Si è licenziato il dirigente alla guida di Intel Foundry Services (IFS), il business sul quale il colosso americano ha deciso di investire nel 2021 per limitare lo strapotere di TSMC e Samsung, fornitori dei principali concorrenti di Intel (AMD, Nvidia e Apple).
“Ha deciso di seguire altre opportunità”, si legge in una nota della multinazionale statunitense, che precisa che il manager continuerà a guidare l’unità aziendale fino al primo trimestre del 2023.
William Moss, portavoce dell’azienda, ha confermato: “Siamo grati a Randhir per gli importanti progressi fatti di IFS e per avere gettato le fondamenta che consentiranno a Intel di diventare una fonderia di prima classe”. Queste invece le parole del Ceo di Intel, Paul Gelsinger: “Negli ultimi due anni e mezzo, Randhir è stato un uomo-chiave dell’Executive Leadership Team e ha ricoperto diversi ruoli di leadership senior da quando è entrato a far parte del nostro gruppo nel 2017”.
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