Business Intelligence: le tendenze 2023 secondo Qlik

Qlik, società che offre soluzioni di integrazione e analisi dei dati in tempo reale, con oltre 38.000 clienti in più di 100 paesi, ha individuato 10 trend della Business Intelligence e dei dati per il 2023

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dati business intelligence

Il 2022 è stato un anno difficile da un punto di vista storico, sociale ed economico, che ha toccato profondamente anche la struttura delle aziende. Se durante la pandemia le imprese hanno dovuto acquisire nuove conoscenze per garantire continuità al business, oggi stanno affrontando ulteriori sfide dovute ad una modernizzazione improvvisa dei sistemi e dei processi.  In questo  scenario, quale ruolo hanno le analytics? Come le aziende si possono preparare in un mondo in cui i cambiamenti sono più frequenti? Quali decisioni e processi influenzeranno il futuro? La data integration, le analytics, l’automazione, la gestione delle API e l’AI sono tutte tecnologie di punta su cui i Chief Experience Officer fanno affidamento per la gestione delle crisi. Lo sa bene  Qlik,  società che offre soluzioni di integrazione e analisi dei dati in tempo reale, con oltre 38.000 clienti in più di 100 paesi, che ha individuato 10 trend della Business Intelligence e dei dati per il 2023. Per approfondire, segnaliamo un webinar dell’azienda, in programma il 16 febbraio (per partecipare, registrarsi QUI)

Cambiamento nella supply chain: l’importanza dei dati in streaming

La pandemia e il conflitto in Ucraina hanno causato considerevoli carenze nella supply chain. Come conseguenza stanno emergendo più opportunità di sfruttare i dati in tempo reale per implementare dei piani di emergenza e, se possibile, anche “fare prevenzione”. Si prevede che entro il 2027, infatti, il 60% delle spese sostenute per tecnologie di acquisizione e spostamento dei dati sarà dedicato alle pipeline di dati in streaming, consentendo una nuova generazione di funzionalità di simulazione, ottimizzazione e raccomandazione in tempo reale.

Velocità delle decisioni grazie all’automazione  

Nei prossimi anni il 95% delle decisioni basate sui dati potrà essere almeno parzialmente automatizzato e, in un ambiente più difficile, l’automazione accelererà. Emergeranno nuovi ruoli quali Chief Decision Officer, Decision Designer e Decision Engineer. Questi saranno responsabili non solo dell’automazione delle decisioni di routine, ma anche della gestione dei problemi più complessi e spinosi che un’azienda si trova a dover affrontare.

Sarà fondamentale costruire uno storytelling dei dati 

Entro il 2025, le storie basate sui dati rappresenteranno il modo più diffuso di utilizzare le analytics e il 75% delle storie sarà generato automaticamente con tecniche di analytics aumentate. Infatti, lo storytelling dei dati ha mostrato di essere efficiente per raggiungere le persone emotivamente, favorendo l’intervento e traducendo i dati in azione.

Colmare il gap di competenze sarà sempre più importante

Come abbiamo visto, durante la pandemia, le aziende sono state forzate ad una rapida modernizzazione delle applicazioni, spostando i dati nel cloud. Man mano che questi cambiamenti si consolidano, nell’ambiente locale stanno emergendo molti degli stessi problemi. Per contribuire a colmare la carenza di competenze di sviluppatori, il 55% delle aziende utilizzerà i marketplace cloud e le acquisizioni di startup tecnologiche come gli approcci più importanti all’approvvigionamento di software entro il 2024.

L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nella pipeline di dati 

L’AI automatizzerà alcune delle attività manuali di preparazione dei dati in modo che i data engineer e i data scientist possano concentrarsi su un lavoro di maggiore impatto. Si stima infatti che nel corso del 2024, le attività manuali di data integration si ridurranno fino al 50% tramite l’adozione di modelli di progettazione di data fabric che supportano una data integration aumentata.

I dati e le analytics contribuiranno a ridurre l’incertezza 

Mentre la multipolarità è uno stata imprevedibile, i dati e le analytics possono contribuire a ridurre l’incertezza. Nel frattempo, la gestione di questi trend promuoverà le efficienze critiche nel presente. E potrebbe gettare le basi per un ciclo enorme di innovazione e prosperità, accelerando la crescita nel momento in cui superiamo la crisi.

In conclusione, oggi più che mai, esiste la reale necessità di adattarsi al cambiamento attraverso l’apprendimento di nuove competenze, molto specifiche. Tuttavia, quasi 7 su 10 leader tecnologici mondiali sono preoccupati per il prezzo crescente degli investimenti tecnologici necessari per restare competitivi. In un mondo frammentato in cui la crisi è diventata una costante, risulta importante essere preparati. I professionisti dei dati svolgeranno quindi un ruolo chiave nella preparazione per una possibile crisi, assumendo un ruolo sempre più fondamentale all’interno delle aziende. E in un mondo in cui la crisi è diventata una costante, essere preparati è un requisito fondamentale. Così possiamo reagire immediatamente e prevedere il futuro. La chiave di questo è l’aumento dell’alfabetizzazione dei dati della forza lavoro con l’istruzione e la tecnologia.


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