La community professionale del mondo dell’edificio intelligente si incontra la prossima settimana a Smart Building Expo, l’evento in programma dal 22 al 24 novembre in Fiera Milano Rho.
Al centro della scena sarà la tecnologia, intesa come strumento per rendere i nostri luoghi di vita e di lavoro effettivamente resilienti. Il mondo della home and building automation verrà esplorato ruotando attorno al concetto di edificio, di città intelligenti e di innovazione, tra connettività, sensoristica ed attuatori, impianti e tecnologie, piattaforme di controllo e gestione.
Al centro delle tecnologie c’è quindi anche l’elettronica, che con le sue soluzioni è sempre più determinante per il mondo Smart Home e impiantistica. Per questo Elettronica AV ha scelto di essere presente a Smart Building Expo: vi aspettiamo al Padiglione 10P – Stand G42.
Integrazione e innovazione le parole chiave di SBE
Smart Building Expo è organizzato da Fiera Milano e Pentastudio. Come ha detto Luca Baldin, event manager di SBE: “Nel cercare due parole chiave che sinteticamente definissero la mission della nostra fiera, abbiamo convenuto che fossero integrazione e innovazione: integrazione perché crediamo fortemente nel superamento delle verticalizzazioni dettato dal processo di digitalizzazione; innovazione perché una fiera come la nostra deve puntare a mostrare a cadenza biennale anzitutto ciò che c’è di nuovo in un sistema in cui l’innovazione corre a grande velocità”.
L’ecosistema della fiera sarà quindi caratterizzato dall’incrocio tra i quattro elementi fondanti dell’edificio smart: la connettività, la sensoristica e gli attuatori, gli impianti e le tecnologie e le piattaforme di controllo e gestione.
“Non c’è dubbio che quanto è accaduto col lockdown e con ciò che ne è seguito, abbia inciso pesantemente sul modo di intendere l’evoluzione tecnologica degli edifici da parte di una platea mai così ampia. Basti pensare alla necessità di essere connessi alla rete per poter svolgere molte mansioni che mai avremmo pensato di fare da casa. L’idea che le tecnologie non siano più un inutile orpello, o al massimo un giocattolo costoso per chi se le può permettere, era già stata superata dall’incontro virtuoso con le esigenze di efficienza energetica, ma oggi quella consapevolezza si è allargata enormemente, al punto da diventare una delle principali direttrici degli investimenti del Recovery Fund europeo”.
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