Dritti alla meta

Per le case automobilistiche la strada verso il futuro, tra carenza di componenti e rincaro delle fonti energetiche, non è priva di ostacoli, ma la meta da raggiungere è ben definita: implementare elettronica e software per produrre veicoli intelligenti, connessi con l’ambiente circostante e capaci di guidarci, in sicurezza, verso una mobilità condivisa

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Dossier Automotive EAV

di Virna Bottarelli |

Elettrificazione, guida autonoma e mobilità condivisa sono i megatrend che stanno guidando l’evoluzione dell’industria automobilistica. Lo hanno ribadito anche gli organizzatori dell’Automotive Conference, che si tiene questo mese nell’ambito di electronica 2022: l’elettrificazione del gruppo propulsore, l’aumento delle funzionalità di guida autonoma e l’idea di una mobilità alternativa, svincolata dall’idea di possesso del mezzo di trasporto e molto più vicina a quella di fruizione di un servizio, stanno inducendo le case automobilistiche a cambiare il proprio “profilo” da semplici produttori di auto a fornitori di servizi di mobilità. Le piattaforme digitali, infatti, che consentono al consumatore una mobilità individuale senza la necessità di un’auto personale, rischiano di escludere i produttori dall’accesso diretto ai clienti. Se le case automobilistiche non vogliono ridursi a fornitori di multinazionali della mobilità, devono offrire esse stesse servizi di mobilità. Come? Implementando nei loro veicoli sempre più tecnologia – semiconduttori e software – e rendendo le auto dei veri e propri dispositivi intelligenti.

Sulla strada dell’innovazione 

L’Autonomous Vehicle Computing Consortium è un’organizzazione globale senza scopo di lucro che raggruppa player del settore automobilistico e tecnologico con l’obiettivo di accelerare la produzione di massa di veicoli sicuri con guida assistita e tecnologia di calcolo autonomo. Nelle scorse settimane il consorzio ha siglato una collaborazione con Semi, con l’intento di guidare l’innovazione nel comparto dei veicoli autonomi e lavorare per promuovere lo sviluppo di standard tecnologici. La partnership si concentrerà sul Semi Global Automotive Advisory Council (Gaac), una piattaforma globale all’interno dell’iniziativa Smart Mobility, che Semi ha lanciato nel 2017 e che stimola gli associati e le parti interessate a collaborare per l’innovazione del settore. Secondo Bettina Weiss, Chief of Staff and Corporate Strategy e Global Smart Mobility Lead di Semi, la partnership “porterà nuove capacità ai membri Semi che partecipano all’iniziativa Smart Mobility”. Insieme a nomi come NXP, Renesas e Nvidia, fa parte del consorzio anche Qualcomm, che in area Emea è guidata da Enrico Salvatori. La società californiana collabora con l’industria automobilistica da più di 20 anni e sono oltre 150 milioni i veicoli che utilizzano le sue soluzioni. “L’auto del futuro, intelligente, connessa e software defined, richiede una tecnologia di nuova generazione che sia scalabile e personalizzabile e che consenta una flessibilità adattabile al dinamico settore automobilistico”, dice Salvatori. “Dal nostro punto di vista, lavorare a stretto contatto con l’ecosistema automobilistico include servizi connessi al cloud per aggiornamenti in tempo reale a bordo del veicolo, Advanced Driver Assistance Systems per una maggiore sicurezza e sistemi di infotainment personalizzati, per esperienze a bordo del veicolo uniche e coinvolgenti”. L’offerta di Qualcomm per l’automotive va sotto il nome di Snapdragon Digital Chassis, un set completo di piattaforme aperte e scalabili, connesse al cloud, per la telematica automobilistica e la connettività, la cabina di pilotaggio, l’assistenza alla guida e l’autonomia del veicolo.

“Queste piattaforme sono personalizzabili su tutti i tipi di veicoli, aggiornabili continuamente tramite il cloud e consentono la configurazione di funzionalità e servizi on-demand per creare esperienze più personalizzate che continuano ad evolversi anche dopo la vendita”, spiega ancora Salvatori. L’obiettivo dei fornitori di elettronica e semiconduttori è quindi fare in modo che gli Oem automotive producano veicoli sempre più intelligenti a costi sempre più contenuti: “Collegando più sottosistemi che presentano hardware comune e un’architettura di supporto software aperta, le case automobilistiche possono selezionare facilmente singoli moduli o set completi di tecnologie a pacchetto per fornire le funzionalità che i clienti desiderano: la piattaforma Snapdragon Ride, ad esempio, è una piattaforma completa connessa al cloud per la creazione di soluzioni ADAS modulari e personalizzabili, che incorporano SoC e acceleratori a bassa potenza e ad alte prestazioni, o, ancora, i servizi Snapdragon Car-to-Cloud supportano la gestione dei dispositivi con aggiornamenti delle funzionalità OTA (on-demand over-the-air) per esperienze utente personalizzate”.


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