di Laura Reggiani |
Punto di riferimento italiano per la distribuzione di alimentatori, Pc industriali, Led, display e componenti elettronici, Digimax ha una presenza capillare su tutto il territorio nazionale. Il distributore vicentino è in grado di offrire ai clienti una consulenza aggiornata e dettagliata, frutto, come ci ha spiegato il fondatore Massimo Tirapelle, anche di quasi 25 anni di esperienza sul mercato.
<<Un imprenditore come me, che lavora con passione e dedizione da anni, mettendoci cuore ed energia positiva, non può non vedere bene il futuro>>.
Massimo Tirapelle, digimax
Il prossimo anno festeggerete 25 anni di presenza sul mercato. Quali sono state le tappe più importanti di questo percorso?
È stato un bellissimo cammino, iniziato partendo da zero e arrivato agli oltre 4mila clienti attivi di oggi. Ho visto crescere costantemente l’azienda, con tante gioie e qualche dolore, e ho la grande soddisfazione di aver creato qualcosa di veramente importante nel mondo della distribuzione elettronica in Italia. In questo viaggio ho vissuto il passaggio dal vecchio sistema di distribuzione elettronica a quello digitale, che ci ha stimolato a inventare continuamente nuove strategie, per essere innovativi e distinguerci dagli altri. Nel percorso fatto c’è poi una cosa per me di grande valore, che mi sta dando lo stimolo a migliorare: l’aver creato un gruppo di persone affiatate, che lavorano in team nei vari reparti con obiettivi condivisi, che nel tempo sono cresciute, fondendo capacità ed esperienza. Le tappe fondamentali sono da identificare negli ultimi dieci anni, nei quali abbiamo quintuplicato il fatturato, passando da 10 a 50 milioni di euro, una crescita che ha avuto un punto di svolta con il trasferimento avvenuto nel 2013 nella nuova sede che, grazie a un più ampio magazzino e a un sistema informatizzato ci ha permesso di diventare un hub logistico per i nostri principali brand, come Meanwell e Advantech, partner storici fin dall’inizio della nostra avventura.
Il gruppo Digimax nasce dall’unione di tre storiche aziende del settore. Come operano oggi queste realtà? Sono totalmente integrate o si muovono autonomamente?
Negli ultimi cinque anni abbiamo capito che per crescere di fatturato bisogna attuare anche politiche di acquisizioni su basi sinergiche: nel 2015 abbiamo quindi acquisito Velco, un distributore storico vicentino a pochi chilometri dalla nostra sede, che aveva come brand principale Citizen Led, un marchio in linea con la nostra politica di espansione nel mondo del lighting, sinergico rispetto a Meanwell, Snappy, Colors. Inoltre, siamo entrati nel mondo del controllo della luce attraverso Dalcnet, un costruttore locale con una spiccata vocazione alla progettazione e alla produzione di dimmer per l’illuminazione, per il mercato nazionale ed estero. In entrambe le aziende Digimax ha portato il proprio know-how e l’organizzazione necessaria affinché fossero integrate nella strategia di gruppo basata sull’ecosistema del lighting e dell’industriale.
Quali sono i punti di forza di Digimax e quali quelli che vi differenziano dai competitor?
Digimax vuole essere un vero distributore a valore aggiunto: per essere riconosciuto dal cliente, il valore deve essere creato con servizi di consulenza pre e post-vendita e con un’offerta dei prodotti più innovativi a livello mondiale, come quelli proposti dai nostri migliori partner dell’Estremo Oriente: Meanwell, Advantech e Citizen. A questo abbiniamo un servizio logistico “Premium” con alti livelli di stock e un supporto rapido nelle consegne per un vero “Just in Time” in una gamma di prodotti che comprende oltre 15mila codici diversi. Per fare ciò abbiamo sempre investito nell’Information Technology, per la gestione dei processi a supporto della vendita, cercando di “digitalizzarci” sempre di più per accompagnare i clienti nella scelta dei prodotti e nella gestione degli ordini verso quell’inbound marketing che, a mio avviso, sarà la frontiera dei prossimi dieci anni.
Avete iniziato la vostra attività importando prodotti di fornitori dall’Estremo Oriente. Come si è evoluta negli anni la vostra offerta?
