Reuters ha riportato nelle scorse ore una notizia lanciata dal quotidiano Nikkan Kogyo, secondo la quale il governo giapponese vuole che Taiwan Semiconductor Manufacturing e Sony Group investano 1 trilione di yen (9,2 miliardi di dollari) per costruire il primo impianto di chip da 20 nanometri del Paese.
La potenziale fabbrica sarebbe costruita vicino allo stabilimento di sensori di immagine di Sony nel sud-ovest del Giappone, secondo una proposta lanciata dal ministero del Commercio e dell’industria giapponese.
Il Ceo di Sony, Kenichiro Yoshida, ha rifiutato di commentare il rapporto, ma ha affermato che “forniture di chip stabili sono importanti per il Giappone per mantenere la sua competitività internazionale”. Nessun commento è invece arrivato da TSMC.
Usa e Giappone puntano a produrre più chip
L’aspra tensione commerciale tra Stati Uniti e Cina ha sollevato la preoccupazione sul fatto che troppa produzione mondiale di chip si trovi a Taiwan e ha contribuito a una carenza globale di chip che ha colpito in modo particolare le case automobilistiche.
Il leader democratico del Senato degli Stati Uniti, Chuck Schumer, nelle scorse settimane ha proposto una legge per approvare 52 miliardi di dollari da investire nell’aumento della produzione e la ricerca di chip per semiconduttori in America nei prossimi cinque anni.
Il Giappone, come gli Stati Uniti, è alla ricerca di modi per aumentare la produzione di semiconduttori localmente, nel tentativo di garantire l’operatività delle sue aziende.
L’impianto di semiconduttori più avanzato del Giappone è una fabbrica di chip a 40 nanometri gestita da Renesas Electronics, vicino a Tokyo.
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