Il “sistema” Anie archivia positivamente il 2023, con un fatturato aggregato a quota 102,7 miliardi di euro, in crescita di oltre il 10,8% sul 2022. +32 miliardi di euro l’espansione del fatturato rispetto al 2019, a chiusura di un ciclo post-Covid che ha visto crescite di rilievo per rapidità e intensità. Elettrotecnica ed Elettronica, le componenti tecnologiche dei settori rappresentati da Anie Confindustria, crescono sia nei volumi di produzione industriale (+1,8%) sia nel fatturato in valore (+9,9%), in controtendenza rispetto all’industria manifatturiera nazionale (-2,1% e -1,1% le variazioni corrispondenti). Previsioni di crescita fino al 2028 grazie anche ai fondi del Pnrr.
A presentare i dati è stato il Presidente di Anie Filippo Girardi in occasione della tavola rotonda dal titolo “Progresso tecnologico, Economia e Geopolitica: scenari futuri per le imprese di Anie”, tenutasi lo scorso 20 giugno presso Villa Torretta di Sesto San Giovanni (MI).
“Nonostante il rallentamento della domanda attivata dal ciclo dell’edilizia, la crescente incertezza sull’evoluzione normativa e le condizioni di accesso al credito meno favorevoli, sul fronte interno i settori ANIE hanno chiuso l’anno con tassi di crescita superiori alle attese, guidati dalle transizioni energetica e digitale, a cui le imprese di ANIE offrono le tecnologie abilitanti”, ha dichiarato Girardi. “Anche le progettualità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono attivatori fondamentali della domanda nazionale rivolta all’industria delle tecnologie”.
L’andamento dei vari comparti
Entrando nel dettaglio dei settori tecnologici: la crescita del fatturato complessivo (+9,9% a valori correnti), a quota 66 miliardi di euro a fine 2023, è sostenuta da andamenti allineati per le due macroaree, Elettrotecnica (+10,1%) ed Elettronica (+9,6%), con una crescita sul mercato interno (+12,5%) superiore rispetto ai mercati esteri (+6,7%). Il saldo della bilancia commerciale supera a fine 2023 i 7 miliardi di euro.
L’economia italiana continua a crescere ad un buon ritmo e sono risaliti sia il PIL procapite che il tasso di crescita potenziale. Purtroppo, al momento l’Italia è più penalizzata degli altri competitor europei dai tassi di interesse elevati. Parlando di investimenti, traino della crescita degli ultimi anni, si assiste a un rallentamento a causa della riduzione degli incentivi edilizi. Anche gli investimenti in impianti e macchinari sono in contrazione da ottobre scorso, in attesa dell’implementazione del piano di incentivi Transizione 5.0.
Notizie più positive sul fronte dell’export, andato bene nel 1° trimestre di quest’anno grazie al traino dei servizi. Se confrontato con il periodo pre-pandemia l’andamento è straordinario soprattutto rispetto a Francia e Germania. Risultati ottenuti grazie alla forte crescita della competitività del nostro tessuto manifatturiero.
Le prospettive
L’ultimo aggiornamento del rapporto Analisi Settori Industriali (ASI) che Intesa Sanpaolo ha pubblicato a maggio insieme e Prometeia, infine, segnala che tra il 2024 e il 2028, il fatturato a prezzi costanti crescerà del 2,6% medio annuo nell’Elettrotecnica e dell’1,8% nell’Elettronica, a fronte di una crescita media annua dello 0,9% nell’industria manifatturiera nel suo complesso. La crescita sarà però a due velocità, con un primo biennio 2025-26 particolarmente vivace, grazie al sostegno di Transizione 5.0 e del PNRR, ed un secondo biennio di assestamento. Gli investimenti in beni strumentali rappresenteranno il principale volano di crescita nell’orizzonte al 2028, sostenendo i livelli di attività della manifattura e dei settori produttori di tecnologie per la doppia transizione, green e digitale. Elettrotecnica ed elettronica si troveranno di fronte uno scenario dalle molteplici opportunità, che potranno cogliere anche grazie a una forte capacità di innovazione. Dal Rapporto emerge come le componenti energia e digitale faranno da traino agli investimenti, portandoli al 2028 su valori superiori all’80% per la componente energia ed intorno al 40% per ICT, software e R&S.
“In ANIE ci impegniamo a supportare le aziende, soprattutto le piccole e medie, rafforzando la loro competitività sia a livello nazionale sia internazionale attraverso azioni sinergiche e coordinate. Per garantire una crescita sostenibile e un significativo sviluppo del business è essenziale investire in ricerca e sviluppo, promuovere l’adozione di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale e sostenere l’espansione sui mercati internazionali. Inoltre, occorre incentivare lo sviluppo di progetti orientati alla sostenibilità e alla riduzione dell’impatto ambientale, investendo in tecnologie green e favorire la digitalizzazione dei processi aziendali per aumentare l’efficienza e ridurre i costi. Offrire programmi di formazione continua, creare cluster industriali e facilitare l’accesso ai finanziamenti sono altrettanto cruciali per rafforzare la competitività delle aziende del settore”, ha concluso Girardi.
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