Iconsulting, azienda di consulenza italiana specializzata nella realizzazione di soluzioni e analytics che valorizzano i dati, ha recentemente divulgato un approfondimento in tema di Data Governance. Quest’ultima, grazie alla capacità di gestire la crescente complessità intrinseca alla gestione dei dati e di rispondere in modo efficace ed efficiente all’esigenza di una visione unificata, è destinata ad assumere un ruolo sempre più cruciale all’interno delle organizzazioni a qualsiasi livello e non sarà più una mera funzione IT di back-end.
Spiega Stefano Alpi, Senior Manager di Iconsulting:“Decidere di intraprendere un percorso di data governance significa scegliere di innescare un cambiamento metodologico, culturale e organizzativo in grado di guidare l’azienda verso la giusta valorizzazione di un patrimonio che, se abilmente sfruttato, può trasformarsi nell’alleato vincente per il business. Tenendo sempre a mente che ogni percorso è fit-for-purpose, viene cioè ritagliato sulle esigenze di ogni singola realtà organizzativa, vestendola ad hoc”. Vediamo quali sono i cinque passi da intraprendere, secondo l’esperto Iconsulting, per una data governance efficace.
- Avviare il cambiamento culturale aziendale
La Data Governance sta acquisendo una posizione privilegiata e all’interno delle organizzazioni diventerà parte integrante del loro DNA. Non sarà più considerata come un’imposizione esterna, ma un aspetto cardine della cultura aziendale, volto a perfezionare il processo di gestione dei dati e a promuoverne un’alfabetizzazione più matura, sofisticata e condivisa tra le risorse.
- Incrementare gli investimenti orientati alla formazione
Per facilitare l’adozione della data governance e rendere più partecipe la popolazione aziendale, le organizzazioni aumenteranno gli investimenti rivolti alla formazione, offrendo piani didattici realizzati su misura per le diverse competenze e ruoli coinvolti. L’obiettivo sarà non solo la comprensione e l’acquisizione delle nozioni necessarie, ma anche il coinvolgimento dei dipendenti come parte attiva del processo e del suo successo.
- Democratizzare l’uso dei dati
Ottimizzando l’accessibilità e la qualità dei dati, le aziende saranno in grado di consentire a tutte le risorse di prendere decisioni consapevoli. La creazione di un ecosistema in cui i dati sono condivisi, compresi e impiegati in modo responsabile, favorirà, quindi, lo sviluppo di un ambiente di lavoro maggiormente collaborativo e in grado di traguardare obiettivi prima non raggiungibili. La trasparenza e il libero flusso di informazioni saranno la norma e lo sforzo collettivo a mantenere e migliorare la qualità dei dati li renderà più puntuali, coerenti e affidabili.
- Aumentare l’automatizzazione facendo leva sull’Intelligenza Artificiale
Combinando l’intelligenza artificiale e il machine learning, si snelliranno ulteriormente i processi di governance poiché tali strumenti permettono di automatizzare le attività di routine e ottenere un controllo più efficiente, rapido e accurato dei grandi volumi di dati. Affidarsi alle nuove tecnologie garantirà, così, benefici a livello di qualità dei dati, sicurezza e gestione della conformità.
- Ottenere la sponsorship del livello executive
Fondamentale sarà, infine, il ruolo dei vertici aziendali. Dovranno essere i primi a comprenderne il valore e a sostenere attivamente la creazione di una cultura comune per la governance dei dati, legittimando gli sforzi e assicurando l’allineamento con gli obiettivi strategici. Solo in questo modo la data governance sarà finalmente vista come una leva di business a sostegno dell’innovazione, dell’efficienza operativa e del vantaggio competitivo.
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