Da Roswell Biotechnologies e Imec una soluzione di elettronica molecolare per le malattie infettive

Roswell Biotechnologies e Imec sviluppano il primo chip per biosensori molecolari destinati ad applicazioni come l'identificazione e il monitoraggio di malattie infettive, la medicina di precisione e la conservazione del DNA 

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chip molecolare

Roswell Biotechnologies, nome di riferimento nel settore dell’elettronica molecolare, sviluppa soluzioni per il sequenziamento del DNA e la biosensoristica. Insieme all’hub per la nanoelettronica e le tecnologie digitali imec (Interuniversity Microelectronics Center), l’azienda californiana ha annunciato una collaborazione per commercializzare nuovi chip per biosensori molecolari. Questi chip sono i cervelli della nuova potente piattaforma di Roswell Technologies per il sequenziamento del DNA, utile nella medicina di precisione, nella diagnostica molecolare e nei test sulle malattie infettive. “Il bisogno di una nuova generazione di strumenti per la diagnostica e il monitoraggio, rapidi e a basso costo, è emerso in tutta la sua urgenza con la pandemia da Covid-19”, ha dichiarato Paul Mola, presidente e Ceo di Roswell. “La nostra piattaforma trasformerà, in questo ambito, il modo in cui le malattie infettive sono identificate, con nuove potenti capacità che abilitano un rapido screening delle malattie stesse, o dei ceppi virali, mediante dispositivi portatili e palmari”. 

I nuovi sensori molecolari Roswell

La piattaforma di Roswell è la prima a offrire la potenza della sensoristica molecolare per supportare un ampio spettro di applicazioni di biosensoristica e di sequenziamento del DNA. Queste includono i test necessari all’identificazione di malattie infettive come il Covid-19,  il sequenziamento, l’identificazione dell’acido nucleico, degli antigeni e degli anticorpi. La scalabilità della piattaforma consente il suo impiego anche in soluzioni per un rapido ed economico sequenziamento del genoma nella medicina di precisione, per trattare il cancro e altre patologie, così come per la lettura delle grandi moli di dati immagazzinati nel DNA. I sensori molecolari di Roswell costituiscono una nuova classe di sensori, progettati specificatamente per essere compatibili con la moderna tecnologia Cmos: proprio questa novità consente la realizzazione di test biomedici più economici e rapidi, fondamentali nella diagnostica medica moderna ed eseguibili su dispositivi portatili o palmari.

Il contributo di imec

I sensor chip molecolari integrano singole molecole come elementi di sensoristica elettronica su semiconduttori standard. “Nonostante l’elettronica molecolare sia stata a lungo vista come una svolta scientifica, la sua applicazione commerciale richiedeva che la tecnologia fosse inserita in un chip a semiconduttore standard”, spiega Barry Merriman, Chief Science Officer in Roswell. “Uno degli ostacoli principali nella commercializzazione dell’elettronica molecolare era la necessità di costose soluzioni personalizzate per produzioni su larga scala. Imec ha superato questo limite, utilizzando una tecnologia di produzione dei semiconduttori all’avanguardia, abbinata alla sua profonda esperienza nella tecnologia dei biosensori e ha così commercializzato l’elettronica molecolare usando strumenti standard”.  Simone Severi, program director for life science technologies di imec, conclude: “Siamo entusiasti di collaborare con Roswell all’integrazione dei loro sensori elettronici molecolari  e di sviluppare il percorso più rapido per realizzare la produzione su larga scala dei loro sensor chip”.

Imec e Roswell hanno completato con successo la fase di verifiche teoriche del progetto e sono ora concentrate sullo sviluppo del processo finale. I primi prodotti dovrebbero essere disponibili nel 2021.

Roswell e l’elettronica molecolare

L’elettronica molecolare consiste nell’usare singole molecole come componenti in circuiti elettrici. Si tratta di una forma di nanotecnologia, essendo le molecole degli elementi di circuiti in scala nanometrica. I primi circuiti con molecole singole furono realizzati in laboratori di ricerca negli anni Novanta. Roswell porta questa tecnologia a un nuovo livello, integrando le molecole direttamente sui circuiti nei semiconduttori standard.

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