di Steve Hanna | Distinguished Engineer, Connected Secure Systems Division of Infineon Technologies
L’articolo è pubblicato sul numero 22 di Elettronica AV
Negli ultimi mesi molti gruppi hanno pubblicato i loro ultimi rapporti di analisi o aggiornamenti relativi alla smart home. La società di consulenze e ricerche di mercato Parks Associates ha pubblicato questo grafico che fa il punto sulla smart home oggi. Quando nel 2015 gli smart speaker hanno fatto il loro ingresso nelle case, ci siamo ritrovati fra le mani un nuovo dispositivo magico con cui interagire e che ci avrebbe consentito di comandare i dispositivi all’interno della nostra abitazione.
Tuttavia, una smart home a 360° non è ancora diventata l’esperienza predominante. I sistemi di sicurezza sono quelli più prossimi ad affermarsi come trend. Parks riporta che fino al 36% delle abitazioni con accesso a Internet a banda larga dispone di un sistema di sicurezza, installato e monitorato da professionisti o fai da te. Molti di questi sistemi di sicurezza, però, sono proprietari e non supportano un’integrazione più ampia all’interno dell’abitazione.
Il report di Abi Resaerch “Matter and Its Smart Home Impact” (lo standard Matter e la sua influenza sulla smart home) centra il punto quando descrive gli ultimi 10 anni della smart home:
- Fornitori che cercano di ritagliarsi e proteggere la base di clienti con impianti da loro installati
- Interoperabilità limitata fra gli ecosistemi
- Confusione da parte dei consumatori su quale dispositivo acquistare e sul fatto che un determinato dispositivo funzioni o meno nel loro ecosistema
- Costi maggiori per i produttori di dispositivi in quanto costretti a realizzare diverse versioni dello stesso prodotto destinate a ecosistemi diversi
Interoperabilità e facilità d’uso
L’interoperabilità e la facilità d’uso sono stati storicamente i principali punti critici per i consumatori. Lo standard Matter compie un grande passo in avanti rispondendo alle preoccupazioni dei consumatori in fatto di interoperabilità, timori che in passato hanno ostacolato la diffusione dei dispositivi. Un dispositivo compatibile con Matter sarà supportato nativamente da Apple Home, Assistente Google, Alexa di Amazon e tanti altri sistemi per la smart home. Pertanto il consumatore non dovrà preoccuparsi della compatibilità e dell’interoperabilità quando acquista un nuovo dispositivo.
Emergono spesso problemi che pregiudicano la facilità d’uso perché oggi dispositivi diversi usano metodi diversi di impostazione e di comando del dispositivo stesso. Lo standard Matter affronta direttamente questi problemi. Dal momento che il supporto dei dispositivi Matter è incorporato nei più diffusi sistemi per la smart home, il consumatore non ha bisogno di imparare niente di nuovo quando acquista un dispositivo Matter – non deve fare altro che usare le stesse modalità di impostazione e di comando che già conosce e apprezza.
Sebbene la gamma di tipologie di dispositivi Matter supportati nella release 1.0 comprenda molti dei dispositivi per la smart home ampiamente usati, alcuni dei più comuni dispositivi per la smart home come telecamere IP, campanelli o apparecchiature connessi non sono ancora coperti. Se da un lato è improbabile che ciò rallenterà l’adozione di Matter, dall’altro risulta necessario aggiungere questi dispositivi alle prossime versioni di Matter per garantire al consumatore un’esperienza ancor più fluida.
La questione finale che riguarda l’interoperabilità è la seguente: i dispositivi acquistati da diversi produttori saranno effettivamente interoperabili? Matter è sviluppato sotto forma di progetto open source con codice base comune e un test harness condiviso usato da tutti i fornitori di soluzioni al silicio e dai produttori di dispositivi; ciò significa che tutti stanno investendo nella stessa soluzione usando un test harness solido e completo. Questa situazione dovrebbe fornire una migliore interoperabilità rispetto a qualsiasi implementazione indipendente. Non mancheranno bug nei software e difficoltà iniziali, ma tutti insieme investiremo per risolverli.
