di Laura Reggiani | Fondata nel 1991 in Belgio da Luc Smets e Dirk Stans per la produzione e l’assemblaggio di circuiti stampati, Eurocircuits è oggi riconosciuta come una delle principali aziende europee del settore dei Pcb. Produce più di 100mila Pcb e assemblaggi all’anno per quasi 20mila sviluppatori e per più di 11mila clienti attivi in tutta Europa e ha realizzato nel 2023 un fatturato di 50 milioni di euro, supportata da 575 dipendenti. L’attività è incentrata sulle tecnologie standard per prototipi e piccole serie, che Eurocircuits produce nei propri stabilimenti in Ungheria e Germania, garantendo controllo, qualità e precisione dall’inizio della fase di progettazione fino all’assemblaggio. Come ci racconta Dirk Stans, fondatore e Managing Partner della società, Eurocircuits segue da sempre un approccio particolare: rilevare e analizzare fin dall’inizio tutti i parametri del Pcb per la produzione, per evitare successivi problemi e ritardi. In quest’ottica ha sviluppato e ottimizzato Pcb Visualizer, uno strumento che gli sviluppatori di Pcb possono utilizzare per produrre virtualmente, verificando gli errori di progettazione e la producibilità e correggendo i dati del Pcb o del Pcba.
Come si è evoluta Eurocircuits dalla sua fondazione? Quali sono state le principali tappe che hanno caratterizzato i 33 anni di attività?
La storia di Eurocircuits nasce dall’idea di offrire solo prototipi e circuiti stampati di piccola serie, e siamo rimasti fedeli a questa filosofia fino ad oggi. Tra le tappe fondamentali possiamo ricordarne diverse. Dopo poco tempo dalla fondazione, abbiamo avuto l’opportunità di diventare azionisti di maggioranza di una fabbrica in Ungheria dove dal 1993 produciamo Pcb. Nel 1998, la fabbrica è passata al 100% sotto il nostro controllo. Nel 2000 abbiamo invece avviato il nostro dipartimento di ingegneria Pcb Planet in India, dove ci occupiamo della preparazione digitale di preventivi e ordini, una struttura che supporta anche diversi competitor in Europa e che è in grado di elaborare quasi 100.000 ordini all’anno e circa 3.000 set di dati al giorno. Nel 2009 abbiamo incrementato la produzione con lo stabilimento in Germania come seconda unità produttiva. Il 2012 è stato l’anno in cui abbiamo lanciato Pcb Visualizer e introdotto il concetto di “digital first” o produzione virtuale prima dell’ordine. Questo ha aperto la strada alla produzione “right-first-time”. Nel 2017 abbiamo poi ampliato il Visualizer includendo anche l’analisi della distinta base e del Cpl e nello stesso anno abbiamo iniziato a proporre servizi di assemblaggio. Infine, lo scorso anno abbiamo messo in funzione un nuovo stabilimento di assemblaggio in Ungheria, tre volte più grande del precedente.
L’articolo completo è pubblicato sul numero 27 di Elettronica AV
Quali sono i punti di forza di Eurocircuits e cosa la differenzia dai competitor? Qual è il business model in termini di approccio al mercato?
Siamo impegnati nella fornitura di prototipi e piccole serie di Pcb e assemblaggi. Offriamo per scelta una gamma standard di opzioni tecnologiche in modo che, per la maggior parte degli ordini, possiamo effettuare produzioni anche provenienti da clienti diversi, su un unico pannello. Si tratta del cosiddetto “order pooling”, che riduce significativamente gli scarti e quindi i costi per i prototipi e le piccole serie, consentendoci di offrire prezzi competitivi per i nostri servizi. Tutto questo viene fornito ai nostri clienti attraverso una piattaforma online, che comprende anche Pcb Visualizer con tutti i suoi strumenti intelligenti. Strumenti che costituiscono un vero aiuto per gli sviluppatori, in quanto permettono di verificare la producibilità dei dati del progetto prima di effettuare un ordine. Questo aiuta i clienti a fare l’ordine giusto al primo colpo, evitando così i costi aggiuntivi dei riavvii e le relative perdite di tempo.
Uno dei punti di svolta nella storia di Eurocircuits è stata proprio l’introduzione della piattaforma online per la gestione degli ordini. Come valuta questo strumento?
