Qualità, puntualità e consulenza a valore aggiunto: sono i fattori di differenziazione dei produttori di elettronica su commissione, meglio noti come Electronics Manufacturing Services. Al pari di tutti gli attori della filiera, hanno affrontato le turbolenze del mercato dell’ultimo periodo, sfidando le crisi globali e supportando le aziende hi-tech in un mercato competitivo e in rapida evoluzione. Ma chi sono i maggiori Ems europei e come stanno lavorando? Rispondono gli analisti di in4ma,che hanno ripreso e rielaborato la classifica mondiale pubblicata in Usa, orientandola ai servizi di engineering, logistica e produzione conto terzi in Europa (non al fatturato complessivo di queste società). Alla base, oltre ai dati pubblicati dalle aziende stesse, l’indagine condotta insieme a IPC a gennaio di ogni anno, che coinvolge più di 270 Ems.
Il podio degli Ems europei
Partiamo dai vincitori: in prima posizione troviamo nuovamente la società tedesca Zollner Elektronik. Può sembrare una sorpresa, visti i movimenti recenti, ma la conferma deriva dall’acquisizione della statunitense Electronic Instrumentation and Technology nel luglio 2022. L’azienda avrebbe comunque vinto, in quanto sta crescendo bene dal punto di vista organico e inaugurerà a breve un nuovo stabilimento in Tunisia. Segue l’Ems finlandese Scanfil, al secondo posto in termini di fatturato 2022: per mantenere questa posizione, dovrà superare il miliardo di euro e molto dipenderà da eventuali movimenti di Merger & Acquisition.
Chiude il podio della Top 25 il gruppo GPV, proprietà della compagine danese Schrouw. Anche qui, il dato è frutto di particolari dinamiche: nel 2022, infatti, GPV ha infatti rilevato Enics. L’accordo era stato annunciato a luglio, ma la chiusura è avvenuta solo a inizio ottobre. Quindi, i dati annuali integrano solamente il suo apporto del quarto trimestre. In sostanza, il giro d’affari annuale del neonato Gruppo GPV supererebbe senza indugi quello di Scanfil: per capirne l’evoluzione dovremo attendere la prossima edizione della classifica.
La prima italiana e altre note
Per trovare un Ems italiano dobbiamo attendere l’11a posizione, assegnata a Bitron. In realtà, la fabbrica principale della divisione elettronica di Bitron si trova in Polonia: qui si genera un fatturato annuo di oltre 330 milioni di euro. Ma Bitron conta anche diverse sedi in Italia, benché non tutte dedicate ai servizi conto terzi. La performance si deve principalmente all’automotive e all’elettronica di consumo, unite alla crescita dell’industria Hvac (riscaldamento, ventilazione, condizionamento). Non ci soffermiamo, per motivi di spazio, sull’andamento di ogni posizione della Top 25, ma vogliamo segnalarne le dinamiche più interessanti. Come quella di Swedish Note, che segue le acquisizioni di Speedboard Electronic Assembly, iPro Holding e da Dynamic Precision Solutions. L’Ems svedese ha infatti scalato dieci posizioni negli ultimi 5 anni e si trova al 18° posto. Stessa nazionalità per la successiva azienda, Hanza, che ha attirato per la prima volta l’attenzione rilevando la tedesca Ritter Elektronik nel 2019. A seguire, sono entrate nella sua compagine anche Helmut Beyers e Budelmann Elektronik. La 20a posizione ci riporta invece in Italia, con il gruppo italiano Elemaster, relativamente stabile negli ultimi anni dopo l’ultima acquisizione, risalente al 2018, di GDM Electronics.
Chi manca?
“Vi starete chiedendo perché manca il gruppo Prettl” scrivono gli specialisti di EmsNow. “Considerando il fatturato totale, non dovrebbe mancare. Tuttavia, la specifica divisione Ems di Prettl viene considerata separatamente, dunque per svariate dinamiche non entra in classifica. Anche l’assenza di Asteelflash può sembrare strana. Tuttavia, con l’acquisizione da parte di USI nel 2020 è diventata una società extraeuropea, prima di allora si trovava in quarta posizione”. Altra nota: realtà del calibro di Foxconn, Flextronics, Jabil, USI/Asteelflash, Inventec e IMI operano in Europa pur non essendo “native” del Vecchio Continente. Il loro ingresso in classifica scompiglierebbe non poco l’elenco. In ogni caso, se volessimo circoscrivere il relativo fatturato al solo territorio Ue, dovremmo aspettare fino al prossimo ottobre per estrapolarlo dai registri delle imprese dei rispettivi Paesi, poiché i report annuali delle aziende non indicano la separazione. Mostrandosi dunque possibilista sull’ampliamento del panel della storica classifica Ems, il team di in4ma conferma l’appuntamento all’edizione 2024.
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