In occasione dell’Automotive Chiplet Forum 2024 dello scorso ottobre, imec ha annunciato che Arm, ASE, BMW Group, Bosch, Cadence Design Systems, Inc., Siemens, SiliconAuto, Synopsys, Tenstorrent e Valeo sono i primi a impegnarsi ad aderire all’Automotive Chiplet Program (ACP), un’iniziativa che riunisce gli stakeholder dell’ecosistema automobilistico in uno sforzo di ricerca per valutare quali architetture chiplet e tecnologie di packaging siano più adatte a supportare i severi requisiti di sicurezza e di calcolo ad alte prestazioni specifici dei produttori di automobili.
I produttori di automobili hanno integrato la tecnologia dei chip nei loro veicoli sin dalla fine degli anni Settanta. Ultimamente, tuttavia, le architetture dei chip tradizionali hanno faticato a soddisfare i requisiti sempre più esigenti degli Adas o dei sistemi di infotainment. I chiplet sono invece chip modulari specificamente progettati per eseguire funzioni specializzate in modo efficiente e possono essere combinati perfettamente per creare sistemi di elaborazione più sofisticati.
“L’adozione della tecnologia chiplet segnalerebbe un cambiamento dirompente nella progettazione del computer centrale del veicolo, offrendo vantaggi distinti rispetto ai tradizionali approcci monolitici. I chiplet facilitano la personalizzazione e gli aggiornamenti rapidi, riducendo al tempo stesso i tempi e i costi di sviluppo”, ha spiegato Bart Placklé, vicepresidente delle tecnologie automobilistiche presso imec. “Tuttavia, il passaggio a un’architettura chiplet è proibitivo per gli Oem se effettuato in modo isolato. La fattibilità commerciale dipende quindi dall’allineamento del settore attorno a una serie di standard per i chiplet, che consentano ai produttori di automobili di procurarsi chiplet dal mercato e integrarli con chiplet proprietari per creare offerte uniche”.
Le aziende che sviluppano soluzioni di supercalcolo, data center e smartphone esplorano da tempo i vantaggi della tecnologia chiplet per soddisfare le loro esigenze informatiche in rapida crescita, mentre per l’industria automobilistica è più complesso abbracciare questo paradigma. Le soluzioni automobilistiche, infatti, devono soddisfare severi requisiti di robustezza e affidabilità, garantendo il funzionamento continuo e la sicurezza dei passeggeri per la durata di vita tipica di un’auto, compresa tra dieci e quindici anni. Inoltre, per preservare la durata della batteria di un’auto sono fondamentali prestazioni ed efficienza energetica.
“L’agilità dei chiplet consentirà all’ecosistema automobilistico di rispondere rapidamente alle mutevoli richieste del mercato e alle scoperte tecnologiche. Facilitano inoltre l’integrazione flessibile dei componenti, limitando il rischio di vincoli al fornitore e migliorando la resilienza della catena di fornitura. Inoltre, le loro prestazioni ottimizzate portano a minori requisiti di potenza, consentendo la progettazione di dispositivi compatti”, ha aggiunto Placklé. “Con 40 anni di esperienza nella progettazione, realizzazione e ottimizzazione di architetture e tecnologie di chip imec è in una posizione unica per guidare l’industria manifatturiera automobilistica verso lo sviluppo di una nuova architettura chiplet innovativa”.
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