Al passo con le normative: PowerCoils e lo standard IEC/EN 62368-1    

Come si è arrivati allo standard EN 62368-1, vincolante per ottenere la marcatura CE per tutti i dispositivi alimentati con tensione alternata tra 50V E 100V o con tensione continua tra 75V e 1500V? Ce lo spiega PowerCoils

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PowerCoils standard

PowerCoils è un’azienda italiana con ventennale esperienza nella progettazione e realizzazione di componenti avvolti per diversi settori. In questo articolo verrà presentato lo scenario delle normative, dal passato sino all’evoluzione degli scenari produttivi che hanno portato all’EN 62368-1, vincolante per ottenere la marcatura CE per tutti i dispositivi alimentati con tensione alternata tra 50V E 100V o con tensione continua tra 75V e 1500V.

Un’evoluzione lunga quarant’anni

Progettisti, project manager, quality manager e staff tecnico per oltre trent’anni hanno operato in ottemperanza alle norme CEI EN 60950-1 e  CEI EN-60065-1. Questo contesto ha visto l’applicazione e la soddisfazione dei requisiti normativi declinati ad esempio su PC, notebook, tablet e relativi alimentatori, amplificatori, fotocamere digitali, TV, monitor, display, telefoni cellulari, cordless, attrezzature per le infrastrutture di rete, non soltanto a livello consumer ma anche industriale. Al contempo, gli organismi di normazione, come il CENELEC (Comitato Europeo di Normazione elettrotecnica), l’IEC (Commissione elettrotecnica internazionale) o l’UL (Underwriters Laboratories), che vanta requisiti fra i più stringenti in assoluto, hanno utilizzato le  normative del passato per comprendere quali test e verifiche fossero più consoni da applicare ai prodotti per stilare i rapporti delle prove di conformità, condotte presso  laboratori aziendali oppure esterni.

Per comprendere in modo un poco più approfondito la storia di questo percorso, la nascita, l’evoluzione e la ragion d’essere che hanno sorretto la EN 60950-1 e la EN 60065-1, torniamo agli anni Ottanta. Poco più di quarant’anni fa, il tema della sicurezza e le problematiche connesse per garantire la salute degli utilizzatori, prevenire pericoli e impedire lesioni alla persona, si rendono improvvisamente visibili a seguito dello sviluppo dei primi dispositivi elettronici con alimentazione elettrica in bassa tensione. In seguito a questo cambiamento è divenuto necessario concepire e armonizzare le condizioni tecniche verso le quali progettisti e costruttori di tecnologia dell’informazione o IT (Information Technology), come anche Audio/Video, avrebbero dovuto attenersi. Nella fattispecie tali condizioni prevedevano la non costituzione di pericolo per gli utilizzatori in termini di passaggio di corrente elettrica, di sovratemperature, surriscaldamento e incendio. L’attenta valutazione e considerazione di tutte le tipologie di rischio, operazione tutt’altro che semplice, ha consentito al CENELEC e al CEI, a livello locale, l’elaborazione ragionata di svariate casistiche con il risultato di redigere la prima edizione della Norma IEC-950 (datata 1986) da cui successivamente è nata la Norma CENELEC EN 60950 (1988) e la versione italiana CEI-74-2 (1988).  La normativa EN 60065 del 1999 era specificamente concepita per delineare i requisiti di sicurezza per apparecchi radio e tv per l’utilizzo domestico. Successivamente questa normativa è stata estesa anche a ogni sorta di dispositivo audio, video ed elettronico, arrivando così al 2014 con l’ottava edizione riveduta e aggiornata. Il perché di ben otto revisioni è da ricercare nel rapido e costante sviluppo dei prodotti ICT e Audio/Video, logicamente più veloce rispetto alle norme tecniche di sicurezza in uso. Infatti, nell’impossibilità di prevedere gli sviluppi tecnologici nell’arco temporale, si è resa necessaria la revisione e l’integrazione più o meno periodica delle norme per non correre il rischio di ritardare o di impedire l’introduzione di nuove modalità di progettazione e di produzione.

La nuova norma: più complessa e al passo coi tempi

L’EN 62368-1 affronta la sfida di affrancarsi dal processo di cambiamento tecnologico poiché cambia l’approccio delle normative che l’hanno preceduta. Essa si concentra innanzitutto a considerare i danni e le lesioni degli utilizzatori durante l’uso dei prodotti con l’aggiunta di come prevenirli e/o impedirli. E’ chiaro quindi che non è più possibile considerare l’EN 62368-1 come un accorpamento delle precedenti EN 60950-1 e EN 60065-1, poiché come detto, questo nuovo standard è assai più complesso e non equiparabile anche in relazione al fatto che si riferisce ad un ambito di applicazioni davvero ampio.

La gestione dell’alimentazione è fondamentale e deve garantire, in risposta alla nuova normativa, elevati livelli di sicurezza e, nel caso di anomalie, evitare il propagarsi di una qualsiasi problematica che possa causare danni. PowerCoils, ad esempio, propone i trasformatori costruiti e certificati da UL con marchio EIS in classe B (130°C) e in classe F (155°C) e conformi alla nuova EN 62368-1, il che consente una maggiore libertà progettuale.


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