Filippo Colaianni è Technical Marketing Manager in STMicroelectronics. La multinazionale italo-francese da qualche anno guarda con interesse anche al settore Smart Agrifood, un comparto nel quale trovano applicazione soluzioni già conosciute e utilizzate negli ambiti Smart City e Industria 4.0. Spiega Colaianni: “Ci inseriamo con le nostre tecnologie all’origine della catena di fornitura delle soluzioni per la Smart Agricolture: i nostri interlocutori sono sviluppatori e integratori che a loro volta realizzano sistemi o soluzioni finali per il settore agricolo”.
Le soluzioni STMicroelectronics
Pur non trattandosi di soluzioni ad hoc per il settore, diversi dei prodotti ST contribuiscono a elevare il contenuto high tech, e l’efficienza, dell’attività di coltivatori e allevatori: dai led driver e sensori ambientali, utilizzati nelle serre per ottimizzare la crescita delle piante, ai Tag SubGHz per il monitoraggio del bestiame o Tag Nfc per la tracciabilità dei prodotti agricoli. “I nostri sensori Mems che monitorano movimento, temperatura, pressione e umidità possono essere impiegati nelle serre, così come i nostri microcontrollori e microprocessori per l’elaborazione di immagini sono implementati nei droni usati per il monitoraggio dei terreni nell’ambito dell’agricoltura di precisione, e grazie ai prodotti di connettività i dati possono essere trasferiti nel cloud”.
Tra i casi applicativi più significativi, vi sono quelli in ambito Live stock monitoring e apicoltura: un allevatore che voglia ottimizzare il rendimento della sua fattoria può adottare una soluzione di monitoraggio del bestiame con la quale, rilevando le posizioni, grazie alla geo-localizzazione Gnss, i movimenti e i rumori emessi dagli animali, può avere informazioni precise sul loro stato di salute e prendere le decisioni corrette per gestire diverse situazioni. In questo caso, le applicazioni utilizzano, oltre ai sensori Mems ambientali, i microfoni ST di alta precisione, digitali o analogici. Lo stesso principio e le stesse soluzioni possono essere applicati all’ambito dell’apicoltura, dove il rilevamento del rumore interno all’arnia consente di monitorare la presenza e lo stato di salute dell’ape regina, vero e proprio ‘motore’ dell’alveare.
Sono invece i Tag Nfc, dinamici o statici, il cuore delle applicazioni di tracciamento dei cibi biologici, per i quali si possono registrare, lungo il percorso dalla raccolta alla destinazione finale, i parametri da rispettare per garantirne la giusta conservazione e le caratteristiche bio. “C’è un gruppo di lavoro in ST dedicato allo sviluppo di demo, a livello prototipale, che possono trovare applicazione nell’Agricoltura Intelligente, un mercato sicuramente emergente, che si svilupperà man mano che le soluzioni diventeranno sempre più user friendly e low cost, ma che al momento è ancora un po’ limitato dalla carenza di competenze professionali specifiche e di figure tecniche capaci di gestire le soluzioni tecnologiche più innovative”.