di Cleopatra Gatti |
L’aumento degli investimenti nella ricerca e nello sviluppo di sistemi e tecnologie per la guida autonoma, sta spingendo la domanda di elettronica nel settore automotive, facendo crescere la richiesta di sistemi per la guida assistita, sistemi di sicurezza, moduli di iniezione del carburante e propulsori installati nei veicoli.
Gli attori presenti nel mercato dei veicoli autonomi hanno adottato negli ultimi anni diverse strategie per differenziare le caratteristiche dei loro prodotti. Esempi in questo senso vengono da Google, che con Waymo ha sviluppato un’auto a guida autonoma dotata di tecnologia di Intelligenza Artificiale integrata e di funzionalità avanzate in grado di ridurre gli incidenti stradali, e dalla joint venture creata nel 2018 da quattro società del Gruppo Toyota (Aisin Seiki, Advics, Jtekt e Denso) per lo sviluppo di software per la gestione di freni, sterzo e altri componenti per la guida automatizzata. Anche le case automobilistiche tradizionali stanno comunque investendo in modo importante nell’introduzione di soluzioni di elettronica avanzate nei loro veicoli autonomi.
Infotainment e Adas trainano il mercato
Le crescenti dimensioni del mercato dei sistemi di infotainment per i veicoli passeggeri e di lusso stanno infatti stimolando la domanda di soluzioni elettroniche in grado di innovare i tradizionali sistemi di intrattenimento che oggi prevedono anche la connettività e la presenza di servizi Internet. Tra i segmenti che evidenziano i maggiori tassi di crescita troviamo quello degli Adas (Advanced Driver Assistance Systems) in cui rientrano sistemi elettronici che permettono il controllo automatico adattivo della velocità, l’assistenza al parcheggio, il rilevamento dei punti ciechi, la visione notturna e i sistemi di frenata automatizzati; soluzioni queste che supportano il guidatore in situazioni di pericolo o emergenza e che consentono di prevenire o limitare le possibilità di incidente. Nei prossimi 10 anni queste applicazioni mostreranno infatti un tasso medio di crescita superiore al 9,5%.
Il ruolo dell’Europa e i protagonisti del mercato
Per quanto riguarda le aree geografiche, le previsioni di Global Market Insights vedono l’Europa mantenere una consistente domanda di elettronica automotive grazie alla presenza di importanti produttori di veicoli, tra cui Bmw e Mercedes Benz. Queste aziende producono infatti veicoli di lusso con caratteristiche in termini di comfort e sicurezza esclusive. L’area che registrerà le crescite più importanti sarà comunque quella asiatica, che mostrerà da qui al 2030 un tasso medio di crescita dell’8%.
Da considerare anche le nuove richieste provenienti da diversi Governi nazionali relative a stringenti standard di sicurezza atti a una maggiore prevenzione degli incidenti che stanno stimolando l’adozione di nuove tecnologie come la frenata di emergenza automatica, di display avanzati come gli head-up display, che permettono di proiettare sul parabrezza immagini utili al conducente, e di specchietti retrovisori digitali collegati alle telecamere. Nel 2018, la Commissione Europea ha infatti adottato una proposta di regolamento che porterà notevoli cambiamenti nell’equipaggiamento di sicurezza, aumentando anche tra i consumatori la consapevolezza dell’importanza di sistemi di guida assistita.
I player dell’elettronica per l’automotive
Tra i principali attori che operano nel settore dell’elettronica automotive, Global Market Insights segnala Magna, Continental, Bosch, Infineon, Lear, Delphi, Hitachi, Texas Instruments, ZF Friedrichshafen, Voxx, Faurecia, Hyundai e Valeo. Queste società, oggi per lo più concentrate nello sviluppo di sistemi Adas, stanno sviluppando nuovi prodotti lavorando in stretta collaborazione con gli Oem dell’auto. Saranno loro a beneficiare della crescita di questo mercato che passerà dai 285 miliardi di dollari del 2018 a oltre 645 miliardi nel 2030. La quota maggiore, pari a oltre 550 miliardi di dollari, proviene proprio dal segmento delle automobili.