Per ottenere efficienza, tempi rapidi e prezzi migliori per gli ordini e la produzione di prototipi e piccole serie, è necessario ottimizzare l’intero percorso del cliente e la relativa supply chain, evi- tando tutti gli elementi superflui e questo è possibile solo attraverso la collaborazione con i nostri clienti, una collaborazione che deve essere rafforzata dall’offerta di un valore aggiunto, con molti vantaggi per loro. Da un lato, la standardizzazione delle opzioni tecnologiche porta all’efficienza produttiva e a una più rapida elaborazione degli ordini, dall’altro offre al cliente certezza, stabilità e un’esperienza familiare. Anche la gestione digitale dell’intero percorso del cliente offre molti vantaggi. La comunicazione è rapida, chiara e visiva, i prezzi sono immediatamente disponibili e tutte le informazioni sono memorizzate all’interno dell’account del cliente. Tutto è possibile attraverso la nostra piattaforma online: anche ordinare con uno o più colleghi in azienda, o creare utenti con autorizzazioni diverse, come un responsabile tecnico che prepara la richiesta e un buyer che successivamente effettua l’ordine.
Lo strumento Pcb Visualizer consente agli sviluppatori di produrre virtualmente, controllare gli errori di progettazione e fabbricazione e cor- reggere i dati dei Pcb. Può spiegare cosa significa “produzione virtuale”?
Abbiamo introdotto Pcb Visualizer sul mercato nel 2012, è ancora oggi è uno strumento rivoluzionario. Visualizer non solo analizza il contenuto dei dati per estrarre alcuni parametri per un calcolo rudimentale del prezzo, ma trasforma anche i dati del progetto – Pcb, distinta base e Cpl – in veri e propri dati vettoriali in un sistema Cam sottostante. Questo ci permette di offrire al cliente un vero e proprio Drc (Design rule checking) e Dfm (Design for manufacturing). È quasi come un sistema Cam online, che consente al cliente di esaminare il Pcb, anche assemblato, nei minimi dettagli, ancora prima di ordinare qualcosa. Questo approccio è quello che oggi viene definito “digital first”. In pratica, significa che produciamo virtualmente il Pcb in Visualizer, identificando qualsiasi potenziale anomalia nei dati e informando il cliente prima di sostenere qualsiasi costo materiale. Risolvere queste incongruenze prima della produzione vera e propria porta a raggiungere risultati corretti al primo colpo.
In che modo Eurocircuits assiste i clienti? Offrite supporto tecnico o consulenze specifiche per ottimizzare i progetti dei vostri clienti?
La nostra attenzione si concentra sulla produzione fisica di un Pcb. Gli ingegneri elettronici pensano alle connessioni elettriche e alle funzionalità. Abbia- mo quindi molte conoscenze da trasmettere. Lo facciamo attraverso le comunicazioni ai clienti, richia- mando la loro attenzione sul nostro sito web, che è una vera e propria enciclopedia sulla produzione di Pcb. Oltre a queste informazioni, c’è naturalmente il nostro personale, un team multilingue a disposizione dei clienti, composto da oltre 10 responsabili di area e da 15 addetti al servizio clienti in grado di interfacciarsi con tutte le aziende europee.
Quali sono le principali sfide che Eurocircuits dovrà affrontare nei prossimi anni? Quali gli obiettivi e come pensate di raggiungerli? Ci sono nuovi progetti in cui siete coinvolti?
Una prima sfida sarà quella di monitorare attentamente il mercato per individuare in tempo gli sviluppi tecnologici che determineranno le esigenze di servizio tecnico dei nostri clienti. È qui che dobbiamo essere in grado di fornire risposte adeguate, e questo spesso richiede i necessari investimenti in attrezzature di produzione e adattamenti e aggiunte ai nostri strumenti intelligenti all’interno di Pcb Visualizer. Sono certo che saremo in grado di rispondere con il pugno di ferro necessario alle sfide del mercato. Da un lato abbiamo un team tecnico preparato e competente, dall’altro un ottimo rapporto con i fornitori, dai quali siamo riconosciuti come clienti affidabili. Per quanto riguarda le nostre esigenze di software, le copriamo bene internamente e in media, su base giornaliera, ci sono circa 20 ingegneri informatici che lavorano ai nostri progetti e assicurano l’uptime dei nostri numerosi strumenti software interni ed esterni.
L’articolo completo è pubblicato sul numero 27 di Elettronica AV