Energie rinnovabili: i dati del 1° semestre 2021 dell’Osservatorio Anie

Il 1° semestre 2021 registra un incremento del 3,7% rispetto al secondo semestre dello scorso anno. Bene l'eolico.

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rinnovabili eolica pixabay

Secondo l’Osservatorio FER realizzato da ANIE Rinnovabili, associazione di ANIE Federazione, sulla base dei dati Gaudì di Terna nel 1° semestre 2021 si registra un totale cumulato di 452 MW (+34% rispetto allo stesso periodo del 2020), così suddiviso:

  • 362 MW per fotovoltaico (+40% in relazione al 1° semestre 2020)
  • 74 MW per eolico
  • 16 MW per idroelettrico (rispettivamente +75% e -59% in relazione al 1° semestre 2020).

Focalizzandosi sul 2° trimestre 2021 le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico, idroelettrico raggiungono complessivamente 272 MW (+69% rispetto al 2° trimestre 2020) con andamenti positivi per tutti i comparti: fotovoltaico (+47%), idroelettrico (+455%) ed eolico (+21%).

Dal confronto del 2° trimestre del 2021 (Q2 2021) con il 1° trimestre (Q1 2021) emerge che il fotovoltaico nel Q2 2021 ha conseguito un incremento del +39% rispetto al Q1 2021, l’eolico +126%, l’idroelettrico +49%. Complessivamente nel Q2 2021 le energie rinnovabili raggiungono un risultato positivo significativo del +50%, grazie al sempre maggiore contributo del comparto fotovoltaico e alla ripresa del settore eolico e idroelettrico. Tuttavia, osservando l’andamento semestrale (Q1 e Q2 2021 vs Q3 e Q4 2020) si può notare come, in realtà, la produzione di energie rinnovabili non stia percorrendo una traiettoria di crescita significativa. Malgrado un risultato complessivo positivo del +3,7%, i comparti fotovoltaico ed idroelettrico registrano un rallentamento rispettivamente del -1% e del -46%.

Considerando l’attuale capacità FER installata di circa 56,5 GW e gli obiettivi al 2030 assume sempre più rilevanza mantenere il parco di generazione rinnovabili in condizione di efficiente utilizzo e promuovere le attività di revamping e repowering.

I punti deboli

Gli esponenti di Anie ritengono che quello delle autorizzazioni è e rimane la principale causa del mancato sviluppo delle fonti rinnovabili. Come si legge nel rapporto: “Si spera che i provvedimenti legislativi sulle semplificazioni sortiscano effetti attesi non solo nell’accelerare le tempistiche autorizzative, ma anche nel rilasciare pareri positivi (…). Vi è la necessità di coniugare le esigenze della transizione energetica con quelle dell’ambiente, del paesaggio e del territorio, che sono sottoposti a mutamenti continui: come il mare modella le coste, il vento la roccia, i corsi d’acqua il terreno ed il sottosuolo, i terremoti l’orografia del terreno, anche l’agire umano apporta mutamenti, che sono, però, funzionali al benessere di coloro che vi abitano”.


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