Nel 2005 Fausto Tersigni, nato a New York da genitori italiani, fonda Amalfi Trading, società di distribuzione di componenti elettronici.
Particolarmente legato alle proprie origini mediterranee, Fausto Tersigni decide di espandere il business anche nel nostro Paese e nel 2007 affida a Elisa Bacchin l’apertura dell’ufficio commerciale italiano. “Dal 2007 ad oggi Amalfi Trading ha ampliato la propria presenza commerciale nel mondo e potenziato i propri magazzini. Particolarmente importanti sono stati gli anni tra il 2010 e il 2012, che hanno visto Amalfi costruirsi una reputazione sul mercato, ampliare il ventaglio di fornitori e il portafoglio clienti, specializzarsi nella componentistica antistatica e conseguire diverse certificazioni.
Oggi, a quasi vent’anni dalla fondazione, siamo un player riconosciuto sul panorama della distribuzione elettronica per la qualità dei prodotti e dei servizi offerti”, dice Bacchin, che oggi in azienda ricopre il ruolo di vicepresidente. Con lei conosciamo meglio Amalfi Trading e scopriamo come l’aver scommesso sulla distribuzione di prodotti e servizi di comprovata qualità si sia rivelata una scelta vincente, che ha consentito di ottenere ottimi risultati soprattutto in questi ultimi anni, segnati dallo shortage dei componenti elettronici e da dinamiche di mercato a volte “fuori controllo”.
Com’è strutturata Amalfi Trading?
Abbiamo sette sedi in diversi Paesi. L’headquarter è in Florida, a Oakland Park, dove accanto agli uffici è operativo il magazzino, certificato Ansi, da dove viene spedito tutto il materiale. In Italia siamo presenti a Castelfranco Veneto (Treviso), dove lavorano undici persone, e a Dalmine (Bergamo), dove lavora il nostro Product Specialist, che gestisce i marchi che abbiamo in franchising. Quella di Castelfranco Veneto è la sede principale per l’Europa, alla quale si affianca quella di Lisbona, inaugurata recentemente per seguire il mercato iberico. Un altro ufficio vendite si trova in Sud Africa, un ufficio di supporto nella gestione acquisti è a Pechino, mentre a Hong Kong abbiamo un’altra sede dedicata alla logistica.
Qual è essenzialmente la vostra attività e come operate sul mercato?
Il nostro core business è la commercializzazione di componenti elettronici, sia come distributore ufficiale per alcuni marchi in franchising di componenti elettronici (Transcend, Coilmaster, Diotec), imballi Esd e prodotti antistatici, sia come distributore indipendente per le maggiori case produttrici di componenti elettronici, per lo più attivi. Il nostro obiettivo è da sempre quello di proporci come un partner affidabile e disponibile per tutti i nostri clienti, indipendentemente dalla quantità e dal tipo di componenti e prodotti che acquistano. Serviamo aziende che operano in settori diversi – medicale, industriale, ferroviario, domotica, militare – e una parte consistente del nostro parco clienti è costituito da assemblatori di schede elettroniche. Per noi è fondamentale diversificare e non concentrare il business su un numero ristretto di clienti: in linea di massima, anche il nostro cliente più grande copre una quota del nostro fatturato che non supera il 10-15%. Lavoriamo seriamente per diventare, nel lungo periodo, il fornitore di riferimento per ciascuno dei nostri clienti e, per farlo, abbiamo selezionato negli anni fornitori che ci possono garantire componenti di livello qualitativo elevato. La nostra missione è “mettere in contatto” Oem ed Ems di tutto il mondo con realtà presenti in altri mercati, che possano in qualche modo esser di aiuto al loro business. Questo per noi significa essere davvero “globali”.
La qualità è un aspetto sul quale siete inflessibili. Che cosa fate per garantire al cliente che un acquisto da Amalfi Trading è una scelta “di qualità”?