Le innovazioni di prodotto sono continue, il mondo della distribuzione elettronica è sempre più competitivo e per un semplice distributore “box mover” è difficile resistere. Il ruolo del distributore non è più come era all’inizio, limitato all’importazione di prodotti di qualità e cost-effective: oggi bisogna accompagnare il cliente nella vendita di un eco-sistema industriale o lighting, abbinando un pacchetto di prodotti competitivo e di massimo livello, e permettergli di essere a sua volta vincente e innovativo.
Nella vostra sede di Vicenza ci sono anche uno showroom e un laboratorio. A chi si rivolgono queste strutture? Quali vantaggi vi portano?
Lo showroom è una piccola vetrina dei prodotti più interessanti e aggiornati con le ultime tecnologie nei due ecosistemi: per il mondo lighting c’è la possibilità di gestire il controllo luci con protocolli Casambi, Dali, Dmx, mentre per il mondo industriale sono mostrate soluzioni in ambito embedded con schede o computer con funzionalità Gateway legate all’Internet of Things per la raccolta dati da remoto tramite dispositivi I/O e soluzioni per l’Intelligenza Artificiale, con Cpu specifiche nell’elaborazione grafica, abbinate alla nostra linea di telecamere industriali. Il laboratorio offre invece un servizio di assemblaggio “ad-hoc”, ritagliato su misura per ogni cliente, con attività di burn-in, cablaggi, personalizzazioni meccaniche e integrazioni software svolte dal nostro team dedicato.
Avete sviluppato il concetto di “ecosistema” in ambito industriale. Ci può spiegare meglio cosa significa? Quali sono le principali problematiche del mondo industriale?
L’ecosistema industriale è per noi una filiera di prodotti completa – dalla scheda pc embedded, alla visualizzazione con display touch indoor/outdoor, trasmissione e connettività con switch di rete industriali, joystick, alimentatori industriali e sensori wireless – applicata in maniera efficace. Le soluzioni complete sono studiate insieme al cliente finale con i nostri Product Manager ed elaborate successivamente nel nostro laboratorio. Le applicazioni sono diverse: automazione, medicale, vending machine, machine builder, transportation. Lo stesso principio è applicato anche nel lighting per i costruttori di lampade e il retail. La sfida principale in questo ambito è costituita dai lunghi tempi di sviluppo, mesi o anche anni, che richiedono molte attività di supporto pre e post-vendita, con margini sempre più compressi tra i nostri produttori e clienti finali e la concorrenza asiatica diretta sul cliente. L’obiettivo è avere un servizio “Premium” ma con tariffe “Economy”.
Non possiamo non parlare di Coronavirus. Quanto sta impattando sul vostro business? Può già prevedere gli effetti sui risultati di Digimax?
Gli effetti della pandemia non si esauriranno in pochi mesi. Anche se può sembrare paradossale, questa situazione ci sta offrendo importanti opportunità da cogliere. Sarà cruciale riuscire a farlo prima dei competitor nella fase di ri-partenza. Per questo stiamo rivedendo ulteriormente la nostra organizzazione interna, con l’obiettivo di accompagnare il supporto tecnico-commerciale a una piattaforma digitale sempre più performante.
Come vede la sua azienda proiettata nei prossimi 5 anni? Si immagina nuovi fornitori, nuovi prodotti e nuovi mercati da approcciare? Quali saranno le sfide future di Digimax?
Un imprenditore come me, che lavora con passione e dedizione da anni, mettendoci cuore ed energia positiva, non può non vedere bene il futuro. Nonostante la battuta d’arresto portata dalla pandemia, che ha colto tutti impreparati, saranno i più veloci a riuscire a riprendersi e sono convinto che chi ha sempre lavorato bene e ha continuato a farlo, sarà premiato. Nei prossimi 5 anni vedo Digimax lavorare e rafforzarsi nelle strategie già definite, con gli attuali fornitori primari e, probabilmente, qualcuno di nuovo da inserire nei due ecosistemi, con prodotti innovativi e consulenze tecnico-commerciali, adeguati livelli di stock per consolidare le relazioni a lungo termine con i partner e con un numero sempre crescente di clienti importanti.
grazie Vittorio e Laura del bell’articolo a presto