Connettori: la Top Ten dei produttori

Nel 1980 coprivano il 38% della domanda mondiale. Oggi si spartiscono il 60% del mercato. Sono i primi dieci produttori di connettori al mondo, una Top Ten che vede sul podio i marchi a stelle e strisce

887
connettori bishop

di Ronald Bishop | I primi dieci produttori di connettori, complessivamente, hanno raggiunto nel 2019 la cifra di 38,7 miliardi di dollari di vendite annuali, coprendo il 60,2% della domanda mondiale di connettori, una percentuale in crescita rispetto al 59,5% dell’anno precedente.

I primi quattro produttori di connettori sono aziende americane (TE, Amphenol, Molex e Aptiv); tre aziende in classifica sono giapponesi (Yazaki, JAE e JST); una sola azienda è europea (Rosenberger), così come una sola è della regione Asia Pacifico (Foxconn Taiwan) e una sola è cinese (Luxshare). Il calo che le aziende hanno registrato complessivamente, del 2,7%, è comunque inferiore a quello registrato dal settore nel suo insieme (-3,8%). La performance migliore tra le prime dieci aziende è stata il risultato di acquisizioni eseguite nel 2019 e della crescita quasi a doppia cifra di Luxshare Precision, il principale produttore di connettori cinese. Va fatto notare che le prime tre aziende in classifica, TE Connectivity, Molex e Amphenol, sono molto attive in quanto ad acquisizioni, e che Rosenberger è entrata nella Top Ten nel 2017: fino ad allora figurava tra le prime 15 aziende.

Cambiano le quote di mercato

Nel 1980 i primi dieci produttori di connettori soddisfacevano il 38% della domanda mondiale, mentre nel 2019 questa quota raggiunge il 60%: si tratta di una crescita dovuta in gran parte alle acquisizioni fatte dalle aziende nel ranking. Nell’ultimo decennio abbiamo infatti assistito a una significativa attività di Merge & Acquisition: TE ha acquisito Deutsch nel 2011 per 670 milioni di dollari; nel 2012 Aptiv (Delphi) ha acquisito la divisione MVL di FCI per 950 milioni; Molex ha acquisito Oplink Communications per 200 milioni nel 2014; Amphenol ha acquisito FCI nel 2016 e Conec nel 2019; più recentemente, nel 2018, Aptiv ha acquisito Winchester per 650 milioni. In totale, negli ultimi cinque anni ci sono poi state alter 50 acquisizioni.

Un po’ di storia e geografia

Dal 1980 c’è stato un drastico cambiamento nelle aziende che compongono la Top Ten; alcune aziende sono salite in classifica, altre sono uscite dalle prime dieci e altre ancora non sono più nel settore o sono state acquisite da realtà più grandi.

TE Connectivity è rimasta la più grande azienda di connettori dal 1980: il nome è cambiato da AMP a Tyco International a Tyco Electronics e, infine, all’attuale TE Connectivity. Molex e Amphenol sono rimaste nella Top 10 per tutti gli ultimi 39 anni: Molex è passata dalla decima posizione del 1980 alla terza nel 2019, mentre Amphenol, che era al secondo posto nel 1980 è scesa al quinto nel 2000 per poi risalire al terzo e al secondo posto, rispettivamente nel 2010 e nel 2019. Alcune aziende sono invece uscite dalla Top Ten: ITT Cannon, DuPont (Berg), 3M, Winchester, Augat, Cinch e Burndy. DuPont (Berg) è stata acquisita da Framatone (FCI) nel 1998 e in seguito da Amphenol nel 2016. Augat era stata invece assorbita da Thomas Betts nel 1996 e a sua volta la divisione Oem di Thomas & Betts fu acquisita da Tyco Electronics nel 2000. Cinch fu acquisita da Bel nel 2010 e Burnsy da Framatone (FCI). ITT e 3M sono ancora nel ranking mondiale nel 2019, ma non rientrano nelle prime dieci aziende.

Guardando alla provenienza geografica delle aziende citate, si noti che nel 1980 non figurava in classifica alcuna società asiatica, mentre nel 2019 l’Asia è rappresentata da cinque aziende.


Potrebbe interessarti anche:

Connettori: l’evoluzione del mercato dal 2009 al 2019

Articolo precedentePowell Electronics è il principale distributore di Positronic in Europa
Articolo successivoDa Lem soluzione di misura DC per la ricarica di veicoli elettrici

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui