Dmass: la distribuzione elettronica tra soddisfazione e incertezza

Una domanda ancora persistente e una generalizzata situazione di allocazione sono lo scenario in cui si è mossa la distribuzione europea di semiconduttori anche nel primo trimestre del 2022. L'impatto della guerra è ancora limitato, ma sicuramente rappresenta a breve un rischio per il settore.

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Sulla scia di un 2021 forte, di un consistente portafoglio ordini e di continue situazioni di mancanza di componenti chiave, la distribuzione di componenti in Europa ha registrato nuovamente una crescita significativa nel primo trimestre dell’anno. Secondo Dmass, l’organizzazione europea che raccoglie dati sul mercato della distribuzione di componenti elettronici su base trimestrale per paese e gruppi di prodotti attraverso Data Dynamics, le vendite di semiconduttori, come riportato dagli associati, sono cresciute del 43,5% raggiungendo un nuovo record di 3,13 miliardi di euro. I componenti IP&E (interconnessione, passivi ed elettromeccanici) sono cresciuti di un altrettanto importante 35,7%, arrivando a totalizzare 1,62 miliardi di euro. Nel complesso, nel corso del primo trimestre dell’anno il mercato è quindi cresciuto del 40,8%, raggiungendo un fatturato di 4,75 miliardi di euro.


L’articolo integrale è pubblicato sul numero 15 di Elettronica AV


 

Hermann Reiter, presidente di Dmass, ha così commentato: “Prima di tutto, diamo il benvenuto a un gruppo di nuovi membri dal lato produzione e distribuzione, che portano la nostra adesione a quasi 40 aziende, che rappresentano oltre l’80% della distribuzione totale di componenti in Europa Nel corso dei suoi 33 anni di esistenza, l’associazione è cresciuta in rappresentanza e riconoscimento per la sua grande copertura di mercato”. Analizzando l’andamento e i risultati del trimestre, Reiter ha dichiarato: “Una crescita media del 40% per tutti i componenti elettronici è davvero eccezionale, ma allo stesso tempo rappresenta un chiaro segno di tempi senza precedenti. Le sfide di una ripresa post-Covid sono ora accompagnate dalle incertezze della guerra russa contro l’Ucraina e dalle sue conseguenze per l’intero pianeta. La catastrofe umana di questa guerra sminuisce ogni altra preoccupazione, che si tratti di aspettative del mercato poco chiare o interruzioni della supply chain. Ci auguriamo che si possa raggiungere presto una pace giusta”.

Crescite in tutta Europa per i semiconduttori

Entrando più in dettaglio nell’analisi dei numeri che riguardano le vendite di semiconduttori, da un punto di vista regionale Dmass ha riportato un quadro della crescita di chip e dintorni simile a quello del trimestre precedente, uno spread enorme e una forza sbalorditiva in tutti i principali Paesi. La Germania, ad esempio, è cresciuta del 45,4% raggiungendo nel trimestre 867 milioni di euro, l’Italia del 45,6% fatturando 310 milioni di euro, il Regno Unito del 47,8% con 213 milioni di euro, la Francia di uno sbalorditivo 54,8% a 210 milioni di euro, l’Europa orientale invece “solo” del 34,5% con un fatturato di 540 milioni di euro e i paesi nordici del 46% con 240 milioni di euro di fatturato. A livello di gruppi di prodotti, la situazione è invece un po’ più diversificata. Mentre memorie e altre logiche sono cresciute in modo significativo e anche sproporzionato e il segmento MOS Micro è andato leggermente più veloce della media, la maggior parte degli altri gruppi di prodotti è cresciuta al di sotto della media.

Aumenta l’incertezza

Il presidente Hermann Reiter ha così concluso la sua analisi: “Possiamo certamente essere molto soddisfatti dei risultati finanziari del primo trimestre, anche se parte della crescita è legata ai tassi di cambio e agli aumenti di prezzi. Tuttavia, il settore rimane preoccupato per la continua difficile situazione di approvvigionamento, che non permette al settore della distribuzione di seguire i clienti nel modo desiderato. Mentre tutti speriamo che la situazione migliori dopo la fine dell’estate, le attuali incertezze rendono impossibile qualsiasi previsione”.


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