Il mercato dei PCB e l’esigenza di una fiera dedicata

Luca Giovelli di Assodel parla del mercato dei PCB, dell'impatto della pandemia sul comparto e dell'esigenza di una fiera dedicata

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Focus on Pcb
La Fiera Focus on PCB ha lo scopo di riportare in primo piano nel mondo dell’elettronica industriale il tema dei circuiti stampati e raccontare una storia di successo che oggi entra in maniera importante in settori cruciali del Paese quali l’automotive, l’energy, le smartcity e il medicale.
Luca Giovelli, responsabile del Gruppo PCB di Assodel, ha rilasciato agli organizzatori dell’evento in programma a maggio a Vicenza, un’intervista nella quale ha parlato del mercato e dell’esigenza di avere una fiera dedicata a un settore che è caratterizzato da effervescenza e innovazione.
Come ha detto Giovelli, anche se la maggior parte della produzione si è spostata in Cina, nel nostro Paese ci sono tantissime aziende dinamiche e flessibili in grado di offrire circuiti stampati di qualità e un alto livello di servizio. La Fiera avrà il compito di farle incontrare con il mercato, di far conoscere il loro know how e fornire quindi nuovi spunti tecnologici e di business.

Con i nuovi materiali sempre più richiesti e le prestazioni dei circuiti stampati sempre più elevate, si aprono grandi opportunità per le imprese, peraltro interessate a incontrare personale preparato per accrescere il business. Con un’attività che non si è fermata nemmeno durante la pandemia, il settore dei PCB è pronto a ritornare alla ribalta. La Fiera “Focus on PCB” è pronta a raccontarne le migliori esperienze.

A proposito dell’impatto della pandemia, Giovelli ha detto: “La recessione è stata peggiore di quella causata nel 2008 dalla crisi economico-finanziaria. In Usa si è visto un numero di disoccupati che non si vedeva dagli anni Ottanta, con tassi di disoccupazione a doppia cifra specie in alcuni settori (uno su tutti, la ristorazione). In queste acque torbide ha navigato anche il mercato dei PCB, con andamenti alterni a seconda dei suoi output – componentistica della supply chain in rialzo, produzione e domanda di componenti hardware in più lenta ripresa – e dei suoi sbocchi –settore medicale e ICT hanno proseguito con buoni risultati l’attività, automotive ed elettronica industriale hanno subito un rallentamento. In questo contesto spicca sicuramente tutto ciò che è correlato all’implementazione della tecnologia 5G e dei computer ad alta prestazione (HPC). Per questi sono attese ottime performance anche in futuro, essendo il mercato in fase di sviluppo”.

Se non ci fosse stata la pandemia, ha detto Giovelli, “il settore dei PCB sarebbe cresciuto nel periodo 2019-2020 del 3,3%”. Il Coronavirus ha fermato la domanda con una conseguente diminuzione della crescita, ma non ha decretato uno stop, essendo i PCB indispensabili in settori ad alta complessità, che hanno continuato a produrre: oltre al 5G, i data center, il cloud computing, i sistemi di rete. “Una volta che anche questi settori saranno stati ben coperti a livello di installazioni e implementazioni, si prevede che l’offerta si rivolga ai prodotti consumer (i.e. smartphone) ad alta tecnologia. Le previsioni sono però molto ottimistiche per il futuro. Nel corso di quest’anno la domanda di PCB è infatti cresciuta del 30%, e tra i settori in espansione troviamo l’automotive, la mobilità elettrica, la green economy e le smart city”.


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