Congatec supporta i clienti nel mondo embedded

Ampliare i vantaggi per i propri clienti: la strategia di congatec illustrata da Dominik Ressing, nuovo Ceo della società specializzata nella produzione di Computer-on-Module.

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Congatec embedded

di Laura Reggiani |

Azienda che festeggia quest’anno i suoi primi vent’anni di attività, congatec è specializzata nella progettazione e produzione di computer embedded e Computer-on-Module.

La società ha sede a Deggendorf, in Germania, filiali e uffici in diverse parti del mondo, inclusi Stati Uniti, Taiwan, Giappone e Cina, e si distingue per la sua competenza nella fornitura di soluzioni embedded ad alte prestazioni, che trovano applicazione in vari settori, come l’automazione industriale, il medicale, i trasporti, l’energia e le telecomunicazioni. Il portafoglio di prodotti di congatec comprende moduli Com Express, Qseven, Smarc e Etx, oltre a schede embedded e sistemi personalizzati. Questi prodotti sono progettati per essere altamente affidabili e operare in ambienti difficili, offrendo prestazioni elevate e consumi ottimizzati. congatec investe continuamente in ricerca e sviluppo per mantenere una posizione di leadership nel mercato delle soluzioni embedded, integrando le tecnologie più recenti e fornendo un supporto tecnico di alto livello. Un aspetto distintivo di congatec è la sua capacità di offrire soluzioni su misura, che rispondono alle esigenze specifiche dei clienti.

Ressing Ceo congatecLa flessibilità e l’approccio orientato al cliente sono elementi chiave del successo dell’azienda, guidata dallo scorso novembre da Dominik Ressing, (nella foto a sinistra) che ha assunto la carica di Ceo di congatec.

Il suo principale obiettivo, come ci ha spiegato, è trasformare le potenzialità delle tecnologie di elaborazione embedded ed edge in reali vantaggi per gli utenti. Ciò implicherà un cambio della strategia di uno dei principali fornitori di moduli Com? Come ha detto Ressing “investire più risorse nelle proprie competenze chiave è un concetto fondamentale, che garantisce ai clienti un nuovo valore aggiunto e differenzia l’offerta Congatec da quella dei concorrenti”.

 

Quali obiettivi si è posto per i primi 100 giorni alla guida della società? Sono già stati introdotti cambiamenti o innovazioni?

Il mio obiettivo prioritario è stato quello di approfondire la conoscenza della realtà aziendale. Per me, l’analisi dei processi interni, la conoscenza del team e la comprensione delle modalità con cui le persone collaborano e interagiscono hanno rivestito un’importanza fondamentale. Il mio secondo obiettivo, ovviamente, è portare avanti la nostra strategia, focalizzando in particolare l’attenzione sugli ecosistemi per l’elaborazione embedded di tipo “application ready”. Il mercato è estremamente dinamico e stiamo uscendo da una fase di allocazione. Poiché il cliente è tornato a essere al centro dell’attenzione, è essenziale essere in grado di rispondere in maniera molto più agile alle richieste dei clienti. Mi attribuisco il merito di aver contribuito a “rivitalizzare” questa agilità.

Ritiene che tutto sia tornato alla normalità oppure la fase di allocazione ha prodotto cambiamenti destinati ad avere un impatto duraturo?

Abbiamo ampliato e diversificato le nostre capacità produttive in Europa e in Asia aggiungendo nuovi produttori al fine di migliorare il nostro grado di resilienza. In futuro, saremo in grado di produrre anche negli Stati Uniti. Grazie all’implementazione di queste misure durante la fase di allocazione e operando come una società “fabless”, siamo stati in grado di aumentare rapidamente le nostre capacità. Alcuni produttori di computer embedded con impianti di produzione propri sono ancora alle prese con ordini inevasi e scaduti, mentre noi stiamo già registrando una crescita significativa delle vendite. Le aziende europee, in particolare, sono molto in sofferenza sotto questo aspetto.

Ci può dare un’idea del livello di resilienza della vostra produzione?

