Secondo i dati Unioncamere e Anpal quasi il 71% delle imprese ha investito nell’ultimo anno in tecnologie digitali, nuove formule organizzative aziendali e nuovi modelli di business per potersi innovare e stare al passo con la digitalizzazione crescente. Per gestire queste aree, però, serve un mix di competenze: nel 2021, infatti, le imprese hanno richiesto sempre più figure dotate di competenze digitali trasversali, che possano dare valore aggiunto all’intero ecosistema aziendale. Le hanno trovate? Non sempre: è risaputo che sul mercato competenze di questo tipo scarseggiano.
Come formarsi in modo trasversale: le possibilità del no code
In soccorso alla carenza di professionisti adatti alla trasformazione digitale, arriva la metodologia no code che permette a chiunque, senza grandi competenze tecniche, di creare siti web, app, ecommerce e altre piattaforme senza dover programmare nulla.
Ncode è un’academy che si occupa proprio di formare professionisti che possono utilizzare il no code per realizzare in autonomia queste strutture web.
Nata a dicembre 2020 da un’idea di due giovani imprenditori under 30, Lorenzo Lodigiani e Giuseppe Stranieri, Ncode è la prima realtà italiana interamente focalizzata sull’ecosistema dello sviluppo senza codice, che fornisce ai professionisti gli strumenti per creare soluzioni digitali senza utilizzare complessi linguaggi di programmazione.
La società ha individuato una nuova professione che potrà occuparsi in modo trasversale di più aree del business, lasciando agli sviluppatori i progetti più sfidanti e complessi. “Ci siamo accorti che con la digitalizzazione molti professionisti con competenze estremamente specifiche rischiano tra qualche anno di non trovare aziende che li assumano. Per questo motivo abbiamo visto che più professioni possono essere integrate grazie allo studio della metodologia no code. Una tra tutte è il Digital Product Designer”, racconta Lorenzo Lodigiani.
Digital Product Designer: il profilo del professionista digitale del futuro
Il Digital Product Designer è un professionista in grado di creare siti web, app e software lavorando su tutto il processo di creazione di un prodotto digitale, dall’ideazione alla messa online. Tutto in no code. Può lavorare come freelance o dipendente in completa autonomia in diverse realtà come web agency, startup, pmi e corporate operando su più fronti: quello del business, perché conosce il mercato di riferimento a cui proporre il prodotto rendendolo profittevole e in linea con le necessità aziendali; quello del design UX e UI, perché deve creare un’architettura dell’informazione in modo strutturato e adeguato ai trend del mercato e realizzare un prodotto che graficamente possa catturare l’attenzione dell’utente che lo dovrà utilizzare; quello del Copywriting, perché anche la scrittura del testo su app, piattaforme e siti web è importante, essendo la guida dell’utente attraverso la sua esperienza d’uso; lo Sviluppo Nocode, che è il cuore di questa professione perché permette al Digital Product Designer di creare ciò che ha ipotizzato attraverso lo studio della UX, UI e del copywriting; infine l’ambito SEO e Analytics.
“Questa nuova figura sarà determinante nel panorama lavorativo futuro, perché racchiude in sé tutte le competenze digitali fondamentali per un’impresa che intende digitalizzarsi e creare qualcosa di nuovo. Si parla di competenze che unite tra loro permettono di dare vita ad un nuovo progetto, puntando sulle nuove competenze trasversali delle nuove generazioni di professionisti digitali.” spiega Giuseppe Stranieri, co-founder di Ncode.
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