di Laura Reggiani | Il primo trimestre dell’anno per la distribuzione di elettronica in Italia si è chiuso il 31 marzo con risultati contrastanti, ma ancora ragionevoli, soprattutto se si considera il contesto caratterizzato da una situazione economica generale decisamente difficile. I dati pubblicati da Assodel (Associazione Distretti Elettronica – Italia), indicano che le vendite del 1Q20 si sono attestate a 360 milioni di euro, in calo del 3,5% rispetto ai 374 milioni di euro del 1Q19. I semiconduttori perdono il 3,5%, gli IP&E il 2,9%, mentre i sistemi tengono e riportano una crescita del 2,8%.
Bene i semiconduttori di potenza
Secondo i dati Assodel, i semiconduttori hanno chiuso il primo trimestre dell’anno con un fatturato di 227,6 milioni di euro, riportando un calo, sul primo trimestre dell’anno scorso del -4,5%. I componenti di potenza, ovvero Mosfet, Igbt, Diodi e Power IC, hanno registrato le prestazioni migliori, con una crescita in controtendenza del +5%, distaccando il mercato totale di quasi dieci punti percentuali.
Entrando nel dettaglio dei risultati dei semiconduttori troviamo le peggiori performance nel comparto degli opto, che perdono più del 10%, e delle logiche, che perdono il 9%. Ottime prestazioni invece per i sensori, che crescono di ben 18 punti percentuali. A fronte di una performance scarsa del fatturato, l’ordinato ha però fatto registrare un rapporto positivo, con un book-to-bill che nel trimestre si è attestato a quota 1,20.
<<Nei primi mesi dell’anno ci siamo tutti prodigati a raccogliere ordini per evi- tare stock out e problemi di approvvigiona menti in fase di rilancio, ipotizzando che il problema virus sarebbe rimasto circoscritto alle produzioni asiatiche. In seguito, il lockdown generalizzato ha di fatto reso vana ogni precedente previsione e indotto il mercato (clienti in questo caso) a riposizionarsi, sia in termini di organizzazione produttiva che di approvvigionamenti>>
Maurizio maitti, presidente aSsodel
Stabilità negli IP&E
Il comparto dei passivi e degli elettromeccanici, con vendite nel primo trimestre dell’anno di 109 milioni di euro, ha registrato, invece, un calo del fatturato più contenuto e limitato al 2,9%. Il book-to-bill per i passivi è stato decisamente meno brillante di quello dei semicondut- tori e si è attestato a 1,01, appena sopra la soglia di parità. Il presidente Maitti ha constatato, a giustificazione della differenza di ordinato rispetto agli attivi, che: “la situazione degli IP&E, da sempre molto meno stressata sulle consegne, non ha visto la necessità di spingere l’ordinato”.
Sistemi in crescita
Quello dei sistemi è risultato l’unico com- parto a chiudere con un indice tenden- ziale positivo di +2,8% rispetto al primo trimestre 2019. Tra i migliori in termini di prestazioni, i sistemi per il wireless, che hanno registrato un’esplosiva crescita del 58%. Sebbene positivi nel tendenziale, i sistemi hanno però riportato un book-to- bill sotto l’unità: 0,97.
Incertezza, ma con cauto ottimismo
È il secondo trimestre dell’anno a destare le preoccupazioni dei distributori di componenti elettronici. Molti hanno infatti riportato di avere registrato durante i mesi di aprile e maggio un ordinato inferiore del 40% rispetto ai livelli di performance attesi. Questo impatterà in modo significativo sui risultati del secondo e del terzo trimestre. Maurizio Maitti ha confermato: “Il booking del secondo trimestre risentirà di una forte contrazione e solo dopo l’estate potremo assistere a un ritorno alla normalità”. Va detto comunque che nessuno ha riportato cancellazioni o ri-scheduling di notevole importanza, ma solo qualche caso contenuto. Anche sul fronte dei pagamenti, pur essendosi alzata la soglia di attenzione, sembra per il momento che la situazione sia sotto controllo e tutti i presenti si sono dichiarati disponibili ad “ascoltare le esigenze dei clienti e a trovare insieme a loro la soluzione ai problemi contingenti”. Difficile, se non impossibile, azzardare previsioni sulla chiusura di un anno che ha avuto un inizio così problematico e il cui proseguimento è ancora tutto da comprendere.
“Nessuno si è espresso in merito alle aspettative future, come si poteva immaginare; registro però con piacere che ci sia più positività che negatività all’interno del nostro panel” ha commentato ancora Maitti. “D’altra parte, l’elettronica è sempre più pervasiva e l’era post Covid-19 vedrà la tecnologia sempre più presente nelle nostre vite. Per il nostro mondo possiamo quindi prevedere molte nuove opportunità”.