Si è tenuta il 23 novembre la 2ᵅ edizione, interamente digitale, dell’AI Forum, promosso da AIxIA, l’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale e organizzato in collaborazione con Digital Events. La giornata ha ospitato due Conferenze Plenarie, 13 workshop e quattro Innovation Talk, registrando la partecipazione di oltre 50 relatori e più di 900 visitatori unici.
“Viviamo un momento particolarmente complicato per l’umanità. L’epoca attuale è contraddistinta dall’impatto che 7,5 miliardi di persone stanno generando sul pianeta, con il rischio di modificare l’ecosistema e renderlo inadatto alla nostra sopravvivenza. Abbiamo bisogno di ripensare il nostro modello di sviluppo insieme a quello socio economico. L’Europa ha la responsabilità di portare avanti idee innovative e strategie che consentano di individuare nuove strade verso il futuro dell’umanità e del pianeta. A nostro avviso l’Intelligenza Artificiale, se diretta verso obiettivi corretti, può costituire uno strumento prezioso per aiutarci a compiere questa trasformazione”, ha detto in apertura Piero Poccianti, presidente di AIxIA.
Il Presidente ha poi lasciato la parola a Pierre Philippe Mathieu, Head of the Φ-lab Explore Office, Earth Observation Future Systems Department dell’ESA/ESRIN, che ha tenuto un discorso sulle nuove opportunità offerte dell’Intelligenza Artificiale applicata all’osservazione della Terra. A seguire, Stefania Bandini, Full Professor dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, e Alessandro Sperduti, General Chair dell’IEEE WCCI 2022 di Padova, hanno presentato la prossima conferenza internazionale IEEE WCCI 2022, che si terrà in Italia.
“Dal 18 al 23 Luglio 2022 si terrà a Padova il World Congress on Computational Intelligence della IEEE Computational Intelligence Society, il più grande evento tecnico al mondo sull’intelligenza computazionale. Oltre alle tre principali conferenze della IEEE CIS (IJCNN, CEC, FUZZ-IEEE), per la prima volta sarà presente un Industry Day, per mostrare le applicazioni industriali di successo basate su Deep Learning, Evolutionary Computation e Fuzzy Systems. Una grande opportunità di visibilità non solo per l’Università di Padova, che l’anno prossimo celebrerà gli 800 anni dalla fondazione, ma anche e soprattutto per l’Italia”, ha detto Sperduti.
Nicola Gatti, Direttore dell’Osservatorio Artificial Intelligence e Docente del Politecnico di Milano, ha commentato alcuni dati estratti dall’ultimo studio dell’Osservatorio: “La crisi sanitaria non ha rallentato l’innovazione e la crescita del mercato dell’Artificial Intelligence, ma ha focalizzato gli sforzi su alcune classi di applicazioni, accelerando ad esempio il Forecasting (stima della domanda), l’Anomaly Detection (individuazione di frodi online), l’Object Detection (come il riconoscimento dei DPI nelle immagini) e ancora di più di Chatbot e i Virtual Assistant. È inoltre aumentata la maturità delle imprese, con una crescita importante dei progetti pienamente operativi”.
Tra i diversi altri interventi, significativo quello di Emanuela Girardi, Founder di Pop AI e Membro del Direttivo di AIxIA, che ha detto: “L’intelligenza artificiale è già utilizzata da molte medie e grandi aziende e da diversi governi in modo efficace e sicuro. Per allargare ulteriormente il bacino diffusione e utilizzo di queste tecnologie e per raggiungere le piccole e medie imprese e i cittadini è necessario sviluppare dei piani di formazione per portare le competenze digitali avanzate ai lavoratori e insegnargli ad utilizzare in modo consapevole e sicuro queste nuove tecnologie che saranno presenti in tutti i lavori del futuro. Formare i lavoratori favorirà l’introduzione delle tecnologie di IA nelle aziende e permetterà una maggior partecipazione dei cittadini alla nuova società digitale”.
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