di Virna Bottarelli |
A fondare, nel 2012, G2 Startups, sono due fratelli: Roberta e Massimiliano Gilardi. Nel 2017 l’azienda diventa una srl e nel progetto entrano altri soci, tra cui Sogefid, che sposano l’idea imprenditoriale, vi investono e iniziano un percorso di rinnovamento. Oggi G2 Startups è una advisory company, un acceleratore di startup e abilitatore di processi innovativi per le imprese. “Il nostro obiettivo è supportare le società clienti a comprendere come driver esterni o forze – mega-trend, tecnologie, aspetti regolatori e nuovi player – possano impattare non solo sul loro business ma anche sull’organizzazione in termini di opportunità e minacce”, dice Roberta Gilardi. “Inoltre, assistiamo i clienti nella pianificazione e nell’implementazione della loro specifica strategia di innovazione e nella costruzione dell’ecosistema di business innovativo, favorendo una continua innovazione di business model e stimolando la coopetizione e la collaborazione”.
Ci racconta brevemente la storia di G2 Startups?
Dall’anno della sua fondazione, G2 Startups è stata protagonista di una continua crescita, favorita dal giusto mix di esperienze e abilità messo a disposizione da partner e soci. Un aspetto, quest’ultimo che consente di ottenere il nostro particolare approccio al mercato, basato sull’elevata verticalizzazione dei settori in cui l’acceleratore è attivo, ossia Healthcare, Open Finance e Green Economy. Nel 2018 avviene una ulteriore espansione del team: alle figure professionali di alto livello già presenti in azienda si unisce Francesco Zaini, oggi Partner e Open Finance Director, che ha apportato non solo le proprie capacità, ma anche un forte background e la sua visione all’avanguardia sull’innovazione nel settore aassicurativo e bancario.
Qual è la definizione corretta per una realtà come la vostra?
G2 Startups è un acceleratore di innovazione privato, che si rivolge a imprese “incumbent” di settori specifici, per cooperare al loro sviluppo. Proponiamo un percorso guidato dalla nostra visione e un approccio progettuale legato primariamente allo sviluppo di Ecosistemi di Business integrati: dal nostro punto di vista le startup sono una fonte imprescindibile di trasformazione tecnologica e sono sempre più integrate al nostro ecosistema. Li consideriamo quindi collaboratori con i quali sviluppiamo modelli di innovazione per le aziende: questo è un aspetto che ci distingue dall’attuale proposta del mercato. Contemporaneamente, offriamo alle neonate realtà imprenditoriali una serie di servizi – completi e trasversali – per supportarle nel loro percorso di crescita. Tra queste vi sono ad esempio il fundraising e le attività di affinamento del modello di business e del business plan, attività che vengono proposte e svolte considerando le peculiarità e le caratteristiche di ogni singola startup.
Che tipo di programmi di accelerazione offrite e quali sono i vostri criteri di selezione?
La nostra offerta di Accelerazione è sempre mirata e indirizzata in modo sartoriale. Ad oggi però, grazie anche a nuove iniziative, avvieremo programmi specifici supporta- ti da open call. Oltre ad offrire una piattaforma di servizi integrati e un ambiente favorevole, volti alla crescita delle startup, forniamo parallelamente un ecosistema a supporto, la cosiddetta “Constellation” , caratterizzata da competenze e progettualità. Siamo inoltre in grado di ideare dei programmi di accelerazione ad hoc per le nostre aziende clienti. Nella ricerca di fonti esterne di innovazione, laddove siano coinvolte le startup, il processo di selezione e ingaggio è regolato da una dinamica che definiamo “win-win”: è assolutamente indispensabile che vi sia allineamento al concetto di Open Innovation. Per questo è necessario che l’approccio tra Incumbent e Startup sia reciprocamente vincente e che si sviluppi correttamente per un’effettiva evoluzione.
Quali sono le caratteristiche delle startup che accelerate?
Seguendo il nostro modello di verticalizzazione, ricerchiamo startup che operano nei settori Healthcare, Open Finance e Green Economy. Questa dinamica ci consente di trasferire conoscenza, expertise e competenza dei settori appena menzionati a realtà che si affacciano al mercato nei primi stadi del ciclo di vita, dal post seed alla Serie A o comunque in un momento iniziale dello scaling.
Ci sono delle tecnologie in particolare sulle quali siete focalizzati?
Il nostro approccio è fondato sui modelli di business con un particolare focus sulla tecnologia, il vero fattore abilitante dei processi innovativi. Da qui l’applicazione delle più avanzate soluzioni tech come Intelligenza Artificiale, Edge AI, Blockchain, API e Platform. Grazie alla collaborazione con un partner tedesco, Innovation World Cup Series, di cui siamo Community Partner, siamo inoltre attenti all’evoluzione della sensoristica e dell’elettronica a supporto della raccolta dati. Anche se al momento non abbiamo instaurato specifiche partnership con realtà del settore elettronica, siamo convinti che, in futuro, possano nascere progetti interessanti nell’ambito della sensoristica applicata all’hardware. Non escludiamo, anzi auspichiamo, che, grazie al progredire di attività medtech, sorgeranno anche collaborazioni tra G-Gravity, l’hub di Innovazione di G2 Startups dedicato all’Healthcare, che abbiamo recentemente presentato, e aziende tecnologiche ed elettroniche.
Ci parla di questo nuovo hub?
G-Gravity è un hub di Innovazione e Centro di competenza dedicato all’Open Innovation, al Venture Building e allo sviluppo di Servizi e Prodotti innovativi con un approccio verticale sui settori Healthcare, Open Finance e Green Economy. Ad inaugurare il percorso di questo progetto è l’iniziativa denominata “Digital Healthcare Sandbox” focalizzata sul settore Salute. Il concept del progetto “Sandbox” è stato vincitore del Bando del Comune di Mila-no “Startup per Milano 2020” e sarà un laboratorio permanente dedicato alla sperimentazione e al testing di soluzioni di Digital Health per creare nuove pratiche e approcci al Patient Journey. La Sandbox si articola in un Think Tank, realizzato in collaborazione con Fondazione Giannino Bassetti e con lo Studio Legale Portolano Cavallo, che esplorerà tematiche di rilievo della Digital Healthcare e gli impatti di nuovi modelli di gestione e approccio alla cura, e in tre laboratori specifici: Emergent & Future Health; Digital Health e infine Ageing. In ultimo ma non per importanza, ci sono varie iniziative che sorgeranno all’interno di questo progetto, come l’apertura di una call mirata e molto selettiva, la creazione del progetto “Milano Health City” per connetterci ad altri hub europei e, infine, lo sviluppo del territorio centro-sud.