Associazione di riferimento per chi opera nel settore dell’industria elettronica, Assodel è operativa in Italia dal 1984. Negli anni l’associazione è cresciuta, diventando un sistema integrato di competenze e iniziative a favore dei propri soci, oggi circa un centinaio, a rappresentanza di oltre il 90% della componentistica elettronica in Italia. A guidare Assodel è dal 2019 Maurizio Maitti che, in qualità di Presidente, ha portato in associazione una proposta di sviluppo che ha come obiettivo rendere Assodel ancora più forte sui tavoli istituzionali per poter dare maggiore vigore alle istanze del mondo dell’elettronica. Maitti ha spiegato che l’apertura è rivolta ai fornitori e ai contract manufacturer, mentre il gruppo dei circuiti stampati è già partito. L’idea di Maitti è dunque di avere una maggiore rappresentanza politica.
Prima di tutto, un bilancio di questo primo anno da Presidente di Assodel. Cosa è stato fatto a supporto degli associati?
In questo primo anno di presidenza, grazie al supporto della nostra segreteria e alla partecipazione attiva di tutto il consiglio direttivo, abbiamo cercato di gestire la transizione verso una nuova Assodel. A dire il vero, la transizione era già cominciata grazie all’intuizione dell’ingegner Silvio Baronchelli, fondatore e mentore dell’associazione per più di 30 anni, che aveva capito che solo aprendoci a tutta la filiera avremmo potuto guardare con fiducia al futuro. Il nostro compito è stato quello di condividere con gli associati la nuova visione per ottenere l’imprimatur a gestire il cambiamento, senza per questo far mancare il nostro impegno a condividere le analisi di mercato e i trend macroeconomici del mondo dell’elettronica.
Da Associazione Italiana della Distribuzione ad Associazione Distretti Elettronica Italia. Come si è evoluta l’associazione e perché questo cambiamento?
Come dicevo, vista la continua concentrazione delle aziende che si occupano di distribuzione, ci siamo accorti che da associazione avremmo rischiato di diventare un club di pochi. Nel contempo, era sempre più evidente che non esistesse una reale alternativa per tutti coloro che appartengono alla filiera legata ai componenti elettronici: da qui l’idea di guardare al nostro ecosistema che, nel frattempo, si era arricchito di nuove tecnologie e nuovi attori. Abbiamo pensato di associare i produttori di circuiti stampati e stiamo valutando come poter coinvolgere anche gli assemblatori di componenti. Idealmente potremmo avere nel giro di un paio di anni il campione più rappresentativo di un mercato che, per definizione, è e sarà in espansione, vista la sempre maggior pervasività dell’elettronica nella nostra quotidianità.
Quali sono le esigenze delle imprese che fanno parte dell’Associazione? Quali i servizi che hanno a disposizione?
Penso che un associazione debba avere come principale punto di forza la rappresentatività presso le istituzioni, sia pubbliche che private. Rappresentatività significa essere ascoltati dalla politica nei momenti difficili e supportati nei periodi di espansione, ma significa anche avere più potere contrattuale nei confronti delle istituzioni private che tendono sempre più a focalizzarsi sui grandi numeri. Per questa ragione, piuttosto che ragionare in termini di convenzioni con fornitori di servizi, che non sempre portano reale vantaggio ai soci, stiamo pensando a incrementare le proposte di formazione e di supporto all’internazionalizzazione, nonché a far crescere la relazione con le omologhe associazioni estere.
Quali sono le iniziative e le attività che Assodel intende portare avanti nel corso di questo biennio?
Il primo obiettivo è l’allargamento della base associativa: abbiamo proposto una quota “democratica” di soli 500 euro, proprio per permettere anche a chi si trova in condizioni di bilancio difficili, di poter entrare nella nostra comunità e, tutti insieme, costruire un percorso virtuoso che ci permetta di ottenere quella massa critica necessaria a far decollare le nuove iniziative. Chiaramente, questa è una scommessa che ho condiviso con il Consiglio Direttivo e che mi auguro sinceramente di poter vincere. Abbiamo molte idee: dalla possibilità di avere un contratto del lavoro di settore a quella di aver un miglior accesso alla finanza agevolata; dal supporto ai soci nella loro transizione verso l’Industria 4.0 alla promozione all’estero del nostro sistema produttivo.
Concludiamo parlando di Coronavirus. Assodel si è organizzata per monitorare il fenomeno. Dal vostro punto di vista, qual è la situazione e quali saranno le ripercussioni sul settore?
Tecnoimprese, come nostro centro servizi, sta promuovendo un questionario, attraverso il quale raccogliamo le informazioni dai nostri associati, dedicato al monitoraggio delle produzioni dei fornitori. Analizziamo andamenti e situazioni legate alla supply chain, ai lead time, alle scorte e alla capacità produttiva per le varie famiglie di componenti elettronici, con l’obiettivo di avere un termometro che ci permetta di anticipare il punto di svolta. La situazione è ovviamente in continua evoluzione e sul sito di Assodel sono già disponibili le prime indagini che verranno periodicamente aggiornate.
<<L’associazione si deve aprire maggiormente per integrare gli altri attori della filiera e avere più visibilità e peso politico, per offrire ai soci nuove opportunità in termini di finanziamenti, formazione, visibilità>>
Maurizio Maitti, presidente assodel
Chi è Maurizio Maitti
Milanese, laureato al Politecnico di Milano in Ingegneria Gestionale, Maurizio Maitti trascorre la sua carriera professionale nel mondo dell’elettronica, inizialmente come project manager di macchine di montaggio presso un distributore paneuropeo, per poi approdare nel 1997 in Elettromeccanica Ecc, azienda di famiglia di cui diventa direttore generale. Successivamente, come direttore commerciale di una consociata che produce connettori, si dedica alla strutturazione del network distributivo mondiale. Torna poi in distribuzione, dove attualmente si occupa di attività legate all’internazionalizzazione come Strategic Marketing & International Business Director di Special-Ind. È dal 2019 Presidente di Assodel.