Essendo un produttore fabless, ci troviamo in una posizione nettamente migliore rispetto a quella della maggior parte dei produttori che dispongono di proprie fabbriche in quanto possiamo adattarci più facilmente alle esigenze dei clienti. Per esempio, non abbiamo alcun problema ad allestire in tempi brevi un impianto di produzione nell’Europa dell’Est. Ciò è dovuto al fatto che la metodologia per l’aggiunta di nuovi produttori è già stata predisposta. I nostri collaudi completamente automatizzati possono essere utilizzati in altri siti in qualsiasi momento. Senza dimenticare il fatto che trattiamo anche piccoli lotti che non dobbiamo necessariamente produrre noi stessi. In questo modo diamo anche ai clienti la possibilità di produrre autonomamente nel caso il loro obiettivo sia quello di ottenere ulteriori economie di scala in qualità di produttori di grandi volumi.

La resilienza ha un prezzo. Qual è il criterio di scelta dei vostri clienti?

La pressione sui costi gioca certamente un ruolo importante. Non tutti sono stati in grado di trasferire gli aumenti di prezzo, ed è per questo che alcuni clienti vogliono tornare a produrre esclusivamente in Asia. Coloro che richiedono la resilienza devono investire qualche punto percentuale del prezzo di vendita e sostenere un maggior impegno di capitali per essere sicuri che un sito di produzione alternativo possa subentrare senza problemi nel caso si verifichino “colli di bottiglia” o interruzioni della fornitura. Inoltre, la produzione distribuita supporta anche le strutture locali dei nostri clienti globali.

Una maggiore resilienza è sicuramente positiva. Quali sono le sfide per congatec?

congatec non è un affermato colosso multinazionale, ma un’azienda con un fatturato di circa 200 milioni di euro che negli ultimi 20 anni ha raggiunto una posizione di leadership globale nel settore dei moduli Com e, ovviamente, continuerà a espandersi. Questa crescita deve essere necessariamente accompagnata da cambiamenti strutturali. Negli ultimi 10 anni ho fatto esperienza in aziende di dimensioni molto maggiori e con strutture completamente diverse, che non sono state sempre positive. Ma la crescita molto sostenuta fatta registrare soprattutto negli ultimi anni, quando congatec ha quasi raddoppiato il fatturato, richiede un cambiamento proprio in questa direzione. Fortunatamente, congatec è una realtà integrata con un’eccellente cultura aziendale. È davvero incredibile l’impronta internazionale e multiculturale di questa azienda situata nella foresta della Baviera. Ciò, naturalmente, semplifica l’avvio dei cambiamenti necessari al di fuori dei confini nazionali.

In che modo intendete incrementare le vostre vendite?

Quello dei moduli Computer on Module è un mercato in crescita e noi siamo l’azienda di riferimento nel settore dei dispositivi ad alte prestazioni. La focalizzazione sui moduli Com fa di congatec un’azienda ad alto grado di specializzazione. Mentre tutti gli altri operatori presenti sul mercato sono cresciuti diversificando il loro portafoglio prodotti, la nostra crescita è ascrivibile ai moduli Com. Ed è proprio in questa direzione che vogliamo proseguire. Se si prendono in considerazione i nuovi requisiti, come ad esempio la sicurezza, l’intelligenza artificiale e l’elaborazione edge, ovvero alla periferia della rete, si può notare che l’elemento di calcolo sta assumendo un’importanza sempre maggiore. In altre parole, proprio quest’ultimo è il fattore chiave che permette di soddisfare tutti questi requisiti. Questo è il motivo per il quale forniremo un supporto ancora migliore per gli stack applicativi necessari sui nostri moduli Com.

L’aumento sarà ascrivibile solo al software?

Non solo. Uno dei nostri obiettivi è anche quello di espanderci verso nuovi settori in cui finora non eravamo presenti. Penso ad esempio agli IPC standard equipaggiati con schede madri che di solito hanno una disponibilità sul lungo termine limitata a soli cinque anni e tassi di guasto più elevati. Grazie alle piattaforme standardizzate, i produttori di tali soluzioni hanno finora avuto un supporto migliore a livello di stack applicativi. Ora non solo siamo in grado di offrire tale supporto, ma anche una disponibilità sul lungo termine di dieci anni e un’affidabilità superiore.

Avete intenzione di ampliare la vostra gamma di progetti di schede carrier personalizzate?

