Analog Devices amplia la distribuzione di Linux

Analog Devices mette a disposizione oltre 1000 Device Driver per supportare lo sviluppo di soluzioni ad alte prestazioni

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Analog Devices Linux

Mentre il sistema operativo open-source Linux festeggia il suo 30° anniversario, Analog Devices, amplia la propria distribuzione di Linux riconoscendo oltre 1.000 periferiche ADI supportate dai device driver del kernel Linux. Progettati per consentire il rapido sviluppo di soluzioni integrate, questi device driver open-source semplificano il processo di sviluppo software per i clienti ADI, fornendo l’accesso a un software testato e di alta qualità, per creare soluzioni innovative in una vasta gamma di settori, tra cui telecomunicazioni, industriale, militare, aerospaziale, medicale, automotive, sicurezza, Internet of Things (IoT), consumer e molto altro.

Negli ultimi 15 anni, i progettisti di Analog Devices e le organizzazioni che vi collaborano, hanno sviluppato device driver del kernel Linux in una serie di sottosistemi Linux in tutto il portfolio di prodotti ADI, tra cui audio, ricarica e gestione delle batterie, real-time clock, power management, video, I/O industriale, accelerometri, amplificatori, convertitori A/D, convertitori D/A, beamformer, phased lock loop, giroscopi, unità di misurazione inerziale, input devices, reti e bus seriali universali.

Analog Devices ha anche rilasciato “Kuiper Linux”; un sistema operativo gratuito basato su Linux e Raspbian/Debian, ottimizzato per le periferiche ADI e in grado di supportare i più diffusi sistemi basati su ARM, come Raspberry Pi, Xilinx Zynq, Xilinx Zynq Ultrascale+ MPSoC, Intel Cyclone V SoC, Intel Arria 10 SX SoC e Intel Stratix 10 SoC. La nuova distribuzione Linux si concentra nel garantire device driver del kernel Linux pronti all’uso, offrendo ai clienti embedded un sistema robusto per lo sviluppo del software, riducendo i rischi e i tempi di sviluppo, con codice preesistente sottoposto a peer-review e supportato dal settore. La distribuzione contiene tutti i componenti essenziali per l’esecuzione dei driver incorporati e permette ai clienti di integrare un software personalizzato. Fornendo compatibilità sia hardware che software nell’intero ecosistema dei clienti, la distribuzione di Linux aiuterà a prevenire il lock-in dell’hardware, riducendo al tempo stesso le esigenze di sviluppo del software.

“Grazie a questi driver, possiamo supportare i nostri clienti con un approccio più olistico, ottimizzando il processo di sviluppo del software e rendendolo più efficiente in termini di costi e risorse”, ha affermato David Babicz, Director of Engineering di ADI. “I clienti, attraverso l’utilizzo di un codice testato e open-source, saranno certi del funzionamento in sintonia con il loro hardware e potranno così concentrarsi sull’innovazione invece di creare software da zero. Ciò li aiuterà a velocizzare il time-to-market dei propri prodotti”.


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