Gemelli digitali per migliorare le cure

I gemelli digitali sono una rappresentazione virtuale in 3DS, un modello dell’anatomia del paziente basato su dati medici, che consente simulazioni avanzate e fornisce informazioni dettagliate per prendere decisioni terapeutiche personalizzate

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Chiara Bogo EUROMED Marketing & Strategy Senior Director, Dassault Systèmes Gemelli digitali

Quando si parla delle tecnologie più promettenti in ottica di trasformazione futura del settore della sanità, occorre aprire una parentesi sui gemelli virtuali.

Ce ne ha parlato Chiara Bogo, Strategy & Marketing Senior Director Euromed di Dassault Systèmes: “La medicina di precisione punta a fornire terapie su misura per lo specifico paziente, tenendo conto delle sue caratteristiche individuali, nel momento più opportuno. Tuttavia, contribuiscono ancora ad ostacolare l’adozione di questo modello su larga scala la complessità tecnologica e la difficoltà di accesso ai dati.

In questo contesto, il gemello virtuale emerge come soluzione cruciale: si tratta una rappresentazione virtuale in 3DS, un modello dell’anatomia del paziente basato su dati medici, che consente simulazioni avanzate e fornisce informazioni dettagliate per prendere decisioni terapeutiche personalizzate”.

Dassault Systèmes da tempo lavora allo sviluppo di questa tecnologia: già nel 2014 la software house francese ha lanciato il Living Heart Project, un progetto che ha permesso di creare un modello 3D dettagliato e funzionale del cuore umano, capace di adattarsi a specifici individui o popolazioni.

“Grazie al gemello virtuale, utilizzando tecnologie avanzate è possibile simulare condizioni cardiovascolari, testare interventi e trattamenti personalizzati, riducendo i rischi per i pazienti e migliorando la comprensione delle malattie cardiache. Il progetto, un modello per la ricerca e la pratica clinica, ha dimostrato l’importanza della condivisione delle conoscenze tra esperti”, aggiunge Bogo.

E dopo il cuore, si è passati al cervello: “Con l’iniziativa Living Brain puntiamo a replicare in modo accurato la struttura fisica e l’attività comportamentale del cervello, offrendo nuove possibilità per la neurologia, ad esempio nella gestione dell’epilessia, dove il gemello virtuale aiuta a identificare con precisione le aree cerebrali responsabili delle crisi, facilitando interventi chirurgici più sicuri ed efficaci. Inoltre, la tecnologia aiuta a monitorare la progressione di malattie neurodegenerative e a sviluppare trattamenti personalizzati”.

La tecnologia dei gemelli virtuali è in fase di espansione anche verso altre aree, come la modellazione dell’intestino e della pelle, nonché nel settore dello sviluppo di farmaci. “Queste applicazioni dimostrano il potenziale del gemello virtuale di diventare un pilastro fondamentale della sanità digitale, abilitando una medicina sempre più precisa, predittiva e personalizzata, oltre a contribuire a ridurre il numero e la durata dei ricoveri ospedalieri, e ottimizzare l’efficacia dei trattamenti.

Con il progresso continuo delle tecnologie digitali e la collaborazione tra esperti di vari settori, il gemello virtuale mira a ridefinire il paradigma della medicina moderna, offrendo speranza e nuove opportunità per migliorare la salute e il benessere delle persone. Offrendo nuovi orizzonti per la diagnosi, la cura e la medicina di precisione, il gemello virtuale, che integra avanzati modelli digitali del corpo umano con dati clinici reali, mira a rivoluzionare il modo in cui comprendiamo e trattiamo le malattie, aprendo la strada a un approccio personalizzato e predittivo”, conclude Bogo.


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