Sicuramente espanderemo la nostra offerta di design di schede carrier dedicate, ma le realizzeremo solamente in quantità limitate. La nostra attività primaria è lo sviluppo di core di elaborazione, mentre i nostri clienti sono esperti nel campo degli I/O dedicati. Inoltre, stiamo notando una tendenza verso la standardizzazione delle interfacce: per tale motivo la personalizzazione, ovvero l’esclusione o il trasferimento delle interfacce, assumerà un ruolo più rilevante. Tuttavia, per ampliare la nostra offerta nel campo delle schede carrier, stiamo attivamente lavorando per aumentare la nostra rete di partner che operano in vari mercati verticali ed estenderemo quindi la nostra gamma di conseguenza.

Ci può parlare invece degli sviluppi del segmento dei server Com-Hpc?

Tra i progetti che prevedono l’uso di processori per server embedded si possono annoverare i mezzi a guida autonoma, impiegati ad esempio nel settore della produzione, nei magazzini e nella logistica delle spedizioni, e anche le stazioni base utilizzate in ambito telecom. Si tratta di progetti in fase di sviluppo e la produzione in serie verrà avviata in un arco temporale compreso tra uno e tre anni. Ci vuole tempo affinché il mercato comprenda le potenzialità di una nuova tecnologia e la adotti su larga scala. I progressi sono più rapidi con i moduli Com-Hpc Client, in particolare con il formato Com-Hpc Mini.

Altre sfide possono provenire da applicazioni come l’IIoT?

Certamente. I nostri clienti richiedono meccanismi di aggiornamento su ogni macchina e su ogni dispositivo, indipendentemente dal luogo in cui sono installati o dai loro spostamenti che possono avvenire in ogni parte del mondo. La nuova legge sulla resilienza contro attacchi informatici entrata in vigore nell’Unione Europea ha aggiunto nuovi requisiti. La serie di standard Iec 62443 associata richiede agli Oem di garantire la sicurezza informatica dei loro prodotti. Saremo quindi uno dei primi fornitori a introdurre moduli con la certificazione di sicurezza. Questo vale in particolare per i processori x86 e Arm ad alte prestazioni.

Ha posto l’enfasi sulle soluzioni ad alte prestazioni. Significa che i moduli Small Form Factor e quelli basati sull’architettura Arm hanno un’importanza inferiore?

Per quanto riguarda il formato Smarc ci stiamo concentrando sulla fascia alta, mentre i moduli basati su processori Arm sono uno dei segmenti nei quali stiamo sperimentando i tassi di crescita più rapidi in termini di numero di unità. Non ci rivolgeremo alla fascia bassa, perché i margini relativamente bassi non permettono di coprire l’elevato livello qualitativo della nostra offerta complessiva. Pertanto, la strategia dell’azienda è di offrire tutti i processori Arm e x86 ad alte prestazioni come opzioni. Ciò è d’altra parte in linea con la domanda proveniente dal mercato. Una strategia incentrata sull’architettura non sarebbe efficace.

Come pensate di crescere in questo mercato?

congatec sviluppa tecnologie di elaborazione per applicazioni embedded ed edge e le rende disponibili agli Oem. Questo è il nostro “core business” e i moduli Com rappresentano il mezzo che utilizziamo per implementare tali tecnologie. Questo “mezzo” viene costantemente aggiornato e migliorato per soddisfare le crescenti esigenze degli utenti. Esigenze che coinvolgono aspetti quali la sicurezza informatica, l’Intelligenza Artificiale e la connettività. Siamo attivi su tutti questi fronti per creare nuovo valore aggiunto. La focalizzazione sui moduli Com ci permette di implementare l’integrazione di nuovi stack software in maniera estremamente efficiente. Questo è il motivo per il quale in quest’area siamo in netto vantaggio rispetto ai fornitori con una gamma più ampia e diversificata che devono quindi “disperdere” le loro risorse su più fronti. La strategia aReady che abbiamo presentato all’ultima edizione di Embedded World sottolinea in modo netto questo nostro posizionamento.

Qual è il reale valore aggiunto della strategia aReady? Cosa è già stato implementato?

I primi Computer-on-Module con hypervisor integrato nel firmware (Hypervisor-on-Module) sono già disponibili. Questi moduli già predisposti per la virtualizzazione consentono agli Oem di consolidare in maniera semplice piattaforme hardware alla periferia della rete. Oltre a Ubunto Pro e RT Linux, congatec propone anche moduli con integrato ctrlX di Bosch Rexroth, un sistema operativo basato su Linux e conforme a Iec 62443 per garantire una maggiore sicurezza informatica. Per realizzare tutto ciò abbiamo investito molte più risorse nei nostri moduli Com.


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