installazione, Batterie, Pile, Smart metering (SMG ANIE). Principale obiettivo del gruppo SMG è quello di promuovere lo sviluppo delle tecnologie di misura “intelligenti”, basate su principi di tipo statico (static meters), divulgandone sia gli aspetti tecnico-scientifici, sia quelli operativi e normativi.

Perché investire sulle infrastrutture strategiche

Moderata dal giornalista Maurizio Melis, la giornata ha visto quattro i panel di discussione che hanno analizzato le evoluzioni tecnologiche in atto e le prospettive future dell’innovazione digitale dello Smart Metering: lo stato dell’arte delle risorse PNRR in campo per la digitalizzazione delle reti di distribuzione e la sostituzione tecnologica; le tecnologie che supportano la gestione degli impianti e forniscono ai clienti la migliore esperienza di servizio, dall’avviso di calo di potenza elettrica al blocco dell’erogazione del gas in caso di terremoto; l’ecosistema CER e l’uso degli smart meter per creare la consapevolezza dei consumi elettrici; infine, le sfide della cybersecurity nelle utilities.

“La misura è la prima indispensabile attività da svolgere”, ha ricordato nel suo saluto in apertura dei lavori il presidente di ANIE Federazione Filippo Girardi. “Il contatore, ma anche il sistema di misura in generale, sono pertanto fondamentali perché le infrastrutture possano progredire tecnologicamente in maniera sostenibile. Gli smart meter, i contatori “intelligenti”, sono il primo tassello fondamentale nella digitalizzazione di una infrastruttura di distribuzione energetica e idrica”.

Vincenzo Quintani, coordinatore del Gruppo SMG e vicepresidente dell’Associazione ANIE CSI (nella foto), ha aggiunto: “Stiamo assistendo ad una trasformazione epocale delle reti di distribuzione nazionale in chiave digitale e green, un processo accelerato dalla crisi climatica in atto, con eventi climatici estremi nel nostro Paese, e dalle turbolenze dovute ad uno scenario globale sempre più instabile. Le risorse messe in campo dal PNRR e non solo, e la concreta disponibilità di tecnologie digitali di misura e gestione delle reti di distribuzione sempre più performanti, rappresentano una reale opportunità per una evoluzione delle infrastrutture strategiche nazionali per renderle resilienti, digitali, flessibili, ambientalmente sostenibili”.

In Italia, dove ci sono circa 36 milioni di contatori elettrici, la sostituzione procede a ritmo sostenuto. Sono infatti 32 milioni i dispositivi di “vecchia generazione” già rimpiazzati da Smart Meter 2G, tecnologie più performanti e capaci di trasmettere i dati di consumo in tempo reale. La rete di distribuzione idrica italiana è caratterizzata da una bassa efficienza, con il 41,2% di acqua disperso in fase di distribuzione a causa dell’obsolescenza strutturale delle reti, e la penetrazione degli smart meter è a oggi limitata al 4%. Mentre a fine 2022 gli smart meter sulla rete gas sono l’81% sul parco totale di 24,1 milioni di contatori gas.


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