Distribuzione pronta a tornare in pista

La distribuzione europea di componenti elettronici inizia il 2024 con una fase di consolidamento. Nel primo trimestre dell’anno il mercato è calato del 23,3%, fatturando 4,58 miliardi di euro. Hermann Reiter, presidente di Dmass Europe: "Anche se nei prossimi trimestri dovremo affrontare alcune difficoltà, prima o poi inizierà la ripresa, e sono fiducioso che nel 2025 si tornerà a correre in pista"

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Dmass Europe

di Laura Reggiani | “Questo consolidamento del mercato era atteso da tempo, tutti avrebbero dovuto prepararsi a sopportare alcuni trimestri di ordini e fatturati deboli”, commenta Hermann Reiter, Presidente di Dmass Europe. “Non ha senso reagire in modo eccessivo con la riduzione dei costi ora, quando c’è un enorme potenziale di ripresa in tutti i segmenti industriali e tecnologici. I componenti elettronici rimarranno la tecnologia chiave per l’innovazione e la trasformazione per molti anni a venire”.

Il primo trimestre dell’anno, dal punto di vista commerciale, è solitamente il punto di riferimento per le speculazioni sull’andamento dell’intero anno. Secondo Dmass Europe, il mercato europeo della distribuzione dei componenti elettronici, che ha goduto di tre anni di crescita significativa, ha registrato nel primo trimestre 2024 un calo di oltre il 23% e dovrà quindi affrontare alcuni trimestri difficili. Il fatturato consolidato della distribuzione dei membri è diminuito del 23,3%, raggiungendo i 4,58 miliardi di euro. Mentre i semiconduttori sono scesi del 26,5% fatturando 3 miliardi di euro, i componenti IP&E (Interconnessione, Passivi ed Elettromeccanici) sono diminuiti “solo” del 16,3% con vendite di 1,57 miliardi di euro.

Un consolidamento atteso

Spiega ancora Hermann Reiter: “Come tutti sanno, questo consolidamento del mercato era atteso da un po‘ di tempo; quindi, il primo trimestre del 2024 si è rivelato il trimestre meno sorprendente che abbia mai visto da un po’ di tempo a questa parte. Anche se nei prossimi trimestri dovremo affrontare alcune difficoltà, prima o poi inizierà la ripresa, e sono fiducioso che nel 2025 si tornerà a correre in pista. Non avrebbe senso reagire in modo eccessivo ora con esercizi di riduzione dei costi. Le molteplici crisi che il mondo sta affrontando in questo momento non dovrebbero nascondere la semplice verità che la rivoluzione dell’elettronica è in corso: dalla società completamente elettrica all’intelligenza artificiale, il mondo ha bisogno di componenti sempre più innovativi. Troveremo più opportunità che risorse per realizzarli”.

I numeri dei semiconduttori e degli IP&E

Le vendite della distribuzione di semiconduttori in Europa si sono ridotte del 26,5% a 3 miliardi di euro. È la prima volta che un primo trimestre è stato inferiore al quarto trimestre precedente. A livello regionale, nessun Paese ha mostrato numeri positivi, anche se con grandi differenze territoriali. Il Regno Unito si è dimostrato sorprendentemente resistente, con un calo di appena il 15%. A livello di prodotti, solo i Led ad alta potenza e i microprocessori hanno registrato una crescita, mentre tutti gli altri gruppi e categorie di prodotti sono diminuiti tra il 4 e il 37%. Nel settore IP&E, il rallentamento è continuato nel primo trimestre 2024, ma ha mostrato una ripresa sequenziale molto positiva rispetto al quarto trimestre 2024. Il mercato della distribuzione IP&E è diminuito del 16,3% a 1,57 miliardi di euro. Il rallentamento tra i tre principali gruppi di prodotti si è differenziato in modo significativo, con i componenti passivi che hanno subito una pressione maggiore rispetto agli elettromeccanici e agli alimentatori. A livello nazionale, l’Europa centrale (Germania, Austria e Svizzera) ha sofferto di più, mentre Regno Unito, Francia, Italia e Penisola Iberica si sono comportati sorprendentemente bene.

Una complessità evidente

Il presidente Hermann Reiter conclude così: “Sta diventando sempre più chiaro che il mercato dei componenti è molto più complesso di quanto si possa vedere nelle previsioni del mercato globale. Ad esempio, il fenomeno dell’IA non è diffuso ovunque e coinvolge solo alcuni tipi di componenti. Il nostro mercato, anche detto di massa, ha bisogno di un portafoglio completo di tecnologie all’avanguardia e mature, che coinvolge molte fonti e produttori. Per questa complessità, la distribuzione è l’unica risposta ragionevole e resistente”.


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