L’importanza della sicurezza
I cardini base per un buon livello di sicurezza nei dispositivi sono relativamente semplici ed evidenziati da molti standard e organi di controllo del settore:
- evitare le password comuni o di default;
- usare algoritmi di sicurezza e protocolli standard accuratamente testati per proteggere le comunicazioni;
- mantenere aggiornato il software e assicurarsi che i relativi aggiornamenti siano autenticati e validati;
- monitorare, identificare e risolvere vulnerabilità non appena vengono individuate.
Matter garantisce un aumento sostanziale della sicurezza dei dispositivi IoT seguendo questi dettami di base fondamentali. Al posto di una password di default, ogni dispositivo Matter dispone di una chiave unica e di un certificato caricato durante la fabbricazione usato per validare l’autenticità del dispositivo e per verificare la sua certificazione Matter. Una volta che un dispositivo Matter entra in una rete, riceve un certificato operativo unico usato per stabilire comunicazioni sicure all’interno della rete stessa.
Matter richiede anche che tutti i dispositivi supportino aggiornamenti software over-the-air sicuri, consentendo l’installazione sui dispositivi di upgrade e patch quando si verificano problemi.
Queste fasi, che rappresentano oggi le best practice per i dispositivi IoT, sono obbligatorie per tutti i dispositivi Matter e stabiliscono un punto di partenza per la sicurezza per tutti questi dispositivi.
Uno standard a prova di futuro
A volte i consumatori sono preoccupati del fatto che un dispositivo per la smart home nuovo possa diventare rapidamente obsoleto. Lo standard Matter affronta direttamente questo timore. Con Matter supportato da tutti i principali ecosistemi per la casa, i consumatori sanno che possono scegliere quale ecosistema usare nella loro casa. Se cambiano idea, possono passare con i loro dispositivi a un altro ecosistema. Possono addirittura impostare un dispositivo in modo che operi con diversi ecosistemi contemporaneamente. Il controllo ora è nelle mani del consumatore, che non ha bisogno di cambiare i dispositivi della propria casa.
Il supporto di Matter per gli aggiornamenti software prevede che un dispositivo possa effettuare un upgrade man mano che gli standard avanzino, i bug siano risolti e vengano aggiunte nuove caratteristiche. I consumatori si aspettano che vecchi e nuovi dispositivi possano convivere tranquillamente nelle loro case e Matter offre questa garanzia a tutti i dispositivi smart home in rete.
La smart home cambia con Matter
Matter cambia radicalmente la smart home di oggi. Matter è la risposta alle preoccupazioni dei consumatori riguardo l’interoperabilità, la facilità d’uso, la sicurezza e il futuro. I consumatori possono sentirsi sereni e fiduciosi quando acquistano un dispositivo per la smart home. Certo, serve ancora tanto lavoro per espandere Matter e integrare altri dispositivi comuni nello standard, ma Matter promette una forte crescita del settore della smart home.
Infineon Technologies Chipset
Infineon offre le seguenti soluzioni Matter:
- Matter over WiFi: questa soluzione utilizza un PSoC 62 (un microcontrollore Arm Cortex M4) accoppiato ad uno dei Chipset WiFi Combo 802.11n e 802.11ac ideale per soluzioni alimentate a batteria, cosiderando i bassi consumi.
- Matter Bluetooth Low-Energy: questa soluzione utilizza un modulo basato su Arm Cortex M4 ad alte prestazioni e bassi consumi, con integrato un BLE5.1 e stack di Thread.
La società è entusiasta dell’aumento dell’adozione di dispositivi domestici intelligenti in grado di semplificare la rete domotica e ha lavorato a stretto contatto con aziende leader e con la Connectivity Standards Alliance affinché i dispositivi abilitati Matter possano essere utilizzati dalle persone una volta che il programma di certificazione Matter sarà operativo.
L’articolo è pubblicato sul numero 22 di Elettronica AV