Con Lucio Lamberti, immersi nel Metaverso

Lucio Lamberti, responsabile scientifico del Metaverse Marketing Lab della School of Management del Politecnico di Milano, ci porta nel mondo del Metaverso e delle esperienze immersive che, se ben progettate, potenziano il livello di coinvolgimento dell’utente, con effetti positivi sulla sua capacità di apprendimento, memorizzazione e, potenzialmente, espressione del proprio talento.

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di Vina Bottarelli | Con Lucio Lamberti ci immergiamo nel Metaverso, da lui definito “Una sorta di internet della realtà virtuale, ossia un sistema di piattaforme web tridimensionali interoperabili, in cui è possibile pensare di interagire, lavorare, giocare, creare, facendo ricorso ad asset virtuali”.

È questa, secondo Lucio Lamberti, Responsabile Scientifico del Metaverse
Marketing Lab
della School of Management del Politecnico di Milano, la definizione di Metaverso nella sua versione più “completa ed estrema”. Di Metaverso si è parlato molto negli ultimi anni, soprattutto dal momento in cui, nel 2021, Mark Zuckerberg ha ribattezzato con il nome Meta la sua holding, controllante di Facebook, Instagram e Whatsapp. Ultimamente, quanto meno a livello mediatico, l’Intelligenza Artificiale ha rubato la scena e il Metaverso non è più la novità del momento. Eppure, in questo ambito si sta continuando a lavorare dietro le quinte e le opportunità di business, anche per le aziende di elettronica, non mancano. 

Nella sua definizione “estrema”, il Metaverso sembra un salto immaginario nel futuro. Più concretamente, invece, di che cosa si tratta e quali sono le tecnologie che ruotano attorno al Metaverso?

Nella pratica, quando si parla, ad esempio, di industrial metaverse, ci si riferisce all’utilizzo di Realtà aumentata e Realtà virtuale a supporto dei processi di business, dall’R&D, alla configurazione del prodotto, alla collaborazione. Occorre distinguere tra le tecnologie di accesso, VR headset, smart glasses e simili, e diverse tecnologie abilitanti. Tra queste ultime cito le piattaforme web 3D, la blockchain, gli Nft (Non-Fungible Token), le reti 5G e 6G, che servono per favorire una connettività adeguata a gestire il grande consumo di banda di asset digitali, gli avatar che co-agiscono.

Lucio Lamberti, che ruolo gioca l’elettronica nella “costruzione” del Metaverso?

Per quanto detto sulle tecnologie di accesso e abilitanti, l’elettronica ha un ruolo fondamentale e pervasivo, che tocca diversi ambiti: i datacenter in grado di sostenere e sviluppare i mondi e gli asset in essi presenti; i Digital Twin che possono ispirare la realizzazione di Virtual Twins; lo sviluppo di algoritmi e metodi per accrescere il realismo e rendere più leggeri e fruibili gli asset; la creazione di headset e smart glasses sempre più potenti, autonomi, semplici da usare. E questi sono solo alcuni esempi.

Nel 2022 è nato il Metaverse Marketing Lab della School of Management del Politecnico di Milano: su quali temi è focalizzata la sua attività?

Il Lab ha il compito di osservare le modalità di utilizzo dell’XR (Extended Reality) nei processi di interazione con il mercato, tanto a livello Business-to-consumer, dove la parte del leone la fanno i mondi virtuali di gioco come Fortnite e Roblox, quanto a livello Business-to-Business, dove invece si parla di metaverso industriale, e dell’applicazione di AR, VR ed XR ai processi di configurazione prodotto, collaborazione con il cliente nello sviluppo di soluzioni, assistenza post-vendita eccetera. Il tutto senza trascurare il lato umano, ossia la valutazione dell’esperienza utente.

Qual è il nesso tra Metaverso e Digital Twin?

Tra Metaverso e Digital Twin c’è un nesso fondamentale e affascinante: dare una dimensione fisico-virtuale del gemello digitale, rendendo più efficace, intellegibile e quindi utile la simulazione, in contesti industriali, retail o di Smart City.

Dal punto di vista del business, il Metaverso offre opportunità essenzialmente alle aziende che operano in ambiti consumer o ci possono essere sviluppi interessanti anche per le imprese dei settori B2B, come quelle dell’elettronica industriale?

Nell’elettronica industriale ci sono numerose fasi in cui uno strumento di virtualizzazione può essere utile: la configurazione di prodotto, l’integrazione con un Digital Twin per potenziare la simulazione, la creazione di spazi di collaborazione con il cliente per co-progettare soluzioni. E, ancora, ci possono essere impatti su processi interni come la formazione dei dipendenti o dei partner, che sono trasversali a tutti i settori e possono essere molto utili. Sotto tanti punti di vista, il mondo B2B ha sviluppato soluzioni di valore tramite il Metaverso prima e più compiutamente del mondo B2C.

Per chiudere, su questo numero abbiamo un approfondimento sul settore medicale: il Metaverso può essere messo al servizio della medicina e della salute? Ci sono dei casi applicativi da poter citare?

Senz’altro ci sono diversi esempi che dimostrano come il Metaverso possa essere utile in ambito medico. Lo scenario più affascinante è quello della cavia virtuale: la creazione di un Virtual Twin di esseri umani su cui condurre simulazioni ed esperimenti.

Ma a parte questo sogno, le applicazioni possono essere diverse: l’utilizzo della VR (al posto del ricorso a cadaveri) come strumento di allenamento e formazione in chirurgia; la realtà aumentata in sala operatoria per consentire ai chirurghi di accedere a basi informative integrative in caso di necessità; l’utilizzo degli smart glass nella diagnostica per immagini; la creazione di avatar per la riabilitazione che, mostrandoci i movimenti corretti da eseguire in una terapia riabilitativa, come se fossero eseguiti da noi stessi e non da fisioterapisti meno debilitati dei pazienti, aggiungono un senso di identificazione che può accrescere l’aderenza terapeutica e migliorare l’impegno dei pazienti stessi nelle attività richieste.

Proprio questo elemento, nei fatti, rappresenta una delle grandi motivazioni dell’interesse nelle esperienze immersive: se ben progettate, queste ultime sono in grado di potenziare il livello di coinvolgimento dell’utente, con effetti positivi sulla sua capacità di apprendimento, memorizzazione e, potenzialmente, espressione del proprio talento.

 

Chi è Lucio Lamberti

Lucio Lamberti MetaversoLaureato in Ingegneria Gestionale presso il Politecnico di Milano, Lucio Lamberti nel 2009 consegue il titolo di Dottore di Ricerca. Nel 2010 diventa Ricercatore, nel 2015 Professore Associato e nel 2020 Professore Ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano. Accanto all’attività di ricerca scientifica, ha sviluppato una vasta esperienza nella direzione e organizzazione delle attività di progetti di ricerca in ambito Marketing Automation, Customer Relationship Management e Big Data, collaborando con imprese e player internazionali come Sap e Google. Ha aperto un importante fronte di ricerca in ambito consumer behaviour e contribuito alla fondazione del Laboratorio Interdipartimentale Pheel con i Dipartimenti di Elettronica, Informazione e Bioingegneria e Design del Politecnico di Milano. Dal 2022 è Responsabile Scientifico del Metaverse Marketing Lab della School of Management del Politecnico di Milano.

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