Sony impegnata in un progetto Smart City a Roma 

La sperimentazione alla quale partecipa Sony con i sensori d’immagine IMX500 mira a ridurre il traffico, ottimizzare i trasporti pubblici e migliorare la sicurezza dei pedoni attraverso l’uso di sensori di visione intelligenti

226
Sony colosseo Smart City

Sony Europe ha annunciato che i sensori d’immagine IMX500 con elaborazione basata su intelligenza artificiale sono al centro di tre sperimentazioni di smart city che saranno realizzate insieme a Citelum ed Envision nella città di Roma. IMX500  è un  sensore d’immagine dotato della funzionalità di elaborazione basata su Intelligenza Artificiale integrata sul sensore stesso, soluzione che risponde ai timori legati alla privacy, ed è implementabile sfruttando le infrastrutture esistenti

Il principale scopo della sperimentazione è valutare e realizzare un sistema di parcheggi smart  basati  sui  sensori IMX500,  che  consenta  di ridurre l’inquinamento e gli ingorghi derivanti dalla necessità di girare a lungo alla ricerca di un parcheggio. Il sistema prevede l’invio di una notifica su smartphone, tramite un’apposita app, con l’indicazione del posto di parcheggio libero più vicino alla destinazione dell’automobilista.

Il test è volto anche allo studio di sistemi per smart city che ottimizzino la capacità della rete di trasporto pubblico e ne incrementino l’utilizzo, attraverso l’adozione di pensiline smart alle fermate, in grado di contare i passeggeri che salgono e scendono da ogni mezzo, così da rilevare i sovraccarichi e garantire migliore pianificazione del servizio e ottimizzazione dei costi.

Infine, è prevista la progressiva attivazione di un sistema di alert in corrispondenza degli attraversamenti pedonali per segnalare agli automobilisti l’attraversamento dei pedoni tramite un impianto di illuminazione smart a pavimento che li renda più visibili, con l’obiettivo di ridurre gli incidenti sulle strisce pedonali.

La configurazione del sensore usata per la sperimentazione consente di estrarre, in tempo reale, i metadati derivati dalle informazioni relative a un parcheggio libero, alla presenza di un pedone in procinto di attraversare la strada o al numero dei passeggeri in salita o in discesa da un mezzo pubblico. Le immagini non vengono salvate né trasmesse dal sensore, nel rispetto delle leggi sulla privacy.

La città può quindi ridurre la larghezza di banda necessaria per trasmettere i dati, utilizzando anche le reti già esistenti, e abbattere così i costi energetici e di comunicazione.  

Antonio Avitabile, Managing Director of Corporate Alliance and Investment di Sony commenta: “Questo è un esempio chiaro e concreto di come la soluzione di smart vision di Sony possa soddisfare le esigenze del cliente, rispettando la privacy delle persone. La nostra ambizione è rendere le città più sostenibili e vivibili e, attraverso la piattaforma scalabile IMX500, siamo in grado di accelerare in misura sostanziale questo processo”.

Le tecnologie alla base della sperimentazione

I puntali smart della versione Genius sono stati installati nel centro di Roma. Nella fase preliminare, si è provveduto ad addestrare una rete neurale all’identificazione dei parcheggi liberi, del numero di passeggeri in attesa alle fermate e in salita/discesa dai mezzi e dei pedoni in prossimità degli attraversamenti.

Ogni puntale smart Genius è costituito da due sensori rivolti verso le strade circostanti e verso i posti di parcheggio. I sensori inviano, in tempo reale, i dati elaborati dalle reti neurali relativi alla esatta posizione del parcheggio libero individuato, alla presenza di pedoni e al numero dei passeggeri in attesa alle pensiline delle fermate.

I dati sulla esatta posizione dei posti di parcheggio liberi vengono trasmessi in tempo reale attraverso il puntale smart. Gli stessi vengono poi elaborati immediatamente dal sensore all’interno del puntale, utilizzando le reti neurali, e successivamente inviati alla piattaforma software, disponibile in cloud, dell’azienda partner della sperimentazione, Envision. Le coordinate del parcheggio disponibile vengono indicate in tempo reale su una mappa visualizzata sul display del dispositivo mobile usato dall’automobilista per dirigersi verso la zona segnalata.

La presenza dei pedoni viene misurata e confrontata in diversi punti della città. Il sistema di reti neurali rileva i pedoni che attraversano le strisce pedonali e invia un segnale luminoso agli automobilisti per segnalarne l’attraversamento.

I dati, elaborati dal sensore all’interno del puntale attraverso le reti neurali e relativi al numero delle persone in attesa alla fermata e che salgono e scendono dall’autobus, vengono inviati a una piattaforma software di Envision, che li aggrega e li rende fruibili per gli addetti alla gestione della rete di trasporto pubblico, così da consentire di ottimizzare la pianificazione e la programmazione dei trasporti. In base a una cifra di merito calcolata come parametro di “affollamento”, il sistema può segnalare il raggiungimento della capienza massima di un autobus per evitare sovraffollamenti, gestire al meglio la rete dei trasporti e migliorare l’esperienza di viaggio dei cittadini.


Potrebbe interessarti anche:

Smart City: siamo sulla strada giusta per la sostenibilità?

 

Articolo precedentecongatec si espande con la nascita di congatec Korea
Articolo successivoLeonardo ed Ericsson: intesa 5G per l’industria e la pubblica sicurezza

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui