Segula Technologies, un gruppo ingegneristico internazionale, ha recentemente fornito un’analisi sulle direzioni che il settore ferroviario dovrebbe intraprendere per evolversi.
Considerata la ancora incerta ripresa del traffico ferroviario nel 2021, i primi punti sui quale Segula invita gli addetti ai lavori a intervenire riguardano l’innalzamento del livello di sicurezza sanitaria, ad esempio attraverso soluzioni avanzate di filtraggio dell’aria, e il miglioramento del comfort di bordo, raggiungibile offrendo un accesso perfetto a Internet, magari introducendo il 5G. Fatto salvo che l’obiettivo principale dei player del ferroviario debba essere, in questa fase, invogliare il più possibile i passeggeri a viaggiare nuovamente in treno, Segula, in linea con quanto stabilito dalle istituzioni europee, vede nella digitalizzazione e nella sostenibilità le due direzioni tassative per i treni del futuro.
Secondo Segula la chiave è la digitalizzazione
La digitalizzazione ha un ruolo fondamentale nell’incrementare la capacità di trasporto di massa dei treni: gli investimenti in questo ambito sono impegnativi, ma saranno ammortizzati sul lungo periodo. L’idea è di installare sistemi che consentano al treno di calcolare e ottimizzare la distanza di arresto e di emergenza da quello che lo precede, riducendola il più possibile e aumentando così la frequenza delle corse. Di digitalizzazione si parla anche se pensiamo all’affidabilità dei veicoli e dei componenti che li costituiscono: qui entrano in gioco la sensoristica e l’Internet of Things, grazie ai quali oggi è possibile ottenere diagnosi in tempo reale dello stato del treno e organizzare una manutenzione preventiva, e i Digital Twins, ossia gemelli digitali dei treni fisici con i quali simulare scenari operativi virtuali e capire in anticipo il comportamento dei veicoli in determinate condizioni. Il costo operativo di un treno è legato per il 40% alla sua manutenzione durante i 35 anni di vita del materiale: l’impatto economico della tecnologia digitale è quindi determinante in questo ambito.
Per treni ancora più eco-friendly
Per migliorare la sostenibilità delle ferrovie, rendendo più verdi i veicoli, occorre sviluppare nuove modalità di immagazzinamento dell’energia elettrica per ridurre il consumo di gasolio, in particolare sui tratti di binari non elettrificati, e lavorare su nuovi combustibili, come i prototipi a gas naturale liquefatto in fase di test in Spagna e il treno iLint a idrogeno di Alstom. Proprio sulle batterie a idrogeno, usate come fonte di elettricità a bordo, che scaricano solo acqua come prodotto di scarto, ci sono diversi investimenti da parte dell’industria ferroviaria. Hervé Macé, direttore commerciale rail di Segula Technologies, precisa a tal proposito: “Promuovere l’utilizzo dell’idrogeno come combustibile nel settore ferroviario non significa solo integrare una nuova modalità di propulsione a bordo di nuovi treni o rinnovare le flotte esistenti. Il settore ferroviario deve anche pensare in modo sistematico allo sviluppo della produzione di idrogeno e di catene di approvvigionamento adatte alle esigenze e deve farlo in coordinamento con altri settori industriali, spesso più esigenti, al fine di abbassare e condividere i costi”.
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