Woods Hole Oceanographic Institution e Analog Devices presentano l’Ocean and Climate Innovation Accelerator

Come primo consorzio di questo genere viene posta l’attenzione sul ruolo fondamentale degli oceani nella lotta contro il cambiamento climatico, per far progredire la conoscenza e sviluppare nuove soluzioni per l’equilibrio fra oceani e clima

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Analog WHOI

Il Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI) e Analog Devices presentano il consorzio Ocean and Climate Innovation Accelerator (OCIA). ADI investirà 3 milioni di dollari in tre anni in questo progetto, che si concentrerà sul far progredire la conoscenza del ruolo cruciale degli oceani nella lotta al cambiamento climatico. Il progetto avrà inoltre come obiettivo lo sviluppo di nuove soluzioni volte a ristabilire l’equilibrio tra oceani e clima.

“Le emissioni di carbonio sono l’aspetto più importante per rallentare il cambiamento climatico. Gli oceani sono fra i nostri più importanti meccanismi naturali di difesa contro il riscaldamento del pianeta, eppure la loro capacità di continuare a svolgere questo ruolo fondamentale è messa a dura prova dagli effetti del cambiamento climatico”, ha dichiarato Vincent Roche, CEO di Analog Devices. “Attraverso l’Ocean and Climate Innovation Accelerator ci impegniamo a coinvolgere gli ingegneri e le tecnologie di ADI per far progredire la conoscenza degli oceani, al fine di comprendere meglio come siano influenzati dal clima e sviluppare soluzioni per ripristinare il loro stato di salute. Così facendo, speriamo di poter generare un impatto significativo sulla lotta globale contro il cambiamento climatico”. 

L’obiettivo del consorzio

Il consorzio OCIA si propone come una collaborazione altamente scalabile che sfrutta le risorse e le capacità uniche delle sue organizzazioni partner. Tra i suoi obiettivi, il consorzio si concentrerà sullo sviluppo dell'”oceano in rete”, collocando in ambienti oceanografici sensori che monitoreranno continuamente i parametri critici relativi alle condizioni dell’oceano. Lo scopo sarà quello di informare le figure istituzionali, i decisori e gli enti preposti, consentendo una gestione basata sui dati di salute dell’oceano e previsioni climatiche e meteorologiche più accurate attraverso dati in tempo reale.

“A nome dell’intera comunità di scienziati oceanici e ingegneri di WHOI, siamo incredibilmente entusiasti di questa collaborazione”, ha affermato il dottor Peter de Menocal, Presidente e Direttore di WHOI. “L’istituzione del consorzio OCIA arriva in un momento in cui il sostegno alla scienza e alla ricerca oceanica sta vivendo un periodo critico. Stiamo costruendo un ecosistema di innovazione della ricerca con la quale otterremo nuove conoscenze per affrontare le sfide globali che coinvolgono la società. I risultati forniranno un nuovo modello scalabile che mostrerà come le aziende possono impegnarsi profondamente per rallentare la crisi climatica”. 

Il consorzio sarà guidato congiuntamente da WHOI, leader mondiale nella ricerca oceanografica, nella tecnologia e nell’istruzione dedicate alla comprensione degli ambienti oceanici a beneficio di tutti noi e del nostro pianeta, e da ADI.

Il consorzio OCIA istituirà anche un solido ecosistema di innovazione a più stadi, avvalendosi dei punti di forza disponibili come esperienza e ricerca di WHOI, per guidare lo studio delle soluzioni e permettere a scienziati e ingegneri di concentrarsi su problemi dal più forte impatto. Questo progetto includerà il lancio di un nuovo Climate Challenge Grant Program che assegnerà finanziamenti per piccoli progetti che verranno selezionati attraverso un concorso.

“In questo particolare momento storico è essenziale che le persone comprendano che oceano e clima non sono due universi separati, ma parte di un unico sistema che abbraccia il nostro intero pianeta e influenza ovunque la vita delle persone, anche quelle che vivono lontano dalle coste”, precisa de Menocal. “Consapevoli di questo, è fondamentale per organizzazioni come ADI e WHOI trovare obiettivi comuni e lavorare in partnership condividendo i compiti, per aiutare a rallentare tutte le minacce in rapida crescita, causate da un pianeta che si sta irreversibilmente riscaldando”.


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