di Giorgia Andrei |
Nell’introduzione al Report “Transformative Technology Stats you need to know for 2021”, Stuart Carlaw, Chief Research Officer di Abi Research, dice: ““Siamo agli inizi di una grande evoluzione tecnologica e le previsioni presentate in questo documento sono indicatori utili per orientarsi in questo periodo di cambiamento e trasformazione” . Vediamo quali sono le prospettive in alcuni degli ambiti di interesse per il mercato dell’elettronica.
Telecomunicazioni
Per chi opera sul mercato delle telecomunicazioni, l’acquisizione di nuove e significative opportunità di crescita varierà in linea con le iniziative di digitalizzazione e la capacità di adottare nuove tecnologie, come il 5G. Le vendite di smartphone 5G aumenteranno in modo esponenziale, raggiungendo 1,15 miliardi di unità entro il 2025 e arrivando a rappresentare oltre il 70% delle vendite totali di smartphone. Proprio l’introduzione di smartphone 5G sempre meno costosi sarà il motore principale di accelerazione nell’adozione della tecnologia stessa, a sua volta sostenuta da componenti e chipset 5G sempre più convenienti, come quelli, in particolare, di Qualcomm, MediaTek e Unisoc.
La rapida crescita del 5G rappresenterà per i fornitori di smartphone un’opportunità fino al 2022, ma proprio perché il mercato si saturerà rapidamente, gli Oem e gli stessi fornitori di chipset faranno meglio a ridurre la loro dipendenza da esso già dal 2023 e a pensare a nuovi business, come, ad esempio, quello dei PC, notebook e dispositivi aziendali 5G.
Proprio i notebook “sempre attivi” sono destinati a crescere in modo significativo: per questo sarà importante considerare la connettività 5G come un pilastro centrale nella loro progettazione, insieme a batterie a lunga durata e design sottili e leggeri. A innescare questa tendenza è il passaggio ai chip basati su Arm, che facilitano l’integrazione tra software e hardware e offrono migliore efficienza e migliore durata della batteria, senza compromettere le prestazioni. L’implementazione di un’architettura comune consentirà poi a tutti i tipi di dispositivi mobili di lavorare insieme in modo più fluido, offrendo una migliore User Experience e un numero crescente di applicazioni. Qualcomm, Intel, MediaTek, Samsung, Huawei e Apple sono tutte in prima linea nel perseguire questa strategia e stanno lavorando a diversi modelli di notebook che dovrebbero arrivare sul mercato nel 2022.
Industria e produzione
Entro il 2025 si spenderanno ogni anno oltre 32 miliardi di dollari per le piattaforme di Industrial IoT che, secondo gli analisti Abi, andrebbero più correttamente definite come Application Enablement Platform. Queste piattaforme forniscono soluzioni per l’importazione dei dati e si distinguono essenzialmente in sistemi per l’estrazione dei dati e il loro trasferimento nel cloud e sistemi per la fornitura dei dati ad altri sistemi di produzione e/o aziendali. Altre piattaforme IIoT sul mercato abilitano invece particolari applicazioni o microservizi, come l’adattamento dei protocolli e l’elaborazione “at the edge” dei dati rilevati dai sensori. Poiché nessun fornitore è in grado di rispondere da solo alle esigenze di questo ambito applicativo, nel settore IIoT operano degli ecosistemi di partner, che includono i fornitori di gateway industriali, come Cradlepoint, MultiTech e Dell, e i principali player industriali come Siemens, Rockwell, Abb e Bosch. Sulla scena sono poi entrati anche Amazon e Microsoft.
Nelle fabbriche, inoltre, fra cinque anni le connessioni toccheranno quota 20,9 milioni (erano 1,4 milioni nel 2019) e le soluzioni basate sulla Augmented Reality diventeranno una tecnologia mainstream. Tra gli altri sviluppi vi sarà la crescente diffusione dei visori 3D, adottati dagli operatori sugli impianti e utilizzati per consentire al personale più esperto di supportare a distanza gli addetti più giovani. Gli occhiali diventeranno abbastanza comodi da poter essere indossati per un periodo prolungato e gli investimenti nelle reti cellulari consentiranno ai software di supportare il personale in tempo reale.
Robotica
Grazie a miglioramenti nei sensori, algoritmi ed elaborazione, i robot mobili autonomi stanno diventando sempre più popolari ed entro il 2025 il comparto supererà i ricavi globali dei veicoli a guida automatica. Gli Agv sono stati tradizionalmente i robot mobili più popolari, ma per muoversi essi richiedono infrastrutture esterne, come nastri magnetici e laser. La migliore adattabilità e capacità di operare senza infrastrutture consentirà ai robot autonomi di diffondersi anche al di fuori della logistica e della produzione.
In particolare, sarà il mercato dei carrelli elevatori automatizzati a crescere in modo sostanziale: secondo Abi Research si passerà dalle 2mila unità consegnate nel 2019 a 54mila nel 2025. I carrelli elevatori sono stati precedentemente automatizzati utilizzando infrastrutture esterne, come triangolazione laser e magneti, ma ora includono sempre più sensori intelligenti e sistemi di visione artificiale per muoversi e orientarsi in modo autonomo. Con start-up come Seegrid, Gideon Brothers, Brain Corp e Vecna che collaborano con produttori affermati come Yale & Hyster, Kion Group e Toyota, il mercato dei carrelli elevatori automatizzati è uno dei più promettenti nell’intero spazio della robotica.
Smart City e Smart Mobility
Le telecamere intelligenti per i sistemi di gestione del traffico, in combinazione con la connettività Vehicle-to-Everything e 5G, sono destinate a rivoluzionare il settore della mobilità nelle città. I progressi nei processori con capacità di IA, accelerazione hardware, software di rete neurale ad alte prestazioni e analisi edge saranno determinanti per questo ambito.
Restando nella Smart City, è previsto un tasso di crescita annuo del 12%, da qui al 2026, per le piattaforme software per edifici intelligenti offerte come Software-as-a-Service. Si tratta di uno sviluppo stimolato dalla crescente domanda di sistemi, incentrati sulle persone, che migliorano la salute e la sicurezza negli edifici e che saranno via via integrati con i sistemi tradizionali di riscaldamento, ventilazione e aria condizionata, illuminazione, controllo degli accessi, antincendio.
Venendo alla mobilità intelligente, nel 2030 il settore dei sistemi di monitoraggio del conducente raggiungerà un fatturato di 2,1 miliardi di dollari. Da sistema di nicchia su modelli di fascia alta, la tecnologia è stata inclusa nei protocolli di test dell’EuroNCAP e sarà resa obbligatoria nell’Unione europea dal 2022.
Per quanto riguarda i software alla base di questi sistemi, si è già assistito alla migrazione da sistemi operativi proprietari a piattaforme open source: Toyota e Audi, ad esempio, sono già migrate da Qnx ad Agl. Un altro cambiamento, però, è in atto: con Google entrata nel segmento automobilistico con il primo Android Automotive, sia Qnx che Agl stanno perdendo terreno. A dirlo è il mercato stesso: il Gruppo PSA ha recentemente annunciato che dal 2023 i suoi veicoli saranno alimentati con Android Automotive OS, unendosi a Polestar, Volvo, GM e all’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. Non solo: aziende come Aptiv, Harman, Continental e Visteon offrono piattaforme di infotainment basate su Android.
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