Nell’automazione industriale e nelle applicazioni di controllo hanno un ruolo sempre più determinante le soluzioni Internet of Things. Una conferma di ciò arriva da una ricerca condotta da Farnell, tra settembre e dicembre 2020, su un bacino di oltre 2.000 partecipanti, tra ingegneri e buyer di componenti per soluzioni IoT, in 60 Paesi in Europa, Nord America e APAC. Il sondaggio rivela che automazione e controllo industriale sono uno dei tre principali segmenti interessati dalle applicazioni IoT (domotica e intelligenza artificiale sono gli altri due) e che il 48% dei partecipanti ha citato i miglioramenti produttivi e la produttività come le proprie motivazioni principali per la progettazione nell’ambito della connettività IoT. A quanto pare, i sensori ambientali sono i più diffusi all’interno dei dispositivi IoT, utilizzati per misurare temperatura, umidità, pressione, gas e altro. Il sondaggio ha inoltre rilevato che un gran numero di partecipanti utilizza gli SBC al centro dei propri progetti IoT (48%). Cliff Ortmeyer, Global Head of Technical Marketing di Farnell, commenta: “L’automazione industriale e la continua implementazione dell’Industria 4.0 darà vita a un mercato IoT con una più ampia e rapida crescita per lo meno a medio termine”.
Il punto di vista di Conrad
È interessante anche il punto di vista di un altro distributore: Conrad. A parlare è Filippo Mattioli, Marketing Manager di Conrad Italia: “Temi come l’AI e IIOT ampliano costantemente le possibilità di automazione e offrono una moltitudine di soluzioni. In questo senso il mercato italiano è ormai maturo. Rimanere aggiornati sulle ultime innovazioni di mercato e tecnologia dai principali fornitori è quindi sempre più strategico. In Conrad si trovano sotto lo stesso tetto tutti i prodotti necessari, ottimizzando così anche il flusso di ricerca e approvvigionamento del giusto materiale: Plc e accessori, sensori industriali, motori e azionamenti, prodotti pneumatici, alimentatori, armadi di controllo e alloggiamenti, relè e comandi industriali, interruttori e lampade di segnalazione, cavi e fili, connettori, PC industriali, soluzioni Ethernet industriali ecc. Nell’ambito della nostra offerta per l’automazione industriale prestiamo particolare attenzione ai settori della manutenzione e riparazione, alla digitalizzazione degli armadi di controllo e alle tecnologie di campo e di processo, ma siamo in grado di coprire anche le soluzioni di automazione specifiche per i clienti nel settore della costruzione di macchine speciali”.
Un’indagine Molex
Proprio sul segmento macchinari e sistemi di controllo abbiamo dei dati raccolti da Molex con un’indagine commissionata a Dimensional Research. Dal sondaggio, condotto intervistando 216 professionisti in ambito R&D, progettazione, produzione, strategia, innovazione e gestione della supply chain dei settori robotica, macchinari e sistemi di controllo, emerge un generale apprezzamento dei vantaggi ottenibili applicando tecnologie per la produzione intelligente e l’Industrial Internet of Things. Chi investe in questi ambiti sostiene di ottenere prodotti migliori (il 69% degli intervistati), una riduzione dei costi di produzione complessivi (58%), un aumento dei ricavi (53%) e un time-to-market ridotto (35%). Attenzione, però: è vero che macchine integrate, accesso remoto alle linee di produzione e connettività sono sempre più apprezzate, ma per un’implementazione ad ampio raggio delle tecnologie intelligenti occorre ancora superare qualche ostacolo, di natura culturale e tecnologica. Tra i primi, come indicato dagli intervistati, vi sono la mancanza di sostegno al cambiamento da parte della leadership aziendale, la difficoltà di trovare personale con capacità di analisi dei dati, strutture organizzative che limitano la condivisione di informazioni, finanziamenti ancora scarsi e una generale mancanza di competenze tecnologiche adeguate. Tra i secondi, vi sono le barriere causate da infrastrutture di rete IT e OT separate, protocolli di comunicazione restrittivi, accesso remoto limitato, infrastruttura cloud e soluzioni per dati erroneamente allineati, risorse di sicurezza inadeguate. John Newkirk, vicepresidente e direttore generale, Soluzioni industriali, di Molex, dice: “I tradizionali sistemi di produzione non offrono la flessibilità, la connettività e l’intelligenza distribuita necessarie per affrontare efficacemente le richieste del mercato e le aspettative in rapida evoluzione dei consumatori”. Ecco perché Molex è impegnata “ad alimentare lo sviluppo di soluzioni aperte e modulari che migliorano in maniera significativa l’efficienza riducendo la complessità, i costi e i tempi di commercializzazione”, come i moduli di automazione flessibile (Flexible Automation Modules, FAM) recentemente introdotti sul mercato, che ampliano le soluzioni di automazione industriale (Industrial Automation Solutions, IAS4.0) del produttore americano. I FAM offrono connettività personalizzabile, controllo distribuito e app Industrial Internet of Things (IIoT) per velocizzare lo sviluppo di macchinari di produzione flessibili, modulari e connessi.
Con soluzioni di questo tipo, i dati di produzione critici possono essere raccolti, condivisi e inseriti in sistemi di analisi e di intelligenza artificiale (IA) e si realizza una delle peculiarità dell’Industria 4.0: la riduzione della dipendenza dai sistemi hardware e la possibilità per i costruttori di riconfigurare una linea di produzione e utilizzarla per la realizzazione di prodotti diversi, personalizzati. Pensiamo, ad esempio, al settore dell’auto e a che cosa significhi poter produrre diversi modelli di veicoli sulla stessa linea di produzione, automatizzando la sostituzione di funzioni e livelli di allestimento, incrementando la resilienza della catena di approvvigionamento e la variazione della disponibilità dei componenti e materiali.