di Alessandro Costantini* |
Andando a studiare i dati di vendita di semiconduttori nel mondo, raccolti dalla Semiconductor Industry Association, ci si accorge che dagli anni Settanta, in cui gli Usa detenevano quasi il 70%, oggi è la Cina a dominare il mercato con una quota del 32%. Anche dai dati di Bishop & Associates per la connessione rileviamo una ripartizione incredibilmente simile, che colloca l’Europa al doppio di quanto lo sia nei componenti attivi, con una quota di mercato pari al 20%. Nel 2022 la SIA indica in 583B$ le vendite mondiali di componenti attivi, a cui corrispondono, secondo i dati di Bishop, 84B$ di prodotti di connessione. Questi dati parlano di vendite totali, ovvero raccolte dal canale diretto e dalla distribuzione.
La distribuzione di componenti nel 2022
I primi 50 distributori detengono il 90% del Dtam (Distribution Total Available Market), ovvero il mercato totale disponibile per la distribuzione, stimato in 216B$. Il canale distributivo pesa molto, in generale e, pur variando da regione a regione, la sua crescita insegue, inesorabile, quella dei componenti in generale. L’associazione ECIA, che raccoglie i dati di fatturato dei principali distributori autorizzati di componenti elettronici nel mondo, ha mostrato che dopo l’impennata del 2021, nel corso del 2022 i distributori asiatici sono scesi dal 75% al 71%. Il valore complessivo delle vendite dei primi 50 distributori mondiali nel 2022 è passato dai 189,6B$ del 2021 a 194,6B$ nel 2022. Questa posizione dominante va confrontata con quella delle Americhe, che hanno pesato per il 15,6%, e con il comparto in Europa, che ha pesato per il 12,9%, guadagnando anno su anno entrambe due punti. Che siano essi tradizionali o distributori online (congelando i cambi a valori prefissati, e aggregando entro Avnet la Newark/Farnell), consultando la classifica non rimarremo dunque sorpresi dal fatto che ben 37 distributori sono asiatici, e in tal modo si sono aggiudicati il 57,6% della distribuzione dei fatturati del gruppo complessivo. Entro questa classifica sono solamente 19 i distributori che hanno perso mercato, quando l’insieme ha registrato una tendenza al rialzo del +2,6%, pari a +5B$ in assoluto. Tra quelli che sono cresciuti, la crescita record se l’è aggiudicata senza dubbio la cinese Shannon Semi, che ha esibito un +45,7% da primato assoluto, passando dal 27° al 22° posto. Solamente altri sei distributori hanno avuto una crescita intorno al +20%. Il distributore che, al contrario, ha sofferto maggiormente nel corso del 2022 è stato l’asiatico Techtronics, scivolato al 16° posto per via del poco invidiabile primato di aver concluso l’anno con un –31,2%. Dal punto di vista della categoria di componenti, non ci sono molte variazioni di rilievo, come era facile prevedere, perché sono sempre i semiconduttori a dominarne i numeri, con una quota del 78,6%.
Trovi l’articolo integrale con la classifica dei primi 50 distributori mondiali di componenti elettronici sul numero 27 di Elettronica AV
Dite la verità: li conoscevate?
A dominare le vendite nel mondo è la distribuzione asiatica, con la Cina che, a sua volta, detiene i due terzi del Dtam asiatico. Una certa sorpresa la potrebbe destare il Giappone, che con il colosso Macnica occupa la quinta posizione. Questa azienda nipponica, fondata nel 1972, potenziata nel 1977, e cresciuta a due digit nel 2022, è specializzata nella commercializzazione di componenti elettronici e vanta uno spettro di clienti importanti come i soliti colossi dell’industria della nazione in cui risiede il quartier generale. Con quasi 90 produttori, quasi tutti di semiconduttori (per l’86%), ha risorse di vendita dedicate per clienti del calibro di Thales e tramite una pagina dedicata su Mouser. Evidentemente beneficia della piattaforma. Non è l’unico distributore di questa nazione, perché sono ben otto quelli con una share relativa prossima a quella della Cina. La vera predominanza la mostra Taiwan. Anzi, questa classifica sarebbe pesantemente ribaltata, a sfavore degli Stati Uniti, proprio se aggregassimo i gruppi per come sono costituiti dal punto di vista della proprietà finanziaria. Al terzo posto della classifica così congeniata, entro cui appaiono separati come si presentano sul mercato, troviamo WPG Holdings seguita da WT Microelectronics (che ha acquisito nel 2023 la canadese Future Electronics) con cui coopera nel settore dei componenti elettronici. WPG Holdings opera nel mondo attraverso quattro distributori di componenti semiconduttori (WPIg, SACg, AITg e YOSUNg) che fungono da partner franchising per circa 250 fornitori in tutto il mondo. In effetti, questo distributore, che per il 93,4% opera nel segmento dei componenti attivi, nel 2020 ha acquisito il 30% delle azioni di WT Microelectronics (che opera solamente con i semiconduttori), e pertanto potrebbe decidere di andare oltre. Sta di fatto che, mentre nel 2023 WT Microelectronics è cresciuta (e anche nei due anni precedenti ha avuto crescite fenomenali del +27%), non è andata così per WPG, che nel 2023 è rovinosamente scesa. I numeri della distribuzione nell’anno appena concluso non sono ancora disponibili e sarà interessante vedere come andrà la classifica. Se considerassimo come unico distributore il neonato WT + Future, avremmo un terzo posto, WPG si troverebbe al quarto e, qualora avvenisse una fusione complessiva tra questi, si verrebbe a creare un evento singolare, ovvero il primo distributore americano saldamente al comando da anni, verrebbe superato da questo polo asiatico.
Trovi l’articolo integrale con la classifica dei primi 50 distributori mondiali di componenti elettronici sul numero 27 di Elettronica AV
* Alessandro Costantini è Amministratore Delegato della società di distribuzione Electronic Center ed opinionista per la rivista Elettronica AV