Phoenix Contact: in prima linea per un mondo smart

Realizzando soluzioni pensate per il mondo del terzo millennio, Phoenix Contact si sta ritagliando un ruolo da protagonista in uno scenario nel quale industria, energia, infrastrutture, mobilità e costruzioni stanno diventando sempre più intelligenti

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Phoenix Contact Sede

di Virna Bottarelli|

Un 2019 chiuso in crescita, con un fatturato consolidato di circa 2,5 miliardi di euro, 18.000 dipendenti e più di 50 filiali nel mondo sono i numeri di Phoenix Contact a livello globale. La filiale italiana, il cui organico supera i 130 dipendenti, l’anno scorso ha registrato un fatturato di circa 96 milioni di euro. Accanto ai buoni risultati registrati nei mercati storici dei costruttori di dispositivi elettronici, costruttori di macchine ed energia, buoni riscontri sono arrivati anche da ambiti nuovi come la mobilità elettrica e l’additive manufacturing. Abbiamo intervistato Roberto Falaschi, Sales & Marketing Director dell’azienda, che, a proposito delle prospettive che questi settori aprono al business, dice: “La visione della All Electric Society si riferisce a un futuro in cui avremo una grandissima disponibilità di energia elettrica, proveniente prevalentemente da fonti rinnovabili e avremo modo di elettrificare le zone più remote del globo nel rispetto dell’ambiente. Digitalizzazione e automazione cambieranno profondamente i processi produttivi e anche gli usi e i costumi della società”.

Falaschi Phoenix Contact Italia

<<Phoenix Contact potrà contribuire AL percorso di trasformazione grazie alla propria competenza, alla capacità di innovazione che si concretizza in prodotti e soluzioni per i mercati della smart industry, smart mobility, smart energy, smart infrastructure e smart building>>.

Roberto Falaschi, Sales & Marketing Director Phoenix Contact italia

Dopo un 2019 chiuso in modo positivo e un buon inizio dell’anno, avete dovuto affrontare l’inaspettata crisi scaturita dal Coronavirus. Come avete reagito?

Le prospettive per l’anno in corso sono davvero difficili da inquadrare, al momento abbiamo accusato un leggero rallentamento nel mese di marzo e aprile a causa del lockdown di moltissime aziende. Come sempre accade, però, anche dai momenti di difficoltà si possono trarre lezioni importanti e il segreto per andare avanti sta nel capitalizzare l’esperienza, trovando gli aspetti positivi che ci sono sempre, anche se meno evidenti di quelli negativi, e spesso hanno un grande valore. Abbiamo imparato che si può attuare lo Smart Working, garantendo un elevato livello di efficienza, presenza e supporto ai clienti, anche senza poter stringere loro la mano. Abbiamo dato il via ad alcune iniziative commerciali di carattere digitale che stanno avendo un enorme successo, come la nostra Academy: oltre 60 webinar su argomenti di pura cultura tecnica, quali la sicurezza funzionale, la cyber security, il networking, la protezione delle sovratensioni. Pillole formative di 2 ore al massimo, fruibili gratuitamente via web. Abbiamo poi messo a disposizione un’assistente virtuale, Conny, per consentire ai clienti di prenotarsi un appuntamento digitale in totale autonomia, scegliendo l’argomento, il giorno e l’ora. Abbiamo inoltre tenuto corsi su temi applicativi specifici e sulle novità di prodotto per la parte di Elettronica e Automazione.

Verso quali obiettivi si muovono le vostre attività di R&S e di formazione nell’ambito dell’elettronica?

Gli investimenti nello sviluppo di prodotti innovativi hanno sempre rappresentato una parte importante della nostra strategia e così continuerà a essere in futuro. Phoenix Contact continua a investire risorse nell’innovazione dei progetti, nella crescita organica e in acquisizioni strategiche per fornire maggiore valore ai nostri clienti. L’innovazione di prodotto rimane un pilastro del marchio e continuiamo a investire in Ricerca e Sviluppo almeno il 5-8% dei ricavi netti annuali di Gruppo. Al momento stiamo sviluppando prodotti in linea con i macro-trend di mercato, nascenti e in via di sviluppo, a livello internazionale: abbiamo sviluppato e ampliato la gamma delle connessioni specifiche per Battery Storage, Ups ed e-mobility e stiamo avendo importanti ampliamenti di gamma nelle connessioni per applicazioni dati, per tutti i Bus di campo, con performance adatte ad applicazioni semi-industriali e industriali. Un altro nostro punto fermo è, da quattro anni, la formazione tecnica: oltre che con i consueti eventi Phoenix Contact, in partnership con aziende della filiera della produzione elettronica inerente Pcb e Pcba abbiamo preso parte alle ultime edizioni del T-Day (che da quest’anno cambierà formula e nome diventando E-day). Sono giornate di formazione itineranti in varie zone d’Italia, organizzate da un pool di aziende con competenze differenti, ma complementari, nella produzione di circuiti stampati e nell’assemblaggio elettronico. La nostra partecipazione è stata anche dettata dal desiderio di far percepire ai clienti il cambio di strategia iniziato qualche anno fa; abbiamo infatti pensato di inserire nuove figure all’interno della divisione Device Connectors in modo da non avere solo specialisti di prodotto, ma specialisti di processo, ossia tecnici che possano interagire con il cliente in tutte le fasi della produzione elettronica, dalla progettazione all’assemblaggio delle schede.


L’articolo integrale è pubblicato sul Numero 4 di Elettronica AV

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