Giuseppe Gaudiello è Cto di Ansaldo STS e presiede Anie Assifer, l’associazione che rappresenta circa 130 aziende operanti in Italia nel settore del trasporto ferroviario e del trasporto pubblico urbano elettrificato (metro, tram, filobus), per la costruzione di veicoli, componenti e sistemi per materiale rotabile, segnalamento & tlc ed elettrificazione. Parliamo di un comparto con oltre 15mila addetti, molti dei quali altamente specializzati, e un fatturato complessivo di circa 4,2 miliardi di euro, dei quali 1,1 in quota export (dati 2019).
“Il settore ferroviario industriale in Italia è una vera e propria eccellenza a livello mondiale”, ci dice. “Sono presenti sul nostro territorio numerose aziende, multinazionali e non solo, che progettano, ingegnerizzano, costruiscono e fanno manutenzione su prodotti e sistemi sia per quanto riguarda veicoli ferroviari (treni ad alta velocità, treni regionali, metropolitane, tram), sia per quanto riguarda tecnologie di segnalamento ed elettrificazione per l’infrastruttura”.
Riguardo alle tecnologie applicate nel ferroviario che presentano per l’elettronica le maggiori opportunità di sviluppo, Gaudiello precisa: “Nel settore del Segnalamento Ferroviario e delle Telecomunicazioni la transizione verso un maggiore coinvolgimento dell’elettronica è avviata da tempo. Sono già largamente diffuse soluzioni elettroniche sia in ambito ferroviario che in ambito metropolitano e sono in corso, praticamente in tutti i Paesi del mondo, programmi di trasformazione dei sistemi di sicurezza e segnalamento da sistemi di tipo elettromeccanico a sistemi elettronici. Nuovi impulsi potranno però arrivare grazie all’introduzione di tecnologie quali Internet of Things, Intelligenza Artificiale e Digital Twins”.
Mentre l’IoT è usato per creare un’infrastruttura di oggetti interconnessi che forniscano servizi sempre più intelligenti all’operatore, al gestore dell’infrastruttura e ai passeggeri, e l’Intelligenza artificiale è finalizzata a migliorare l’efficienza aziendale, l’organizzazione del lavoro, la competitività delle aziende nel mercato e a supportare la manutenzione predittiva, i Gemelli Digitali “ridefiniranno il modo in cui le reti ferroviarie e i sistemi di trasporto sono progettati, costruiti e gestiti, utilizzando informazioni digitali prodotte dalla modellazione virtuale, sincronizzata con le condizioni fisiche degli asset”.
Sono già realtà, invece, le tecnologie sviluppate nell’ambito del programma Shift2Rail, che Gaudiello cita come base della ricerca sul ferroviario in Europa: “S2R ha sviluppato un piano del valore di 920 milioni di euro. È ormai quasi terminato, ma i suoi risultati hanno fatto sì che i partner preparassero un successore, il Transforming Europe’s Rail System, che sarà inserito come European Partnership in ambito Horizon Europe e avrà un budget di due miliardi di euro. Tra le tecnologie sviluppate dagli oltre 100 progetti di ricerca in cui si è articolato il programma, vorrei citare: il Train Control and Monitoring system di nuova concezione, basato sul concetto drive-by-data e su un’infrastruttura di comunicazione wireless; il Digital Automatic Coupler per carri merci, che offre una soluzione aperta ed efficiente per l’interoperabilità effettiva dei carri e per la formazione di treni merci; i database semantici (railway ontology), che permetteranno un effettivo scambio di informazioni tra differenti operatori ferroviari e infrastrutture europee e apriranno allo scambio dati intermodale; la tecnologia Travel Companion, pensata per offrire al viaggiatore il pieno controllo del viaggio, attraverso servizi di prenotazione, acquisto, memorizzazione dei titoli di viaggio e funzionalità per l’accesso alle stazioni e ai mezzi di trasporto in un contesto multimodale”.
L’impegno di Assifer per la sostenibilità
Oltre che attenta alle tendenze tecnologiche che interessano il settore, Assifer è impegnata nel rafforzare la sostenibilità dei trasporti ferroviari: “Il treno è per storia e definizione il mezzo di trasporto più sostenibile, ma per rafforzare questa sostenibilità è necessario completare l’elettrificazione della rete ferroviaria, dato che più di un quarto di essa risulta non elettrificato. Laddove sia complicato realizzare l’infrastruttura per il passaggio dell’energia elettrica, aziende italiane del settore stanno lavorando alla progettazione di treni a batteria e/o ad idrogeno e alcuni sono già in fase di realizzazione: il passaggio all’idrogeno offre una trazione ferroviaria a zero emissioni e una soluzione di accumulo per i surplus di energia rinnovabile. L’elettrificazione delle linee secondarie si accompagna poi a un ammodernamento dei sistemi di sicurezza e segnalamento”.
Modernizzare significa investire e, parlando di risorse, il riferimento a quelle del Recovery Plan è d’obbligo: “Ci aspettiamo sia riservata una particolare attenzione all’implementazione del piano Ertms (European Rail Traffic Management System) stilato da RFI, che prevede l’investimento di quasi 15 miliardi di euro nei prossimi 15 anni per l’ammodernamento dei 16.700 km della rete ferroviaria italiana con un nuovo sistema di segnalamento integrato tra tutte le reti europee. Auspichiamo anche un concreto interesse al completamento e alla realizzazione di nuove linee metropolitane e tramviarie”.