Tra i protagonisti di Key Energy c’è stata anche Sacchi, azienda di riferimento nella distribuzione di materiale elettrico che ha partecipato all’evento puntando sul claim “Driving the energy transition”. L’azienda, che dal 2017 è parte di Sonepar, si è inserita nel percorso espositivo Solar Expo & Conference, incentrato sul mondo del fotovoltaico, e ha presentato soluzioni complete dedicate ai professionisti operanti nei mercati residenziale, commerciale, industriale, agrivoltaico e agrisolare. Commentando l’evento, Massimiliano Campori, Business Development Manager dell’azienda, dice: “A Key Energy abbiamo notato che la principale esigenza di chi opera nel mercato è disporre a breve di regole d’ingaggio chiare e definitive da parte degli enti preposti in merito ai macro-temi che guideranno lo sviluppo del fotovoltaico nel prossimo triennio: Cacer (Configurazioni di Autoconsumo per la Condivisione dell’Energia Rinnovabile), Agrivoltaico e Transizione 5.0”.
Perché è così importante poter fare riferimento a regole certe?
Perché le regole indirizzano sia le scelte progettuali sia quelle relative ai prodotti idonei per le applicazioni menzionate: moduli di elevata potenza, tracker evoluti bisassiali, sistemi di monitoraggio dell’autoconsumo. In assenza di decreti attuativi chiari, il rischio maggiore è la stasi del mercato con conseguente incertezza su investimenti da parte di tutta la filiera.
Sacchi ha evidenziato l’esigenza di sviluppare maggiormente impianti di medio-grandi dimensioni per la produzione di energia da fotovoltaico: qual è il vostro contributo in questo particolare ambito applicativo?
La domanda del mercato si sta trasformando velocemente da residenziale a commerciale/industriale: seppur al momento il parco installato sia in larghissima parte rappresentato da impianti di piccola potenza, già nel 2023 le crescite percentuali maggiori si sono registrate proprio nel C&I. Questo macro-trend si consoliderà nel 2024 e negli anni a seguire, perché lo sviluppo della potenza che il nostro Paese ambisce a raggiungere entro il 2030 passa obbligatoriamente da impianti medio-grandi e utility scale. Fatta questa premessa, Sacchi si propone come distributore specializzato nel fotovoltaico, la cui offerta di prodotti è già coerente con le nuove esigenze di mercato che, non dimentichiamolo, comprendono anche le Cacer. Tra le ultime novità tecnologiche abbiamo prodotti nativi per le comunità energetiche rinnovabili, dove gli inverter dialogano attivamente con una piattaforma digitale per la gestione delle energie rinnovabili, senza bisogno di articoli esterni.
Tra le soluzioni che proponete, quali possono essere considerate più funzionali alla transizione energetica?
Le nostre soluzioni comprendono prodotti di elevata qualità per l’efficientamento degli edifici residenziali, commerciali e industriali: ci rivolgiamo ai professionisti della transizione energetica con una logica di sistema, perché la transizione può essere realizzata, secondo noi, solo mediante un mix tecnologico che comprenda l’ottimizzazione dei consumi attraverso le energie rinnovabili, sia elettriche sia termiche. Abbiamo un’offerta completa per entrambe le rinnovabili sopra menzionate, grazie ad accordi strategici con i principali player del mercato.
L’elettronica è parte integrante delle soluzioni che proponete: avete contatti con player del settore elettronica?
Il cervello pensante del sistema rappresenta un’eccellenza della nostra offerta, sia in ottica smart-building, e in prospettiva smart city, sia in ambito C&I. I player principali del settore mostrano una sempre più crescente attenzione verso lo sviluppo di soluzioni elettroniche intelligenti. Nei prossimi anni pensiamo un ruolo predominante nella realizzazione di sistemi integrati, volti alla finalizzazione della transizione energetica, lo avrà l’intelligenza artificiale.
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