La qualità è un tema centrale nella componentistica elettronica: non è raro trovare in commercio prodotti contraffatti, ri-marchiati, non garantiti. In Amalfi siamo seriamente impegnati affinché i prodotti che vendiamo ai nostri clienti siano di qualità massima: per questo collaboriamo con realtà storiche del settore, che hanno contatti strategici nei vari mercati, non solo in quello asiatico, sia con la grande distribuzione sia direttamente con le case madri. Oltre a rivolgerci a fornitori di comprovata esperienza, che rispecchiano standard di qualità ben definiti, controlliamo anche i componenti secondo delle procedure precise di Quality Check, sia internamente, nel nostro magazzino in Florida, sia affidandoci a un laboratorio esterno, che, agendo come terza parte, rappresenta una ulteriore garanzia di imparzialità. Il materiale che consegniamo al nostro cliente è quindi sempre accompagnato da un certificato di conformità, che include tutti i dati utili alla tracciabilità del singolo componente.
Come avete affrontato lo shortage dei componenti elettronici?
Amalfi Trading ha sempre cercato di costruire delle relazioni solide e continuative con i propri clienti e questo nostro impegno ha dato i suoi frutti proprio nel periodo, tra la fine del 2020 e l’inizio del 2023, segnato a livello globale dalla carenza di componentistica elettronica. In questi anni sono comparse sul mercato della distribuzione anche realtà prive della conoscenza e competenza necessarie a vendere componenti elettronici: il mercato era come “impazzito” e l’imperativo era evadere le richieste dei clienti nel minor tempo possibile, anche a discapito della qualità e affidabilità dei componenti. In uno scenario simile, la nostra azienda ha mantenuto fede ai propri principi ed è cresciuta grazie a un importante passaparola, dai nostri clienti ad aziende che fino a quel momento non ci conoscevano, ma che oggi possiamo annoverare tra i clienti attivi. Questo è per noi un motivo di orgoglio, perché è la conferma che know-how e professionalità pagano: abbiamo improntato fin dall’inizio il nostro modo di operare su criteri rigorosi nella scelta dei fornitori e oggi possiamo dire che è stata una scelta vincente.
Oggi, seppure in un contesto molto volatile, la situazione sembra essere tornata alla normalità. Qual è il bilancio per il 2023?
Il 2023 è stato segnato, dopo il primo trimestre, da un costante rallentamento del mercato, che ovviamente si ripercuote anche sul nostro fatturato. Credo, però, che un andamento di questo tipo sia fisiologico dopo la “bolla” vissuta negli ultimi due anni. Ad ogni modo, rispetto al 2020 abbiamo aumentato il numero dei clienti attivi e registrato una crescita del fatturato di oltre il 50%. Questo ci fa pensare che il momento positivo continuerà, anche se fare previsioni sul prossimo anno è complicato: troppe variabili influenzano il mondo dell’elettronica.
Per quanto riguarda le vostre attività, invece, che cosa avete in serbo per il prossimo futuro?
Stiamo facendo diversi investimenti nelle strutture, nell’organico e nel business. Il prossimo anno inaugureremo in Florida un nuovo ufficio, più grande e più attrezzato, per dare un servizio ancora migliore ai nostri clienti. Anche l’ufficio italiano sarà trasferito in una nuova sede, più ampia. Dal punto di vista del business, stiamo dialogando con diverse case madri per avere la distribuzione dei loro prodotti e ampliare così il nostro pacchetto di offerta in qualità di distributori ufficiali. Contemporaneamente stiamo anche pensando all’apertura di uffici commerciali in diversi Paesi, nell’ottica di espandere anche il portfolio clienti. E nel 2024 esporremo a Focus on Pcb, a Vicenza, che reputiamo una manifestazione in linea con il nostro target di clienti.
Infine, che cosa rappresenta il mercato italiano per Amalfi Trading?
Siamo ben posizionati sul mercato italiano, che rappresenta una quota importante del nostro fatturato. Abbiamo cinque commerciali che coprono il territorio in modo capillare e sono in grado di rispondere puntualmente alle esigenze dei clienti, tra i quali annoveriamo sia aziende medio-piccole sia aziende di grande prestigio. Siamo certi che lavorando secondo i nostri principi – onestà, rispetto reciproco e qualità dei prodotti e dei servizi – potremo continuare a crescere anche a livello locale.