Gravate per decenni dai bassi volumi e dai costi elevati, le vendite di veicoli elettrici sono saldamente in ascesa.
I gruppi di propulsione tradizionali a combustione interna non sono più in grado di tenere il passo con i rigorosi requisiti in materia di emissioni stabiliti dai governi di tutto il mondo; si apre così la strada alle vendite di veicoli elettrici a batteria, che passeranno dall’1,3% del 2018 al 16,4% del 2029, con una base installata di oltre 100 milioni di veicoli, in base alle previsioni di Abi Research.
“Allo stesso tempo, le case automobilistiche stanno cercando di mitigare i timori dei consumatori in merito alle auto elettriche aumentando rapidamente le capacità delle batterie e utilizzando nuove tecnologie di accumulo, come gli anodi a silicio e il design a stato solido. L’obiettivo è aumentare la densità di energia delle celle da 250 Wh/kg a più di 500 Wh/kg entro i prossimi 10 anni”, ha affermato James Hodgson, analista capo di Abi Research.
Una sfida per le utility
La prevista crescita dei veicoli elettrici e della densità energetica delle batterie rappresentano una sfida considerevole soprattutto per il settore delle utility: la domanda di energia dei veicoli elettrici per passeggeri passerà infatti dagli 1,121 GWh del 2018 a 19,141 GWh.
“Sebbene rappresenti un potenziale di quasi 20 miliardi di dollari di vendite di energia entro il 2028, questo impone alle reti nazionali uno sforzo straordinario: i gestori di sistemi di trasmissione faticano infatti a soddisfare il carico dei veicoli elettrici a causa delle barriere nella parte terminale delle infrastrutture, in particolare dei vincoli di linea, delle limitazioni dei trasformatori e della sincronizzazione degli assorbimenti con la generazione da fonti rinnovabili”, ha affermato Hodgson.