di Virna Bottarelli |
A Expo Ferroviaria, la fiera internazionale biennale per il ferroviario tenutasi dal 3 al 5 ottobre a Milano, non sono mancati i grandi nomi del settore come Abb, Alstom Ferroviaria, Hitachi Rail STS, Cembre, Hexagon, ed eventi di interesse per il pubblico, come l’incontro organizzato da Assifer, dal titolo “L’implementazione del piano ERTMS nella rete ferroviaria italiana: quadro tecnologico e stato di avanzamento”. Anie Assifer è l’associazione di categoria che rappresenta le aziende dell’industria tecnologica ferroviaria. Dal 2022 è guidata da Michele Viale, presidente e AD di Alstom Ferroviaria. “Abbiamo davanti a noi importanti possibilità di crescita grazie agli investimenti derivanti dal Pnrr, tuttavia, le nuove criticità politiche ed economiche caratterizzanti l’attuale contesto internazionale hanno scatenato una spirale inflattiva sui prezzi delle materie prime e delle risorse energetiche, colpendo così il cuore del nostro settore”, aveva detto un anno fa in occasione della sua nomina. “Sarà la leva dell’innovazione tecnologica a riaffermare la posizione di eccellenza delle nostre aziende sul mercato domestico e a mantenere quella di leader a livello europeo e mondiale”.
Presidente Viale, su Elettronica AV ci eravamo occupati del settore ferroviario nel 2021: ci fornite una fotografia aggiornata del comparto a due anni di distanza?
Nel 2022 l’industria italiana fornitrice di tecnologie e di impiantistica per i Trasporti ferroviari ed elettrificati ha registrato una crescita del fatturato aggregato del 18,6% a valori correnti, una tendenza che è risultato di andamenti più sostenuti sul mercato interno (+19,1%) rispetto all’estero (+13,2%). Sul mercato nazionale le progettualità legate al Pnrr hanno dato un forte impulso alla crescita, che nel 2022 ha riguardato tutti e tre i settori di Anie Assifer (Materiale rotabile, Segnalamento & Tlc, Elettrificazione) in maniera simile, con una leggera prevalenza del settore segnalamento. Sui mercati esteri abbiamo registrato un’espansione sostenuta per il Segnalamento e Tlc, una sostanziale stazionarietà per il Materiale Rotabile e una flessione per l’Elettrificazione. Le attese sui prossimi mesi sono orientate al proseguimento della crescita trasversale a tutti i segmenti. L’Associazione, in questo momento, vede associate più di 130 aziende, che nel 2022 hanno fatturato 5,3 miliardi di euro, dei quali circa il 20% verso l’estero.
Quali difficoltà hanno affrontato negli ultimi due anni le aziende del comparto e come le sta supportando Assifer?
Due delle principali difficoltà riguardano l’aumento dei costi dei materiali e il reperimento di manodopera qualificata. Per quanto riguarda il caro materiali, le turbolenze che hanno investito i mercati dapprima con l’arrivo della pandemia e successivamente con l’avvio della guerra in Ucraina hanno indotto uno straordinario, eccezionale, imprevisto e imprevedibile aumento dell’inflazione generale e dei prezzi delle materie prime, dei materiali, dei componenti e dell’energia, inducendo un consistente aumento del costo di produzione. Nel settore del materiale rotabile (costruzione di treni, tram e metropolitane), nel quale spesso si prevede un accordo quadro iniziale e relativi contratti applicativi di fornitura che si susseguono per diversi anni, in questo momento le aziende si trovano in forte difficoltà. Anie Assifer ha deciso di affidare a Prometeia uno studio che quantificasse gli aumenti subiti dalle aziende costruttrici negli ultimi anni. Una volta evidenziati tutti i materiali di cui è composto un treno, considerati gli stessi insieme all’energia, ai servizi e ai trasporti, e dando ad essi una quota percentuale di peso nella fase di costruzione del materiale rotabile, è stato creato un indice che mostra come i costi di produzione di un treno siano cresciuti di circa il 25% negli ultimi anni. Lo studio è stato presentato ai rappresentanti del Governo per cercare di ottenere dei ristori economici. In merito alla manodopera qualificata, vi è una estrema difficoltà a reperire queste professionalità sul mercato nonché a mantenerne le competenze. Su questo fronte abbiamo deciso di portare avanti una collaborazione con le maggiori Università e Centri di ricerca italiani, per la creazione di percorsi formativi sulle nuove tecnologie in ambito ferroviario. Proprio in questi giorni è stato presentato un progetto per l’erogazione di corsi formativi a favore delle aziende associate nato in collaborazione con il Laboratorio di Embedded Systems and Smart Manufacturing del Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) a cui aderiscono ad oggi 26 istituti universitari e fondazioni di ricerca e principale punto di riferimento della ricerca accademica nazionale nei settori dell’Informatica e dell’Information Technology.
Quali sono le tecnologie con un maggiore potenziale di sviluppo nelle applicazioni del ferroviario, guardando in particolare al comparto dell’elettronica?
In ambito ferroviario esiste una grande potenzialità per tutto quanto è legato al mondo della digitalizzazione: le applicazioni di Mobility as a Service, ad esempio, che è il nuovo approccio al sistema di spostamenti e di gestione dei mezzi di trasporto in una logica door-to-door efficace e sostenibile. La tecnologia svolge un ruolo fondamentale nel rendere possibile la diffusione di questo modello di business, che ha come caratteristica principale la possibilità per il cittadino di scegliere il mezzo di trasporto più idoneo in base al tragitto da compiere, passando dall’auto al treno, fino ad arrivare ad autobus, tram, scooter e biciclette. In prospettiva, infatti, l’utente, attraverso un’unica applicazione, avrà a disposizione sul proprio smartphone un servizio che gli consentirà di pianificare il viaggio e di scegliere quale mezzo di trasporto utilizzare per ciascun tragitto da compiere, pagando per il singolo viaggio oppure usufruendo di abbonamenti mensili o di tariffe unificate per più mezzi di trasporto differenti.
Quali sono e come stanno progredendo i progetti più importanti in ambito ferroviario nel nostro Paese?
Uno dei più grandi progetti attualmente in essere è l’implementazione del sistema ERTMS, il sistema più avanzato di segnalamento ferroviario digitale, su tutta la rete ferroviaria italiana (oltre 17mila km) che RFI intende portare a termine entro il 2036. Si tratta del sistema che, per i suoi molti vantaggi, è stato scelto dall’Unione Europea come standard unico per la supervisione e il controllo del distanziamento dei treni, attraverso cui realizzare l’interoperabilità tra operatori ferroviari provenienti dalle diverse nazioni. Il piano ha trovato linfa vitale nell’ambito del piano Next Gen EU e della sua declinazione italiana Pnrr. Sono state già emesse diverse gare per un totale di 3,2 miliardi di euro per l’implementazione del sistema sui primi oltre 5mila km di rete. Gli associati Anie Assifer sono in prima linea, essendo tra i principali produttori mondiali di questa tecnologia all’avanguardia.
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